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I ringraziamenti di fra Carlo
alla sua Prima Messa

  Dice il Salmo 27:

"Cercate il suo volto";
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.

    Non posso non iniziare dando lode al Signore per il cammino che ha preparato per me, il Suo cammino, di morte e di risurrezione, il cammino di ogni cristiano, ma che per alcuni si caratterizza nel sacerdozio ministeriale. Un cammino che può essere riassunto così: vivere nella fedeltà alla Verità che è Cristo stesso in persona.
    E allora ringrazio tutti per le vostre preghiere perché la grazia del Signore mi sostenga e io sia fedele in questa nuova vita a cui il Signore mi ha chiamato.
     Ringrazio tutte le autorità presenti, il sindaco Sandro Serreli, il vicesindaco Barbara Pusceddu e il presidente del consiglio Massimo Serra: grazie di essere venuti e di aver condiviso questa mia gioia.
     Ringrazio tutti i sacerdoti e i fedeli che hanno partecipato a questi giorni di festa. In particolare ringrazio: il parroco, Don Abis, per tutto quello che ha fatto in questi anni, per la sua vicinanza e preghiera, per l’impegno speso nell’organizzazione di queste giornate, per tutto quello che ha fatto per Sinnai. E insieme a lui ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione e hanno dato una mano perché tutto potesse svolgersi nel migliore dei modi, in particolare tutti i gruppi, associazioni che hanno partecipato all’organizzazione del rinfresco e tutti coloro che hanno partecipato alle pulizie della Chiesa, e l’hanno resa così bella e accogliente. Mi preme ricordare fra tutti il sacrestano, Giuseppe, per l’amore con il quale ha curato tutto nei minimi particolari.
     Ringrazio tutti i gruppi parrocchiali che in questi anni mi sono stati vicini, in particolare il gruppo di preghiera Padre Pio. Ringrazio il coro dei giovani che ieri ha animato la celebrazione dell’ordinazione presbiterale. Ringrazio la corale “Città di Sinnai” che insieme alla banda musicale “Giuseppe Verdi” oggi ha animato la celebrazione. Ringrazio i ragazzi della gioventù francescana e i terziari francescani che sono qui a condividere la nostra gioia.
     Ringrazio anche, con tanto affetto, Mons. Zucca; ringrazio Mons. Cadeddu, per le preghiere e per l’affetto con il quale mi ha accompagnato in tutti questi anni, spronandomi a fare in fretta perché voleva vedermi sacerdote; ringrazio Don Carlo Rotondo, Don Giuseppe Orru, Don Marcello Loi, p. Jean Marcel e p. Edward Rey che ci hanno aiutato in questi giorni a riflettere sulla figura del presbitero; Ringrazio fra Valentì Serra, per aver accettato di venire qui in Sardegna a predicare la mia prima messa. Ti ringrazio per la meditazione profonda sulla figura del sacerdote che oggi ci hai regalato.
     Ringrazio tutti coloro che sono stati presenti in questi giorni di festa e mi hanno accompagnato con la preghiera. Ringrazio tutti gli ammalati e tra questi i frati dell’infermeria di Cagliari, ringrazio le clarisse cappuccine di Cagliari, Oristano e Sassari, le sacramentine di Cagliari, le carmelitane di Terra Mala tutti coloro che oggi non son potuti venire ma che mi sono vicini nelle preghiere. A questo proposito lodevole è stato il servizio offerto da cappuccini.tv, che ha dato la possibilità a molti di partecipare alla celebrazione attraverso il collegamento internet.
     Ringrazio il ministro provinciale, Padre Salvatore, per la sua disponibilità e per la sua parola di incoraggiamento nei momenti di difficoltà. Saluto i fratelli sacerdoti catalani, che son voluti essere qui presenti nei giorni dell’ordinazione e della prima messa. Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questi anni di formazione sia qui in Sardegna come in Lombardia: P. Roberto, maestro di postulandato, P. Attilio, P. Pino e fra Giovannino Cuccu, co-formatori a Mores, le fraternità di Lovere e di Cremona dove ho ricevuto la formazione iniziale, la fraternità di Cagliari dove ho iniziato a ricevere la formazione permanente; i professori della facoltà teologica che in questi anni mi hanno iniziato alla scienza di Dio, in particolare p. Francesco Maceri che insieme a p. Enrico Deidda mi hanno accompagnato anche spiritualmente. Chiedo inoltre perdono a tutti coloro per i quali sono stato motivo di sofferenza, che ho scandalizzato con il mio atteggiamento o le mie parole. Vi prego di perdonarmi.
