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Quadro Comunitario di Sostegno
Programma Operativo Regionale
Documento di Programmazione Economica e Finanziaria
Progetti Integrati Territoriali


 

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Indice

Misura 7.1.: Assistenza tecnica, Sorveglianza e Valutazione

Fondo Strutturale interessato:
FERS.
La misura è finanziata da un unico fondo ma potrà comprendere interventi riconducibili, o direttamente interconnessi, con le misure finanziate con gli altri fondi (FEOGA, FSE e SFOP).

Asse prioritario di riferimento: Assistenza tecnica.
Tipo di operazione secondo la classificazione UE: Assistenza tecnica e azioni innovatrici 

FESR:

  • 411 preparazione, realizzazione, sorveglianza, pubblicità;

  • 412 valutazione;

  • 413 studi;

  • 414 azioni innovatrici.

Tipo di operazione secondo la classificazione nazionale:

Descrizione della misura: L’Assistenza tecnica rappresenta uno dei principali strumenti  per supportare le Amministrazioni al fine di migliorare il livello gestionale dell’utilizzo delle risorse dei Fondi strutturali. Essa mira a favorire il processo di trasformazione organizzativa, procedurale e culturale al fine di creare le condizioni per una migliore efficacia ed efficienza de Programma. Coerentemente con il P.O. nazionale, l’attività di Assistenza tecnica persegue l’obiettivo generale di migliorare la gestione ed assicurare la coerenza dei programmi con gli interventi. Analogamente vengono condivisi gli obiettivi specifici relativamente alle attività che mirano ad assicurare il coordinamento e la sorveglianza del Programma, contribuire all’efficienza ed all’efficacia dell’attuazione, incrementare l’informazione statistica territoriale per migliorare la misurabilità degli effetti e contribuire, inoltre, ad accrescere l’efficacia con interventi di formazione, informazione ed assistenza al cambiamento organizzativo della Pubblica Amministrazione.

Le strategie dell’attività di Assistenza tecnica saranno rivolte, pertanto, principalmente a:

- modernizzare la P.A. attraverso la semplificazione procedurale, la valorizzazione delle risorse umane, il rafforzamento degli uffici impegnati nella programmazione, nella gestione e nella sorveglianza del Programma ai fini di una migliore efficienza ed efficacia;
- aumentare la coerenza sociale ed economica attraverso una effettiva implementazione del partenariato garantendo una maggiore trasparenza,
informazione e pubblicità delle
attività cofinanziati dall’U.E. al fine di una migliore compartecipazione e condivisione.

La misura prevede la realizzazione delle seguenti azioni:

a) Azioni di Assistenza tecnica: Le azioni saranno mirate ad elevare la capacità dell’Amministrazione regionale nella gestione in maniera efficace ed efficiente del programma, intervenendo, principalmente, sulla qualità della gestione degli interventi.
Allo scopo si renderà necessario accrescere, attraverso supporti esterni, le
conoscenze e gli approfondimenti tecnici/economici, quali analisi tematiche e studi specifici, su temi inerenti la definizione dei PIT, l’attuazione dei programmi e funzionali alla loro efficace attuazione, ivi compresi gli aspetti istituzionali, giuridici e finanziari, che dovranno favorire e condurre ad un rafforzamento delle strutture tecniche regionali ed ad una progressiva internalizzazione di funzioni ad alto contenuto di specializzazione. Di particolare rilievo possono risultare le analisi tematiche e studi specifici a supporto
dell’attività dell’Autorità Ambientale.
Nell’ambito delle analisi tematiche e degli studi specifici il supporto specialistico potrà essere orientato, inoltre, al superamento di problematiche legate all’attuazione dei programmi quali, ad esempio:

  • la preparazione ed elaborazione di bandi di gara per l’aggiudicazione degli appalti pubblici (di lavori, di forniture e di servizi) per un maggior rispetto della normativa comunitaria in materia e del raggiungimento degli obiettivi delle misure di riferimento;

  • metodi e tecniche per l’individuazione dei criteri di valutazione, specifici per settore, per l’analisi, l’istruttoria e la valutazione dei progetti, al fine di rendere più trasparente la gestione delle attività della P.A., ridurre la discrezionalità da parte dei valutatori e i tempi di istruttoria. Allo scopo l’attività dell’Assistenza tecnica potrà supportare l’analisi critica della documentazione da sottoporre all’istruttoria tecnica ed economico-sociale, ed a promuovere l’elaborazione di indicatori quantitativi utili al percorso valutativo.
    Nello specifico, per quanto riguarda l’attività regionale rientrante nell’espletamento delle procedure di cui al DPR del 12 aprile 1996 e successive modificazioni (V.I.A.), il supporto di esperti e consulenti esterni, scelti di volta in volta in relazione ai settori di intervento, sarà orientato, prevalentemente, al sostegno qualitativo delle attività ed alla riduzione dei tempi delle decisioni relative ai progetti finanziati con i Fondi Strutturali;

