IL SERVIZIO DI PSICOLOGIA

PRESSO L’AMBULATORIO DI MALATTIE DEL MOTONEURONE

 

Il progetto di un Servizio di Psicologia nasce nell’estate 1999 e si configura come esito della riflessione di alcuni professionisti psicologi che fin da allora, e tutt’oggi, operano all’interno della realtà ambulatoriale, a stretto contatto con i malati e con i loro familiari.

L'esperienza aveva evidenziato quanto al trattamento medico dovesse necessariamente accompagnarsi il supporto psicologico del malato e dei suoi familiari, e quanto tale intervento non potesse prescindere dall’essere continuativo nel tempo e dal coinvolgere tutti i diversi attori sulla scena della malattia a vario livello: i pazienti ed i loro familiari, ma anche i loro medici di base, i medici specialisti, i volontari. Abbiamo ritenuto che solo allora avremmo potuto garantire una presa in carico ottimale del paziente, contribuendo ad un miglioramento della sua qualità di vita.

Una diagnosi di malattia del motoneurone sicuramente si accompagna a una grave sofferenza psicologica per la perdita graduale delle proprie capacità motorie, della propria autonomia e indipendenza. Generalmente nel paziente si innescano reazioni emotive intense di angoscia, paura, rabbia, tristezza che necessitano di trovare un luogo ove possano essere riconosciute e legittimate. Gli obiettivi che l’intervento psicologico si pone sono prima di tutto quelli di offrire uno spazio in cui il paziente possa esprimere tali sentimenti, sicuro di un ascolto attento e partecipe, di favorire per quanto possibile la convivenza con la malattia e la qualità di vita del paziente, aiutandolo a intravedere e valorizzare le sue risorse residue, che sole gli garantiranno di continuare a percepirsi soggetto attivo della propria vita.

L’intervento psicologico impone una presa in carico globale del paziente e della sua famiglia perché se è vero che una famiglia dovrebbe funzionare in maniera unitaria, allora è chiaro che una diagnosi di malattia, che cada all’interno di un contesto di questo tipo, ha una dimensione anche familiare. Anche la famiglia del paziente è potatrice di peculiari bisogni informativi ed emotivi di fronte ai quali è bene disporsi con attenzione e sensibilità. Non va dimenticato che il processo di adattamento del paziente alla diagnosi di malattia sarà fortemente influenzato dalla risposta emozionale e comportamentale dei suoi cari.

In breve gli obiettivi che il Servizio intende perseguire possono essere riassunti come segue:


Per maggiori informazioni, rivolgersi presso l’Ambulatorio stesso:

Torino, Via Cherasco n.15 – piano terra – tel. 011.633.60.90

Servizio di Psicologia – ogni martedi dalle ore 14 alle 17

oppure contattare direttamente:

dott. Enza Mastro tel. 333.200.58.70


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