     Ringrazio poi i compagni di cammino p. Salvatore Sini; p. Alberto, p. Cristiano e p. Manolo; fra Renè; p. Cristian. E poi ringrazio fra Angelo Lecca per avermi invitato a partecipare alla sua professione semplice dove per la prima volta ho conosciuto la realtà dei frati cappuccini. Mi preme ricordare p. Giovanni Atzori per tutte le volte che mi ha aiutato a discernere la volontà del Signore e per il suo atteggiamento sempre molto umano e fraterno. Ringrazio fra Lorenzo per il suo esempio di vita e per la sua parola di incoraggiamento; i fratelli sardi con i quali sto condividendo l’esperienza di collaborazione con la Catalogna; gli studenti di Cagliari per la loro amicizia e per il servizio che in questi giorni hanno prestato all’altare.
     Vorrei ringraziare tutti uno per uno, e anche se questo non è possibile, vi assicuro che siete tutti presenti nella mia preghiera e nel mio cuore.
     Un ringraziamento particolare lo voglio dare al Gruppo di Impegno Missionario dove la mia vocazione è nata. I ricordi dei campi scuola, delle riunioni al saloncino, delle prove di canto, dello smistamento, delle gite in montagna sono molto vivi dentro di me e mi accompagneranno tutta la vita. Grazie di tutto. Grazie anche a te, Doretta, per l’entusiamo, la fatica, la sofferenza che hai messo nel portare avanti il gruppo e per avermi accompagnato nel discernimento iniziale e avermi messo in contatto con i cappuccini di Cagliari dove p. Vincenzo, allora vocazionista mi accolse nella formazione iniziale.
     Volia donar les gràcies a tots els catalans i sud-americans que desitjaven participar en aquesta celebració i són presents avui aquí. També agraeixo als que volien venir però no va poder, però, em va assegurar una oració. Que Deu us beneeixi a tots.
     Ringrazio tutto il vicinato, per l’aiuto che avete dato a mamma in questi giorni e per tutte le cose belle che in questi anni abbiamo costruito: amicizia, stima, aiuto reciproco, condivisione, le cose che più di tutte contano nella vita. Ringrazio tutti i parenti che oggi sono qui presenti. Tutti vi porto nel mio cuore e i ricordi dei momenti passati insieme sono sempre vivi dentro me. I molti che non ho citato per nome non è per dimenticanza ma per questioni chiaramente di tempo: vi ricordo tutti nelle mie preghiere.
     Ringrazio infine la mia famiglia. Incomincio da mio fratello Luigi. Ci sarebbe un elenco di cose per cui ringraziarti. Te ne dico due: grazie per l’esempio che mi hai dato, grazie per tutto quello che fai per la nostra famiglia. Grazie anche a te Rosmary che per formare una famiglia hai lasciato il tuo amato Brasile e sei venuta a vivere qui in Italia. Grazie anche per la vostra bellissima creatura, Mattia. Se vi escono così bene potete provare a farne anche un altro, magari una femminuccia, ma anche se è un altro maschietto va bene lo stesso. Poi ci sei tu Francesca. Quanti ricordi. Grazie per i momenti passati insieme. Grazie per la tua franchezza e per la compagnia che fai a mamma. Grazie anche a te Andrea. Ancora ti conosco poco ma mi sembri un bravo ragazzo. Che Dio vi dia di poter realizzare presto i desideri che sono nel vostro cuore. Poi c’è la piccolina, Maria Assunta. Grazie per le tue scelte coraggiose, grazie perché hai imparato a volermi bene. Te ne voglio anch’io tanto. Grazie anche a te Vittorio per il tuo coraggio…(ad esserti sposato con Maria Assunta). Grazie ancora per i due spettacolari nipotini che ci avete regalato, Beatrice e Edoardo che quando sono insieme a Mattia sanno come far correre la nonna. Abbiate cura di educarli con amore – e qui mi rivolgo a tutti- e di educarli nella fede. E poi ci sei tu mamma, grazie per tutto quello che hai fatto per noi, per l’allegria, per l’amore con il quale hai riempito la nostra casa, per le attenzioni, l’abnegazione, la cura, il lavoro che ancora oggi non ti stanchi di fare, per il coraggio e per la forza che hai avuto dopo la morte di papà, per non esserti mai tirata indietro davanti alle tue responsabilità, per il tuo esempio di vita, grazie. E grazie a te papà che adesso sei in compagnia del Signore e di sua madre santissima e ci guardi e preghi per noi. Grazie per il papà che sei stato, donato totalmente alla famiglia, per come ci hai educati e per come ci hai voluti bene, per le attenzioni che hai avuto e perché hai voluto sempre il meglio per noi. Grazie per la dignità con cui hai vissuto la tua vita e la tua malattia. Mi manchi… Però so che la nostra vita è «come l'erba che germoglia al mattino: al mattino fiorisce, alla sera è falciata e dissecca», cioè, dura un attimo se la proporzioniamo alla vita eterna. E allora non vedo l’ora di riabbracciarti nelle dimore eterne. Prega il Signore perché un giorno possiamo anche noi gioire insieme a te della visione beatifica di Dio. Amen.



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