STORIA DEL FLAUTO TRAVERSO |
Il flauto traverso
sembra fosse conosciuto addirittura nel periodo neolitico, ovvero circa 8000 anni prima di
Cristo. La prima testimonianza dellesistenza del flauto traverso la troviamo in un
libro di poesia dellantica Cina: il She King che risale al IX secolo avanti Cristo.
In epoche relativamente remote, i sumeri suonavano il flauto traverso e così facevano gli
egizi, anche se il loro strumento sembra fosse una via di mezzo tra il flauto diritto e il
flauto traverso. Nellantica Grecia lo strumento a fiato più diffuso era invece
laulos che non è un flauto ma uno strumento ad
ancia come il clarinetto e loboe. Anche presso i Romani i flauti dritti e traversi
ebbero largo impiego ed erano chiamati Tibie. La più
antica rappresentazione indiscutibile del flauto traverso è un bassorilievo etrusco, di
una necropoli nei dintorni di Perugia, datato dal II al I secolo avanti Cristo.
In Epoca Moderna, possiamo
considerare principalmente tre strumenti:
il flauto rinascimentale, quello barocco e quello contemporaneo. Il flauto rinascimentale consisteva in un cilindro di legno a sei
fori, più uno un po' più grande adibito ad imboccatura per l'emissione del suono. Questo
strumento, abbastanza limitato nell'estensione e difettoso nell'intonazione, non era
completamente cromatico, cioè in grado di suonare in tutte le tonalità, e il suo uso era
abbastanza limitato rispetto al flauto diritto. Verso la fine del Seicento gli Hotteterre, famiglia francese di musicisti e costruttori di strumenti,
elaborarono un flauto traverso più evoluto, dal corpo conico e con l'aggiunta di almeno
una chiave. Questo strumento, arricchito in seguito di ulteriori chiavi, è
fondamentalmente lo strumento conosciuto da Bach, Mozart, Beethoven, dai grandi
compositori romantici fino alla seconda metà dell'Ottocento.
Il Flauto traverso si colloca
perfettamente nellambito della musica tardo Barocca e
Rococò, rivaleggia con il violino per quanto
riguarda sia le capacità tecniche sia per la popolarità.
Il suono dolce, povero di armonici e dal volume contenuto, esprime perfettamente gli
ideali di una società che aspira alla quiete, che sogna limmersione in un mondo in
cui una leggiadra natura circonda, nutre e protegge. I sentimenti sono elevati e le
passioni controllate. Tutto ciò viene spazzato via dallavvento del Romanticismo che evidentemente abbisognava di ben altri mezzi per esprimere
le inquietudini di quel periodo. Il flauto traverso viene così dimenticato dai
compositori che lo relegano in orchestra, dove svolge un ruolo dignitoso ma gregario.
A questo punto possiamo finalmente parlare del Flauto traverso contemporaneo.
Theobald Boehm, un flautista e costruttore di flauti
tedesco, dopo anni di studi ed esperimenti propri e di altri ricercatori, elaborò verso
il 1850 quello che oggi conosciamo come Flauto traverso.
Il flauto di Boehm è sostanzialmente diverso da quelli che lo hanno preceduto.
Innanzitutto il materiale: oro e argento al posto del legno, un complesso sistema di
chiavi che permettono a nove dita (cinque della mano sinistra e quattro della mano
destra), di comandare fino a diciassette fori. Il corpo dello strumento è cilindrico,
mentre la testata è conico-parabolica. Tutto ciò ha permesso di ottenere uno strumento
sofisticato, perfettamente intonato e capace di suonare in tutte le tonalità senza
affanno. Il suono acquista in potenza senza perdere in dolcezza e innumerevoli sfumature
timbriche sono a disposizione dellesecutore. Va ricordato che agli inizi il flauto
di Boehm incontrò parecchie resistenze da parte dei vecchi strumentisti e insegnanti che
non erano disposti a rimettersi a studiare, vista la diversa diteggiatura e imboccatura.
Dobbiamo quindi aspettare la fine dellOttocento per trovare una diffusione massiccia
del nuovo strumento.
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