  • elaborazione di cronogrammi, supervisione dei tempi e percorsi di attuazione delle misure;

  • elementi e tecniche per la rimodulazione/riprogrammazione;

  • eventuali studi di settore e di area che potranno fornire validi elementi per le necessarie specificazioni e/o diversificazioni programmatiche in sede riprogrammazione;

  • individuazione delle criticità procedurali ed organizzative e dei possibili correttivi che consentano di velocizzare i meccanismi decisionali;

  • definizione di modelli organizzativi e procedurali e individuazione e diffusione di best pratices., anche in prosecuzione con quanto già avviato dall’Amministrazione regionale con il progetto TESEO ed il Dipartimento della Funzione pubblica con il LADAC.

Riguardo quest’ultimo aspetto potrà assumere rilevanza il supporto per la ridefinizione organizzativa interna all’Amministrazione regionale prevista nella Misura 6.3 "Società dell’informazione", in particolare alla struttura preposta al coordinamento, alla realizzazione ed alla gestione del Sistema Informativo dell’Amministrazione regionale. Tale servizio potrà fruire di adeguate infrastrutture tecnologiche e potrà contare su professionalità adeguate ai compiti assegnati con il supporto, ove necessario, a risorse strumentali e professionali esterne all’Amministrazione.

Infine le azioni mirate saranno indirizzate all’assistenza per la definizione di procedure negoziali per l’attuazione di progetti e/o iniziative complesse, soprattutto laddove sussistano responsabilità attuative di più soggetti e per l’individuazione e la predisposizione di analisi e schemi attuativi per il cofinanziamento privato di infrastrutture, con particolare riferimento all’attivazione di forme di finanza di progetto.

L’approccio dei servizi di Assistenza tecnica sarà il più possibile rivolto allo sviluppo delle competenze presenti nell’ambito della P.A. piuttosto che alla loro surrogazione.

b) Studi di fattibilità preliminari alla realizzazione di intereventi strategici previsti nel programma:volti soprattutto alle analisi di contesto socio-economiche, anche settoriali e/o territoriali, relative ai possibili processi di sviluppo, anche ai fini dell’individuazione di idee progetto e di ipotesi gestionali, tra cui il possibile coinvolgimento di capitale privato e di ingegneria finanziaria nell’ambito del proiect financing.

c) Azioni di supporto dell’attività del CdS: L’attività di Assistenza tecnica a supporto del CdS è rivolta principalmente al buon funzionamento dei lavori, a garantire una partecipazione qualificata e alla piena partecipazione delle parti sociali, del partenariato istituzionale ed economico sociale. Essa è pertanto finalizzata, principalmente, ad offrire un supporto tecnico all’organizzazione delle riunioni del CdS, alla predisposizione della documentazione di base, all’assistenza per le proposte di riprogrammazione o di rimodulazione, che possono derivare anche da esigenze ed opportunità impreviste ed imprevedibili, e per la formulazione di proposte concrete utili alla rimozione di ostacoli che possono impedire l’efficace ed efficiente attuazione del Programma. L’attività di Assistenza tecnica sarà orientate, inoltre, a supportare l’Autorità di pagamento per una corretta rappresentazione delle spese effettuate dai beneficiari finali ed alla definizione di un sistema di verifica della rendicontazione e certificazione della spesa secondo le regole e le procedure stabilite in materia di eleggibilità degli interventi e le tipologie di spese ammissibili. In relazione alle esigenze espresse dal Comitato di Sorveglianza si potranno prevedere supporti tecnici e amministrativi per una migliore gestione delle attività del Comitato, compreso il potenziamento delle dotazioni tecnologiche. Le spese di funzionamento della Segreteria del Comitato di Sorveglianza, ivi comprese quelle relative al personale, potranno essere a carico della misura, nel rispetto delle disposizioni dell’art.30 del Reg. 1260/99 e del Reg. n.1685/2000 del 28 luglio 2000, in materia di ammissibilità delle spese.

