Introduzione

3 WMF ITALIA 2000

Gestione dei conflitti e mediazione di fronte
alla crisi del sistema di regolazione sociale.

DUCCIO SCATTOLERO


ABSTRACT
- Laboratorio

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Country:
Italy

Language:
Italian


Abstract:
Partendo dall'analisi dell'esperienza di mediazione sociale realizzata da alcuni anni a Torino, in collaborazione con il Gruppo Abele, si cerca di individuare un modello di lettura del sistema attuale di regolazione sociale. Su esso ci si colloca, facendo ricorso alla nozione di "spazio" di mediazione inteso come luogo del territorio in cui i cittadini ricostruiscono il loro legame sociale. L'accesso a questo spazio, assolutamente libero, è regolato dal bisogno della persona di accompagnamento nel conflitto assai più che dal bisogno di soluzione dello stesso. Per questo i nostri centri sono definiti dall'etichetta "casa dei conflitti" piuttosto che da quella di centri di mediazione. La gestione dei conflitti è, in definitiva, la nostra azione di riferimento e in essa trovano pari dignità tutti gli interventi (dalla minima riduzione dei danni sino alla risoluzione vera e propria dei litigi) che possano migliorare la qualità della vita delle singole parti, della relazione reciproca e del loro rapporto con gli altri. L'intensa attività di formazione realizzata è in gran parte centrata sull'educazione all'empatia, il che ha permesso di avvicinare, fra gli altri, una gran quantità di giovani (circa diecimila ragazzi contattati in due anni) sempre attratti e affascinati dall'incontro con le emozioni e la loro mancata espressione.




LABORATORIO SULLA MEDIAZIONE SCOLASTICA:

Workshop di 6 ore ( in una o due giornate), per 30 persone (italiani e francesi), gestito da sei operatori, materiale necessario per proiezioni video (TV e videoregistratore), lavagna luminosa e lavagna a fogli ; metà dell'attività in 3 spazi diversi per tre gruppi : scuole elementari, scuole medie, scuole superiori (2 operatori per gruppo). Il laboratorio mira a condividere la conoscenza e la competenza in materia di mediazione scolastica. Si parte da alcune premesse teoriche connesse sia alla teoria dei conflitti e sia alle più recenti teorie pedagogiche. Si arriva all'illustrazione e alla discussione delle esperienze acquisite sul campo nonché all'analisi della loro influenza sul metodo e sull'organizzazione del lavoro. Nella seconda parte si lavora sui singoli settori di impegno scolastico differenziati sulla base dell'età degli interlocutori. Ci si confronta, qui, in modo diretto sulle pratiche , sui modelli di azione e sugli approcci concreti alla questione del conflitto tra i giovani. Verranno illustrate anche esperienze ( in atto), di sviluppo extra -scolastico delle iniziative partite all'interno di alcune scuole.
Presentazione e offerta testi.



Professore di CRIMINOLOGIA presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di TORINO.

Fa parte della direzione del 1° Master Europeo di formazione in mediazione presso l'Istituto universitario Kurt Bösch di Sion (Svizzera).

BERTOLUZZO MARCO, Coordinatore del Centro Spazi d'Intesa di Torino, assistente alla cattedra di Criminologia della Facoltà di Psicologia di Torino.

SIRONI ANNA, Psicologa, operatrice del Centro Spazi d'Intesa di Torino, collaboratrice con il Gruppo Abele di Torino dal 1997;

PIZZIMENTI DANIELA, Psicologa, operatrice del Centro Spazi d'Intesa di Torino collaboratrice con il Gruppo Abele di Torino dal 1997;

PERADOTTO LAURA, Psicologa, operatrice del Centro Spazi d'Intesa di Torino collaboratrice con il Gruppo Abele di .Torino dal 1998;

GIORCELLI FABRIZIO, Consulente legale per il Centro Spazi d'Intesa, collabora con il Gruppo Abele di Torino dal 1998. Paese: Italia

 

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