Introduzione

3 WMF ITALIA 2000

Normative vigenti:
verso principi comuni in campo mondiale

GUGLIELMO GULOTTA

ABSTRACT

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Country:
Italy

Language:
Italian


La mediazione è un fenomeno sociale per un verso antico ma per le sue applicazioni giuridiche e giudiziarie moderno. Il III Congresso del Forum Mondiale sulla Mediazione, che raccoglie relatori e partecipanti da ogni parte del mondo, costituisce un'occasione per capire come questo strumento venga utilizzato in sede civile, penale, minorile e quali siano le normative vigenti nei diversi paesi. Lo scambio delle reciproche esperienze dovrà essere finalizzato all'elaborazione di una proposta operativa da sottoporre ai Governi dei diversi Stati, che raccolga il meglio di quanto è stato esposto all'interno del simposio. Il simposio potrà essere strutturato in tre fasi: nella prima verranno esposte le normative sulla mediazione vigenti nei diversi Stati; nella seconda i relatori si riuniranno in tre sottogruppi (corrispondenti alle tre aree della mediazione: civile, penale, minorile) per favorire l'emergere di proposte; nella terza i relatori si impegneranno nell'elaborazione degli standard minimi della mediazione, da sottoporre all'approvazione dell'intera assemblea dei partecipanti, al fine di favorirne l'acquisizione da parte delle legislazioni penale, civile e minorile di tutto il mondo.


 

Abstract (English version):

Existing legal rules: towards worldwide common principles
Mediation is a social phenomena, ancient in some aspects, but extremely modern in its juridical and judiciary application.
The World Mediation Forum III provides a space to focus attention on the practice of mediation and its fields of application (civil, criminal and juvenile) and to have a clear and well-define overview of existent norms on a world basis.
The exchange of experiences is aimed at the development of an operative proposal, to be approved by the governments from all the States, as a result of what best has been explained by mediators who work worldwide.
The symposium will be divided in three phases: in the first one the laws approved by the different governments for the application of mediation will be explained; in the second one the presenters will join in three groups (each for civil, criminal and juvenile contexts) that will develop some proposals; in the third one the presenters will point out minimum standards for mediation which will need the Forum approval, in order to facilitate their acquirement by legislation all over the world.

 


Avvocato, psicologo e psicoterapeuta - è professore Ordinario di Psicologia Giuridica nell'Università di Torino ed ex presidente dell'Associazione Italiana di Psicologia Giuridica.

 

Norme esistenti
Verso principi comuni in campo mondiale

 
 


La cultura della mediazione è pervasiva. Anche se a tutti è comunque chiaro che è meglio accordarsi che confliggere, aver reso questo modo di pensare un sistema condiviso di credenze, sta avendo un'efficacia insperata. Siamo davanti all'uovo di Colombo, ad una svolta epocale o ad una illusione?
Di certo al crescere del movimento per la mediazione non tutti i governi hanno risposto con la stessa prontezza.
Ragioni di tradizione, di politica, e contingenti hanno creato situazioni legislative sperequate. Ci sono ordinamenti che non se ne occupano, altri che hanno promosso la legislazione soprattutto in materia riguardante la famiglia, altri in materia penale, altri in materia minorile, altri in tutti questi ambiti. Il III Congresso Mondiale WMF costituisce la grande occasione per fare il punto, per conoscere lo stato delle legislazioni nei differenti paesi, in modo che il contagio delle idee possa diffondersi con una progressione geometrica. Si tratta di apprendere quello che gli altri fanno e non fanno, affinché i governi possano allinearsi in vista di un futuro che renda omogeneo un modo di sentire e costruire la realtà.
Il processo sia civile che penale è nato come strumento per evitare che le persone si facciano giustizia da sé. E' il meno imperfetto dei sistemi che abbiamo saputo ideare per dirimere i conflitti. Purtroppo la gestione forzatamente ritualizzata del processo è essa stessa fonte di conflitto. Le persone non si incontrano, ma si scontrano per avere ragione. Si tratta per lo più di giochi a somma zero: uno vince tutto e l'altro perde tutto.
Per questo bisogna combattere fino alla fine col massimo del vigore. La sentenza ha forza di legge ma quale sentenza potrà impedire ad una madre di incontrare suo figlio, a un marito di abbandonare la casa, a un bambino di continuare la sua condotta deviante?

 

 
 

Existing legal rules:
towards worldwide common principles

 
 
The culture of mediation is pervasive. Even if it is universally clear that accord is preferable to conflict, having turned this mode of thinking into a shared system of convictions is proving unexpectedly effective. Are we dealing with an old chestnut with a new name, an epoch-making change or simply an illusion?
Clearly, not all governments have responded in similar fashion to the growing phenomenon of mediation. Varying traditions, policies and contingencies account for this lack of legislative uniformity. There are legal systems that do not address such matters, others that have promoted legislation in areas affecting the family, the penal system, the juvenile ambit, and others that address all these ambits.
World Mediation Forum III constitutes a golden opportunity to become familiar with the legislative status of various countries, so that ideas may progressively spread and be shared. It is a matter of learning what others do and do not do, in order to enable governments to align themselves in light of a future globality of common perspectives.
The trial system, both civil and penal, was devised as a way of preventing people from enacting and exacting justice on their own. It is the least imperfect conflict-resolving system that we have been able to come up with. Unfortunately, however, necessarily ritualized trial management has itself become the object of conflict. People do not meet, but clash, in order to assert their rights. Usually, it is a matter of zero-sum game.
For this reason it is necessary to struggle unrelentlessly to the bitter end. Sentences have the force of law, but what sentence can prevent a mother from seeing her son, a husband from abandoning his home, a child from persisting in his or her deviant conduct?
 
 

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