Analogamente potranno essere considerate le spese aggiuntive relative alle riunioni per la partecipazione ai Comitati di sorveglianza del QCS e dei PON nazionali e quelle relative alle riunioni di coordinamento promosse dalla Commissione e/o dall’Autorità di gestione del QCS, nonché quelle riferite alle attività di Controllo di cui all’art.38 del Reg.(CE)n.1260(99), quali le spese per sopraluoghi presso i beneficiari finali e/o destinatari finali da parte dei funzionari incaricati, ed eventuali spese di assistenza tecnica finalizzate all’attività di controllo,
come, ad esempio, consulenze specifiche nel campo del controllo di gestione. In generale saranno cofinanziate le categorie di spese previste dal punto 2 della norma n.11 del Reg.n.1685/2000 del 28 luglio 2000 secondo i limiti da esso definiti.

d) Azioni di pubblicità e informazione: In tale ambito verranno svolte le attività di comunicazione, informazione e pubblicità del Programma conformemente all’art. 46 del Regolamento (CE) n. 1260/99 e del Regolamento (CE) n.1159/2000. Le attività di informazione e pubblicità saranno rivolte ad informare i potenziali beneficiari, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli organismi per la promozione delle pari opportunità e le organizzazioni non governative interessate in merito alle possibilità offerte dal Programma ed il ruolo svolto dalla Comunità Europea in favore del Programma stesso ed i risultati conseguiti.

Allo scopo saranno organizzati:

  • la pubblicazione del Programma, e i suoi aggiornamenti, attraverso gli organi ufficiali di stampa (Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna) e nel sito Web della Regione Sardegna;

  • la predisposizione di un Manuale per la gestione/attuazione del Programma che, anche con l’ausilio di formulari, rappresenti in maniera chiara e sintetica gli elementi necessari per la concessione dei contributi ai beneficiari finali, allo scopo di rendere trasparente l’iter procedurale, il rispetto delle pari opportunità di accesso e gli strumenti per l’ottenimento delle iniziative e delle agevolazioni, con particolare riferimento alle disposizioni normative, legislative e regolamentari, ai criteri di ammissibilità delle spese e alle fonti e agli strumenti di accesso alle informazioni;

  • la predisposizione e attuazione del Piano di Comunicazione all’interno del quale verranno individuate le soluzioni più idonee per rappresentare gli interventi comunitari sia alla generalità dei cittadini, cui deve essere garantita la pari opportunità, sia ai soggetti maggiormente interessati. Ai primi verranno rivolte, in particolare, le informazioni di natura generale concernenti il funzionamento dell’U.E. e delle opportunità che essa offre. Le notizie di tale livello verranno divulgate nelle sedi e con le modalità più opportune utilizzando strumenti di informazione da approfondire con la collaborazione di agenzie specializzate e con l’utilizzo di media con allevata audience per una diffusione più ampia ai cittadini.

Per l’informazione rivolta ai soggetti portatori di un forte interesse, i contenuti della comunicazione saranno individuati, in collaborazione con le organizzazioni economiche e sociali che ne tutelano gli interessi, su aspetti più specialistici, utilizzando, in maniera più appropriata, anche i canali di diffusione informatici e telematici (possibili desk quali, ad esempio, call center ed info-point) per un migliore orientamento dell’utente alle fonti di informazione.

All’interno del Piano di Comunicazione saranno individuate le manifestazioni informative (conferenze, seminari, fiere, esposizioni, workshop), con l’ausilio di opportuno materiale divulgativo, volte a presentare e ad approfondire le tematiche settoriali (il sistema delle PMI, l’industria, l’agricoltura e lo sviluppo rurale, il turismo, l’ambiente, le pari opportunità, ecc.), in collaborazione con le organizzazioni di categoria interessate. Le azioni saranno rivolte in modo particolare agli ambienti produttivi, specialmente a quello delle piccole e medie imprese, e nel campo dello sviluppo delle risorse umane, in particolarmente ai giovani ed ai disoccupati, garantendo la cooperazione degli organismi per la formazione professionale, le Parti sociali, le associazioni di impresa, i centri d’insegnamento e le organizzazioni non governative.

e) Azioni di promozione di azioni innovative: Potranno essere realizzate attività di supporto per la definizione di azioni innovative nello sviluppo della società di innovazione, nella tutela e valorizzazione ambientale e lo sviluppo delle pari opportunità, anche ai fini della partecipazione a titolo degli artt. 22 e 24 del Reg.(CE) n.1260/99.

f) Azioni a supporto del Nucleo di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici e dell’Autorità Ambientale: A supporto del Nucleo di valutazione di cui all’art.1 della L.144 del 17 maggio 1999, si prevede il ricorso all’attività di Assistenza tecnica per le seguenti finalità:

