Memorie manoscritte dal 1773 al 1889

trovate in Archivio Parrocchiale


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Il testo è riportato integralmente e integra e amplia le notizie presenti nella storia della parrocchia..

Memorie (queste memorie furono raccolte dal Sac. Giulio Guidi da certi appunti del Sig. Francesco Galli - nota dello stesso Sacerdote Guidi)
Memorie manoscritte Nell'anno 1773 ai 12 Agosto fu soppresso il Convento di S. Michele degli Scalzi ove abitavano i Canonici Lateranensi, detti Roccettini, e ciò per ordine di Leopoldo Granduca di Toscana. Il 29 Aprile del 1774 gli Ulivetani che abitavano nel Convento di S. Pietro in Vinculis di Pisa, vennero ad abitare in questo Monastero di S. Michele D. Scalzi ed ivi stettero fino al Luglio 1784.
La Chiesa di S. Iacopo in Orticaia cessò di essere Parrocchia nell'anno 1748.
La passeggiata (è l'attuale Viale delle Piagge, prima corso Umberto I) fu cominciata nel 1847.
La Chiesa di S. Michele degli Scalzi fu consacrata il 2 maggio 1847 da Mons. Parretti Arciv. di Pisa, e fu assistito dai Canonici Bartoletti, Samminiatelli, Frosini, Dini e dal cerimoniere Vanni, essendo Priore della stessa Chiesa Alessio Garfagnini. I testimoni a detta funzione furono i Sigg. Dott. Ranieri Galli, Dott. Michele Natali, Dott. Giovanni Cervelli, Andrea Renzoni, Giuseppe Palme, Tito Galli, Andrea Ghezzani e Giov. Batt. Berge.
Nel Giugno di quest'anno 1847 fu esposta per la 1a volta alla pubblica adorazione il quadro di Maria SS.ma Mater Misericordiae e fu fatta la 1a festa.
Nel 1836 fu porto in venerazione l'antico Simulacro del SS.mo Redentore, e s'incominciò in quest'anno a farne la festa in una domenica di Luglio, nel 1846 poi fu eretta canonicamente la Congregazione in onore dello stesso div. Redentore.
Le Campane di questa chiesa furono gettate alle ore 11 del dì 11 8bre (ottobre) 1851 dal fusore Luigi Magni, e ciò nel capannone vicino alla Chiesa, essendo Priore Alessio Garfagnini. Queste Campane furono 3. Nella maggiore che è di libbre 2010 vi è questa iscrizione: Salva nos Christe Redentor. Nella 2a che è di libbre 1500 sta scritto: Esto mediatrix Mater Misericordiae. Nella 3a che è di libbre 1100 Archangele Michael tuum defende populum. In tutte e tre vi furono queste altre parole: Aloysius Magni fudit 1851 - Aloysius Garfagnini.
Per formare queste campane furono colate quelle che esistevano, contro l'opinione di molti perché la capana grossa che era del peso di libbre 1800 era gettata da Bartolomeo Pisano nel 1756 e questa unita all'altra rendevano un bellissimo suono, e per questo molti furono contrari, ma poi si eseguì questo tratto di vandalismo.
Il popolo supplì in parte alle spese, ma nella parte maggiore il Parroco.
Nel marzo 1854 e precisamente il dì 5 fu benedetto dal Priore Alessio Garfagnini il Campo Santo Parrocchiale essendo fino da quest'epoca proibito di seppellire in chiesa. Tal funzione fu fatta con intervento della Compagnia di S. Iacopo.
A dì 26 maggio 1855. In questa notte (dal 25 al 26) entrarono i ladri in questa chiesa sfondando due grosse porte di quercia gettarono all'aria lo sportello del S. Ciborio dove era il SS.mo Sacramento rompendo le colonnine e la soglia del detto ciborio e rubarono la S. Pisside lasciando le S. Particole nel Ciborio involte nel Conopeo, quindi portarono via un Calice che era in Sagrestia, e i voti della Madonna.
A dì 31 8bre 1855. Il Campo Santo parrocchiale essendo pieno per l'interramento dei colerosi del Lazzaretto, fu in questo tempo innalzato per potervi seppellire di nuovo.
A dì 31 agosto 1856. In questo giorno si aprirono le S. Missioni in questa chiesa da due P.P. Cappuccini e continuarono fino al 22 7bre (settembre) fecero gran frutto.
Il 28 7bre 1856 fuvvi la Visita pastorale di Sua Ecc. Il Cardinale Corsi Arciv. di Pisa, questi predicò due volte, fece la Comunione Generale e 700 furono coloro che si accostarono ai SS.mi Sacramenti. Visitò anche la Chiesa di S. Iacopo dove predicò ai fratelli della Compagnia, pranzò nella Casa degli Esercizi e quindi tornò in Parrocchia. Fece la Dottrina ai fanciulli e dispensò medaglie e libri di devozione. Esposto poi il SS.mo Sacram. con sontuoso addobbo, fu cantato il Te Deum e il Tantum ergo, e terminò la festa colla Benedizione.
A dì 11 febbraio 1858. Giorno di Giovedì grasso rovinò nelle ore pomeridiane l'incorniciato della chiesa di S. Iacopo.
Nel 1859 il Parroco Alessio Garfagnini rinunziò al posto di Priore di questa chiesa, e fu fatto canonico della Collegiata di Pietrasanta. Fu nominato economo spirituale il Sac. Francesco Simoneschi il quale vi stette fino al 1872.
Dal 1872 al 1884 fu Economo il sac. Giuseppe Piccioli. Il 28 febbraio 188? subentrò il Sac. Giulio Guidi e vi stette Economo fino al 1886 e il 16 giugno di quest'anno mediante Bolla Pontificia prese possesso di Parroco.
14 febbraio 27 maggio 1898
In questo periodo di tempo fu restaurato l'organo di questa chiesa. Il lavoro fu cominciato da certo Beniamino Arcari Napoletano, che in questo tempo capitò in Pisa, il quale stabilì il restauro per £270. Smontò l'organo fino la tastiera che ora esiste e il mantice pneumatico e vi impiegò giorni 44 nel qual tempo a forza di moine e preghiere estorse al Priore £233 in diverse rate e giunto al 1° Aprile abbandonò il lavoro e fuggì e non fu più possibile rintracciarlo.
Dopo quest'azione iniqua e indegna d'uomo onesto come si qualificava l'Arcari, il Priore Sac. Giulio Guidi fu costretto a chiamare altro artista, e si rivolse a Geremia Micheli Lucchese il quale trovò sbagliato il lavoro, e cominciò di nuovo il restauro per il quale occorsero £200 e più il mantenimento di 2 persone per 10 giorni. Il 27 maggio fu collaudato dal Prof. Alesasndro Del Chicca, e dai Maestri Genovesi Giulio e Torquato Giannetti.
Il telone fu fatto quasi gratuitamente dal pittore Otello Satti di questa parrocchia.
Quseto restauro costò £502 delle quali furono raccolte in parrocchia £300 e il resto fu pagato dal Priore (Delle donazioni in tal senso esiste nell'archivio doviziosa e minuta relazione).
In questo restauro merita lode il Sig. Dott. Maggiore Francesco Calopini il quale ha mostrato vero zelo cristiano sia nel raccogliere elemosine sia nell'assistere ai lavori.
Nel maggio e giugno 1898 fu restaurato il Campanile per conto del governo.
(Da: Archivio parrocchiale)


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