Santi'Isidoro, patrono degli agricoltori, nacque a Madrid nel 1080 e vi morì nel 1130. Venne canonizzato nel 1622, per decreto del papa Gregorio XV, assieme a Filippo Neri, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio e Teresa d'Avila.    A Sinnai è venerato da antica data, già nel 1700 esisteva una chiesa a lui dedicata, nella parte periferica del paese in mezzo alle campagne.

Negli anni 60 la zona dove sorgeva l'antica chiesa diviene abitata tanto che è necessaria una presenza fissa per il servizio religioso della nuova zona di ampliamento del paese. Il 25 marzo 1968 diviene parrocchia sotto la guida del sac. Dott. Erasmo Pintus. Prima di tale data la cura pastorale era affidata al sac. Don Guido Palmas, collaboratore della parrocchia di S.Barbara. Nel 1980 dopo lunghe fatiche, viene edificata la nuova chiesa sempre dedicata a Sant'Isidoro e venne consacrata nel maggio del 1980 dall'allora vescovo ausiliare di Cagliari mons. Piergiuliano Tiddia, essendo arcivescovo mons. Giuseppe Buonfiglioli di venerata memoria.
   La festa del Santo patrono degli agricoltori nella anonima zona si festeggia ogni anno nella domenica più vicina al 15 maggio. Permette alla comunità credente di far memoria della proprie radici, ma soprattutto dà l'opportunità di rivivere i misteri profondi della fede, suscitando intorno al popolo sentimenti di ammirazione, di preghiera, di venerazione, soprattutto di imitazione. Isidoro fu un uomo normale, un cristiano vero, sposo, padre, lavoratore. Un uomo che non lascia dietro di sé cose grandi, ma ciò che rimane come luce che abbaglia l'uomo di ieri e di oggi è la fede vivissima nei misteri più profondi della religione. Una religione che è la stessa quella di ieri, quella di oggi, quella di domani, perché Cristo è sempre lo stesso: ieri, oggi, sempre.