  • realizzazione di un sistema di contabilità territoriale consolidata del settore pubblico a livello regionale;

  • acquisizione di informazioni statistiche territoriali, sia settoriali che per le tematiche orizzontali;
  • ampliamento della base statistica ed informativa per la costruzione di indicatori, soprattutto di contesto, utili alle analisi valutative ed in particolare per la concreta attuazione della VAS e della VISPO, analisi territoriali (ad esempio matrice input-output e SAM) nonché per la costruzione di indicatori a livello territoriale subprovinciale;

  • la definizione di indirizzi e orientamenti metodologici per l’analisi di fattibilità, la valutazione e il monitoraggio "puntuale" degli interventi di settori specifici.

Tali azioni si coordineranno con il progetto NUVAL in corso di realizzazione da parte del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di coesione.
Particolare attenzione sarà posta per gli interventi rivolti al supporto ed il potenziamento della struttura tecnico amministrativa dell’Autorità Ambientale, chiamata ad operare contestualmente a tutte le fasi di programmazione e di realizzazione del POR. Attraverso l’Assistenza tecnica l’Autorità Ambientale potrà avvalersi delle necessarie consulenze specialistiche e dotarsi delle fondamentali conoscenze tecnico-scientifiche per la definizione di indirizzi metodologici ed
orientamenti, per la costruzione di indicatori e per affrontare i problemi di articolare complessità. Gli specialisti a supporto saranno ricercati prioritariamente presso il Ministero dell’Ambiente, Anpa, Arpa, Presidi multizonali di prevenzione, Enti di ricerca e sperimentazione, Strutture pubbliche specialistiche.

g) Azione di valutazione intermedia: La valutazione intermedia, svolta da un valutatore indipendente, è destinata a rafforzare l’attività di sorveglianza, e ad offrire, al CdS e agli altri soggetti responsabili delle diverse forme di intervento, elementi di riflessione e proposte concrete su problemi specifici, al fine di migliorare e di riorientare, se necessario, l’attuazione nel rispetto delle disposizioni regolamentari sui Fondi Strutturali. La valutazione intermedia è in particolare rivolta a:

  • ad analizzare criticamente i dati raccolti nel quadro dell’attività di monitoraggio;

  • a misurare il modo in cui gli obiettivi perseguiti sono progressivamente raggiunti, ed evidenziare eventuali scarti ed a stimare preventivamente i risultati degli interventi.

Per ciò che riguarda le specifiche tecniche relative ai contenuti delle prestazioni richieste al Valutatore indipendente, esse saranno definite preventivamente di comune accordo con la Commissione e secondo gli "Orientamenti per l’organizzazione della valutazione intermedia" a cura dell’Autorità di Gestione del QCS e delle "Linee guida per la Valutazione intermedia" a cura dell’Unità di valutazione del MTBPE.
Il sistema di valutazione intermedia rispetterà, comunque, i requisiti minimi previsti dal QCS.

h) Monitoraggio del Programma Operativo: L’attività di monitoraggio rappresenta uno degli strumenti fondamentali per il controllo effettivo della spesa e per la gestione operativa e programmatica delle risorse. L’attività di Assistenza tecnica sarà a supporto dell’Amministrazione per la definizione delle procedure volte ad assicurare la periodica raccolta e la verifica degli indicatori per la sorveglianza. Si tratta di attività che necessariamente richiedono. per essere concretamente utilizzabili, uno sforzo di omogeneizzazione dei criteri e delle procedure di monitoraggio. Con la realizzazione del Sistema di Monitoraggio per la sorveglianza del Programma ci si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi operativi:

  • obiettivi metodologici: legati alla definizione delle modalità di analisi dei processi organizzativi a supporto del monitoraggio e modellizzazione dei processi;

  • obiettivi organizzativi: legati alla definizione delle modalità operative per lo svolgimento dei processi di monitoraggio;

  • obiettivi tecnologici: legati alla realizzazione del supporto informatico per i processi di monitoraggio ed il suo funzionamento.

