Introduzione

3 WMF ITALIA 2000

Progetto di mediazione penale

STEFANIA URRU


ABSTRACT

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Country:
Italy

Language:
Italian

Constatata la presenza di conflitti tra agenti di custodia e detenuti della Casa Circondariale di Cagliari, a causa di rapporti viziati da pregiudizi ed eticchettamento del detenuto in quanto tale, nonché la presenza di una comunicazione distorta tra le due parti, si intende realizzare una mediazione tra tali soggetti per favorire comportamenti e processi di comunicazione funzionali alla comprensione dei bisogni reciproci. Per il raggiungimento di tali finalità si individuano le sotto elencate attività:
- verifica della disponibilità delle parti all'intervento - attuazione dell'intervento;
- ricognizione utenti e bisogni;
- verifica della qualità della comunicazione in atto tra le parti.

Tipologia dell'intervento
L'intervento è rivolto agli agenti di custodia ed ai detenuti della Casa Circondariale di Cagliari. Per tale attività si prevede n. 120 ore di impegno da parte del mediatore.

Obiettivi finali
Al termine dell'intervento gli utenti dovranno possedere le seguenti abilità:
- capacità di gestione del conflitto;
- capacità di comunicare in modo funzionale alla convivenza nel rispetto reciproco;
- favorire il recupero della dignità personale del detenuto;
- restituire al detenuto la fiducia per il reinserimento sociale al termine della detenzione;
- raggiungimento di un accordo tra detenuti e agenti di custodia.

Mediatore, Criminologa, Pedagogista

 

 

 

 

 

 

 

PROGETTO DI MEDIAZIONE PENALE
Anno 2000/01

DENOMINAZIONE INTERVENTO:
Mediazione tra agenti di custodia e detenuti

DURATA COMPLESSIVA (in ore): 120


SEDE DELL'INTERVENTO: Casa Circondariale di Cagliari


FRUITORI DELL'INTERVENTO: Agenti di custodia e detenuti


NUMERO PARTECIPANTI:
- AGENTI DI CUSTODIA: 100, per gruppi di 10;
- DETENUTI: 100, per gruppi di 10.


1. TIPOLOGIA INTERVENTO
- AGGIORNAMENTO
- PERFEZIONAMENTO

2. FINALITÀ'
- L'iniziativa si propone di realizzare una mediazione tra agenti di custodia e detenuti, per favorire comportamenti e processi di comunicazione funzionali alla comprensione dei bisogni reciproci e per promuovere una migliore convivenza, al fine di consentire il raggiungimento di un accordo tra le parti, grazie alla gestione del conflitto presente in esse.

3. MOTIVAZIONE
- L'ambiente carcerario presenta una serie di conflitti tra detenuti e agenti di custodia, a causa di rapporti viziati da pregiudizi e forme di comunicazione distorta che danno origine a comportamenti caratterizzati da spiccata aggressività, scarsa comprensione empatica, intolleranza reciproca, nonché processi di eticchettamento nei confronti dei detenuti.

4. ATTIVITÀ'
- Per il raggiungimento delle finalità generali del Progetto si individuano le seguenti macro-attività:
1. verifica della disponibilità delle parti all'attuazione dell'intervento;
2. ricognizione utenti e bisogni;
3. verifica della qualità della comunicazione in atto tra le parti.

Le singole attività sopraccitate si svilupperanno nel seguente modo:
- per verificare la disponibilità delle parti all'intervento si intende presentare alle parti stesse il Progetto e la richiesta, su formulario scritto, di disponibilità all'attuazione. La durata complessiva di tale attività è di n. 10 ore.

- La ricognizione degli utenti e dei loro bisogni si svilupperà attraverso n. 10 incontri di mediazione tra mediatore, agenti di custodia e detenuti per gruppi di 20 unità (10 detenuti e 10 agenti di custodia) allo scopo di registrare soprattutto quelli che sono i loro bisogni primari, il riconoscimento di processi comunicativi distorti presenti in ognuna delle parti, il riconoscimento del conflitto esistente tra le parti, la gestione di esso, ed infine il raggiungimento di un accordo.
La durata complessiva di tale attività è di n. 100 ore.

- Per quanto riguarda infine la verifica della qualità della comunicazione in atto tra le parti, della gestione del conflitto e del raggiungimento dell'accordo si intende realizzarla con l'osservazione diretta degli utenti durante le attività più specificatamente socializzanti (momento del pranzo, di comunicazioni formali, ecc.), per la durata complessiva di n. 10 ore.

5. OBIETTIVI FINALI
Al termine dell'intervento gli utenti dovranno possedere le seguenti abilità:
- capacità di gestione del conflitto;
- capacità di comunicare in modo funzionale alla convivenza nel rispetto reciproco;
- favorire il recupero della dignità personale del detenuto;
- restituire al detenuto la fiducia per il reinserimento sociale al termine della detenzione;
- raggiungimento di un accordo tra detenuti e agenti di custodia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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