Possibile
ruolo della Mediazione nel Mobbing
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Con
il termine mobbing si intende l'aggressione psicologica sistematica messa
in atto da un superiore o da un collega di lavoro per gelosia, invidia,
concorrenza. I più frequenti sviluppi in termini psicopatologici del terrorismo psicologico sul posto di lavoro, nonché le modalità attraverso le quali i "mobbizzati" difendono la propria integrità psichica e il proprio ruolo lavorativo vengono considerati nel presente lavoro. Attualmente in Italia, dalla piccola casistica esistente sul problema, non emerge l'utilizzo della figura del Mediatore nelle controversie legali. L'intervento integrato di titolari d'impresa, rappresentanti dei lavoratori, mediatore e di altre figure professionali (psichiatra, psicologo) a sostegno del "mobbizzato", creerebbe sinergie utili a evitarne l'isolamento e a salvaguardarne la salute mentale oltreché a preservare l'efficienza dell'azienda stessa. Nella relazione vengono suggeriti ruoli e competenze specifiche di varie figure professionali in caso di mobbing. |
FRANCESCO TOCCAFONDI SERAFINO PUSCEDDU, Medico-chirurgo, specializzando in psichiatria Università di Cagliari. |
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