Le procedure di monitoraggio e il sistema degli indicatori saranno rispondenti agli standard definiti a livello di autorità nazionale responsabile secondo le indicazioni da essa definite e comunque tale da rispettare i requisiti minimi previsti nel QCS entro il 31.12.2000.
Per particolari esigenze riferite ad attività legate ad aspetti specifici, quali quelle rientrati nelle funzioni dell’Autorità ambientale, potranno essere previste attività di monitoraggio puntuale legati a tali aspetti. Allo stesso modo si potranno attivare servizi di monitoraggio puntuali per alcune misure particolari quali, per esempio la Misura 3.13 "Ricerca e sviluppo Tecnologico nelle imprese e territorio" per le quali modelli definiti per la maggior parte dei settori di intervento potranno risultare troppo generici.

i) Azioni di sviluppo ed adeguamento delle capacità professionali delle strutture impegnate nella programmazione, gestione, sorveglianza e controllo del POR: Attività rivolte all’adeguamento delle capacità professionali del sistema regionale e locale alle esigenza richieste, in particolar modo, dalla gestione, monitoraggio e controllo delle iniziative intraprese ed alla definizione delle "buone prassi".
In tale ambito potranno essere attuate iniziative di aggiornamento rivolte a funzionari della P.A. su temi specifici riguardanti le tematiche orizzontali relative all’ambiente,
alle pari opportunità, alla concorrenza, alla Società dell’informazione nonché attività volte ad approfondimenti riguardo la sorveglianza, la gestione, il monitoraggio, il controllo e sviluppo di competenze tecniche, gestionali e relazionali con particolare riferimento ai Progetti integrati.
Il costo totale della misura è di 13,322 milioni di Euro, così ripartiti in percentuale tra le attività:

  • Azione a): 27,0%

  • Azione b): 6,0%

  • Azione c): 22,0%

  • Azione d): 12,0%

  • Azione e): 3,0%

  • Azione f): 5,0%

  • Azione g): 7,0%

  • Azione h): 16,0%

  • Azione i): 2,0%

CONTENUTO TECNICO DELLA MISURA

Obiettivi specifici di riferimento:

assicurare il coordinamento e la sorveglianza del POR e del Complemento di  Programma;

  • contribuire all’efficienza ed all’efficacia del POR con azioni mirate di indirizzo che assicurino condizioni adeguate di attuazione del Programma attraverso analisi di fattibilità, studi, ricerche su aspetti specifici, strumenti di pianificazione e di orientamento;
  • incrementare l’informazione statistica territoriale per migliorare la misurabilità degli effetti del programma;
  • favorire il cambiamento organizzativo della P.A. ed il processo di semplificazione procedurale;
  • promuovere il rafforzamento del partenariato istituzionale e sociale;
  • migliorare il circuito informativo nell’ambito della P.A..

Soggetti destinatari dell’intervento: Autorità di gestione, Comitato di Sorveglianza,

Autorità Ambientale, Nucleo di Valutazione e Uffici dell’Amministrazione regionale e delle Amministrazioni locali che partecipano ai processi di pianificazione, programmazione, gestione, monitoraggio, valutazione e controllo dei Programmi comunitari.

Aree territoriali prioritarie: Tutto il territorio regionale.

PROCEDURE PER L’ATTUAZIONE DELLA MISURA

Normativa nazionale (statale e regionale) di riferimento: La scelta dei soggetti che collaboreranno per l’attuazione delle azioni previste nell’ambito dell’Assistenza tecnica avverrà secondo la normativa prevista dal D.lg. n.157 del 17 marzo 1995 (Attuazione della direttiva n.92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi) e dal D.lg. n.65 del 25 febbraio 2000 (Attuazione delle direttive 97/52/CE e 98/4/CE che modificano ed integrano le direttive 92/50/CEE e 93/38CEE), mentre per le forniture la normativa di riferimento sarà il D.lgs. n.358/92.

Beneficiario finale: Regione Sardegna: Assessorato della Programmazione - Centro Regionale di Programmazione, responsabile della realizzazione delle azioni.

Amministrazioni responsabili: Centro Regionale di Programmazione. Responsabile di misura: Direttore pro-tempore.

