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Nella cella campanaria tre campane del 1851 e una rozza scritta che ricorda il restauro del Campanile dopo la distruzione operata dalle bombe alleate dell'ultima guerra mondiale durante "il passaggio" (forse quello che distrusse Porta a Mare).
Il panorama che si gode dalla cella campanaria è notevole: se da una parte l'occhio si perde nel verde che è lungo il corso dell'Arno in direzione di Caprona, dall'altra si ha una stupenda vista sui tetti della città, fino al Battistero del Duomo.
Agli inizi del secolo XVIII viene pubblicata a Augusta (Germania) una grande veduta panoramica della città di Pisa disegnata da Friedrich Bernhard Werner e incisa da Georg Balthasar Probst, di grande importanza perché evidenzia monumenti di Pisa ormai scomparsi o cambiati.
Emilio Tolaini, nel suo Forma Pisarum ha ricostruito, servendosi di una pianta attuale e di osservazioni dal vivo (effettuate nel 1976 dal Geom. Adriano Zanelli), il punto di vista utilizzato dal Werner, identificandolo proprio con la torre campanaria di San Michele degli Scalzi. Il Werner prese dal vero la veduta, probabilmente usando una camera ottica e senza utilizzare carte topografiche.
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