Procedure amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione delle azioni e modalità di acquisizione dei progetti: La misura verrà attuata secondo le modalità ascrivibili alla titolarità regionale. Le singole operazioni saranno definite, operativamente, in relazione alle esigenze che verranno prospettate dall’Autorità di gestione, dal Comitato di Sorveglianza, dall’Autorità Ambientale, dal Nucleo di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici e dagli altri Uffici coinvolti nell’attuazione e gestione. L’Amministrazione regionale curerà in proprio la progettazione a livello di singola azione di Assistenza tecnica. La progettazione delle singole operazioni sarà conforme alle linee di intervento e azioni individuale nell’ambito della presente misura.
Per le operazioni per le quali si applicano le disposizioni previste dal D.lgs n.157/95 e D.lgs n.358/92 e successive modificazioni ed integrazioni, nei rispettivi disciplinari tecnici e nei capitolati d’oneri saranno indicati i requisiti richiesti ai soggetti qualificati per il supporto previsto dall’Assistenza tecnica.
In relazione alle priorità indicate dal QCS e dal POR verrà data precedenza alla realizzazione delle operazioni relative alla messa a punto del sistema di monitoraggio e della valutazione intermedia del POR secondo le indicazioni contenute nei documenti "Orientamenti per l’organizzazione della valutazione intermedia" a cura dell’Autorità di gestione del QCS e delle "Linee guida per la valutazione intermedia" a cura dell’Unità di valutazione del MTBPE, in maniera tale che entro il 30 settembre 2001 sia stipulato il contratto tra l’Autorità di gestione e il valutatore selezionato e che a partire dal I trimestre 2001 siano trasmessi al sistema centrale presso l’IGRUE i dati finanziari, procedurali e di realizzazione fisiche. Trasmissione che verrà ripetuta per tutto il periodo di attuazione del Programma, entro 30 giorni dalla scadenza del trimestre, secondo la periodicità prevista per i vari indicatori.

Altro elemento di priorità sarà rappresentato dal supporto per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) secondo le metodologie definite dal Ministero dell’Ambiente, nel rispetto della scadenza del 31.12.2002 per l’acquisizione delle conoscenze ambientali di base. Le altre attività saranno programmate secondo le esigenze che via via si manifesteranno e che l’Autorità di gestione, di concerto eventualmente col Comitato di Sorveglianza, l’Autorità Ambientale, il Nucleo di Valutazione e con gli altri soggetti coinvolti, riterrà opportuno avviare e potranno avere, o meno, una durata pari a quella del Programma.

Cronogramma:

  • predisposizione del progetto di assistenza tecnica e approvazione Giunta regionale (60 gg);
  • predisposizione disciplinari tecnici, capitolati d’oneri e bandi di gara per la selezione dei soggetti qualificati (90 gg);
  • pubblicazione negli organi ufficiali (Gazz.Uff. delle Comunità Europee, Gazz.Uff. italiana, Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna, almeno 4 quotidiani) (60 gg);
  • esame e valutazione delle offerte tecniche ritenute ammissibili (30 gg);
  • predisposizione contratti, atti di impegno delle risorse e controlli da parte degli Organi competenti (45 gg);
  • svolgimento delle attività fino alla scadenza naturale del progetto;

  • per le operazioni che riguardano in maniera diretta le competenze professionali e operative dell’amministrazione regionale, in maniera particolare il personale impegnato nel sistema di monitoraggio, entro il 31.12.2000, la Giunta regionale adotterà i provvedimenti necessari per garantire l’attivazione ed il corretto funzionamento del sistema attraverso l’individuazione del nucleo centrale di coordinamento ed indirizzo e le unità presso ogni assessorato regionale.

Criteri di selezione delle operazioni: Le operazioni contenute nella misura al punto 1.6  sono state selezionate in coerenza con gli obiettivi specifici della misura e con gli obiettivi del QCS in materia di Assistenza tecnica.
Il personale regionale incaricato per il supporto alle varie attività di programmazione, attuazione, sorveglianza e controllo delle operazioni sarà individuato in relazione alle professionalità e responsabilità rivestite nell’ambito dell’Amministrazione regionale.
Per ciò che riguarda la selezione dei soggetti esterni qualificati che dovranno supportare le diverse operazioni nei disciplinari tecnici e nei capitolati d’oneri saranno indicati i requisiti necessari per la partecipazione alle selezioni.
In generale per le operazioni che riguardano l’esecuzione di servizi la selezione dei centri di ricerca e delle società di servizi qualificati verrà fatta secondo le prescrizioni previste dal D.lgs n.157/95 e successive modificazione o integrazioni. Nei procedimenti di gara per le quali è prevista una procedura di evidenza pubblica, la valutazione delle offerte terrà conto:

a) valutazione del soggetto qualificato, in termini di:

- esperienze nel campo di intervento;

- gruppo di lavoro proposto.

b) qualità della soluzione tecnica proposta, in termini di:

- proposta metodologica;

- articolazione del programma di attività.

c) offerta economica.

Per le operazioni di Assistenza tecnica che richiedono competenze esterne la scelta verrà effettuata valutando, con procedure di evidenza pubblica, i titoli specialistici e le esperienze professionali. Per le operazioni che riguardano le sole forniture di beni, quali le strumentazioni tecnologiche e supporti informatici, saranno seguite le prescrizioni previste dal D.lgs n.358/92 e successive modificazioni ed integrazioni, e le valutazioni saranno effettuate sulla base delle caratteristiche teconolgiche ed economiche delle offerte.

Spese ammissibili (e intensità di aiuto): Nel rispetto dell’articolo 30 del Reg. (CE) del

Consiglio 1260/99 e del Reg. (CE) n.1685/2000:

- studi e ricerche, comprese le spese generali e l’IVA;

- spese per pubblicazioni, comprese le spese generali e l’IVA;

- consulenze e collaborazioni, comprese le spese generali e l’IVA;

- seminari e azioni di informazione, comprese le spese generali e l’IVA;

- acquisizione ed installazione di sistemi informatizzati di gestione, compresi gli accessi a strumenti di supporto statistico-informativo, spese generali ed IVA;

- spese generali dell’amministrazione regionale di cui alla norma n.11 del Reg.(CE)n.1685/2000 del 28 luglio 2000.

Descrizioni delle connessioni e integrazioni con altre misure: L’attività di Assistenza tecnica si pone in posizione orizzontale rispetto a tutte le altre misure del POR.

QUADRO FINANZIARIO DELLA MISURA

Tasso di partecipazione:

  • Fondi strutturale: 50% FERS

  • Fondi nazionali: 35%

  • Fondi regionali: 15%

non è prevista la partecipazione di privati.

Piano finanziario annuale: vedasi All.4 - Le tabelle del piano finanziario del complemento.

VALUTAZIONE EX ANTE: ANALISI DI COERENZA E QUANTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI

Coerenza con gli obiettivi dell’asse prioritario: La misura è stata costruita assumendo  come punto di riferimento gli obiettivi propri dell’Asse Assistenza tecnica del POR e del  PON Assistenza tecnica. La misura si inserisce nella strategia di rafforzamento degli  strumenti rivolti al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’attuazione degli interventi, potenziandone la gestione e dando soluzioni alle criticità che durante la fase di attuazione possono manifestarsi, tenendo conto anche dell’esperienza maturata con la Programmazione 1994/99. Nel corso dell’attuazione di tale periodo di Programmazione sono emersi diversi elementi di debolezza che richiedono un miglioramento operativo, in particolare nelle fasi di programmazione e riprogrammazione, sorveglianza, monitoraggio e valutazione. Tra le aree di debolezza sono emerse l’inadeguato coordinamento e integrazione programmatica con più soggetti istituzionali che non ha permesso una gestione unitaria del Programma. La necessità di stabilire modelli organizzativi per la gestione, il monitoraggio, la valutazione e la sorveglianza, in maniera tale da definire ruoli e responsabilità delle unità coinvolte. La lentezza, e, spesso, farraginosità procedurale, che richiede una più generale razionalizzazione. La carenza di elementi di conoscenza e/o approfondimento tecnico-giuridico e amministrativo di supporto per l’ammissibilità delle spese, l’analisi e la selezione delle iniziative da finanziare che premino l’efficienza, l’efficacia, l’economicità ed il maggior impatto sugli obiettivi. La mancata tempestività nell’affrontare emergenze derivate da esigenze ed opportunità impreviste o imprevedibili al momento della programmazione che possono derivare anche da mutati scenari programmatici o socio-economici. La mancanza di un adeguato monitoraggio che tratti in maniera omogenea le informazioni e che costituisca un valido strumento quantitativo tale da permettere la verifica dell’attuazione, l’impatto sul sistema economico, il giudizio sull’efficacia delle azioni ed il loro scostamento sulle previsioni ex-ante. La insufficiente capacità di lettura dei fenomeni e dei fabbisogni territoriali. La necessità di un maggiore coinvolgimento dell’autorità ambientale e delle autorità in materia di pari opportunità ed il loro organico inserimento nelle strategie di sviluppo. Infatti, l’assenza di statistiche disaggregate per sesso ha reso difficile la valutazione di impatto equitativo di genere relativamente alle ricadute occupazionali. Si tratta di problemi che possono essere superati attraverso l’introduzione nelle Amministrazioni di criteri e modalità innovative per la programmazione, gestione e sorveglianza dei processi. Con l’attuazione della Programmazione 94/99 sono state avviate una serie di iniziative di Assistenza tecnica mirate a migliorare il coordinamento delle diverse attività, di supportare l’analisi della coerenza delle iniziative con gli indirizzi programmatici, all’indirizzo per la formulazione di proposte di riprogrammazione, al miglioramento della proponibilità, l’analisi dell’ammissibilità delle proposte progettuali, all’elevazione del grado di progettualità delle iniziative, alla razionalizzazione delle procedure, qualificazione del personale e accelerazione dei processi attuativi degli interventi, all’assistenza all’attività del Comitato di Sorveglianza, nonché di comunicazione e informazione e di individuazione delle metodologie e delle procedure di monitoraggio con la costituzione di un ambiente funzionale alla loro ottimizzazione.
Occorre necessariamente, nella fase di programmazione 2000/2006, riproporre tali tipologie di attività affinché si vada a consolidare, nell’ambito dell’Amministrazione regionale, il processo culturale di adeguamento e razionalizzazione della gestione delle iniziative che la normativa comunitaria impone, anche in considerazione delle nuove opportunità offerte e dei soggetti coinvolti, ed al maggior rilievo assunti dall’attività di sorveglianza e di controllo nel Programma.
La coerenza della misura con gli obiettivi e le priorità del POR è, quindi, rilevabile nel supporto offerto ai soggetti, ai diversi livelli, impegnati nel perseguimento degli obiettivi del POR. del QCS e con le linee direttrici impartite dalla Commissione Europea orientate specificatamente a:

- contribuire ad elevare i livelli di efficienza ed efficacia del POR;

- fornire ai decisori importanti elementi di supporto alle decisioni.

Pertinenza dei criteri di selezione: Le operazioni individuate rispondono agli obiettivi specifici della misura, ai principi di integrazione e concentrazione degli interventi. In particolare le operazioni previste nella misura di Assistenza tecnica rispondono al principio di verificabilità dei risultati del Programma, quale elemento decisivo per evidenziare la credibilità degli interventi in relazione agli obiettivi del POR. Rispondono al principio di integrazione, in quanto favoriscono la collaborazione tra soggetti presenti nel territorio per la definizione e attuazione dei progetti, ed il principio di decentramento in quanto rafforza il ruolo della Regione e dei soggetti locali nel definire le priorità e la selezione dei progetti.
Infine rispondono al principio di premialità consentendo all’Amministrazione regionale di favorire il raggiungimento di risultati migliori nell’attuazione.

Per quanto riguarda le politiche trasversali:

- Ambiente: le attività previste nella misura possono produrre effetti importanti sul rispetto delle politiche ambientali, soprattutto in ragione delle attività di monitoraggio e di valutazione intermedia e, quindi, nella capacità di individuare e diffondere informazioni sull’impatto degli interventi sul sistema ambientale. Più in particolare nell’ambito della misura sono previste azioni di supporto all’attività dell’Autorità Ambientale in termini di miglioramento delle conoscenze, di produzione delle informazioni, di definizione e attuazione della VIS e rafforzamento dell’ARPA anche in termini di definizione di modelli organizzativi e procedurali della struttura operativa.

- Pari Opportunità: anche per le pari opportunità la misura può offrire importanti elementi sia di valutazione di risultati conseguiti attraverso la raccolta e l’elaborazione di dati statistici disaggregati per genere, ma anche come azione di indirizzo, orientamento e individuazione e diffusione di buone pratiche. In tale ambito l’Assistenza tecnica potrà assicurare l’adeguato sostegno alla Valutazione dell’Impatto

Strategico delle Pari Opportunità (VISPO).

Quantificazione degli obiettivi e analisi degli effetti occupazionali:

Indicatori di programma e quantificazione degli obiettivi: Per l'identificazione degli  indicatori di realizzazione fisica, di risultato, di impatto si rimanda all'Allegato 2 Installa Acrobat.

Per la quantificazione degli indicatori di realizzazione e i relativi target al 31/12/2002 si rimanda all'Allegato 3 Installa Acrobat

Analisi degli effetti occupazionali: La misura non concorre direttamente alla creazione di opportunità occupazionali. La fase di realizzazione (di cantiere) potrà costituire occasioni di lavoro per nuove figure professionali qualificate.

CONTROLLO

La gestione della misura farà capo all’Amministrazione individuata al punto III.3 che curerà la progettazione, a livello di singola azione di Assistenza tecnica, la selezione delle operazioni e dei soggetti a supporto, e l’attuazione.
Il controllo contabile e finanziario sulla gestione sarà attuata da specifiche commissioni, individuate all’atto del bando di selezione per i servizi e le forniture, costituite da funzionari con esperienza tecnico/amministrativa in posizione di autonomia funzionale rispetto alla gestione, che garantiranno il corretto utilizzo delle risorse comunitarie secondo il principio della sana gestione finanziaria.

 
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