S.S. Basket Castellaneta Web Site

 

Cronistoria  del basket castellanetano

1975 - Nasce il Basket Castellaneta. Presidente è Antonio Casamassima,e tra i soci fondatori ci sono Federico Zilli e Gino Larocca, oltre ai soci-giocatori Carlo e Carmelo Larocca, Antonio Ludovico, ed i fratelli Pancallo. Sono i tempi "pionieristici" della Prima Divisione, giocata sul catrame del Cuore Immacolato di Maria.

1980 - Presidente è l'imprenditore Tommaso Valente che imprime il marchio "Armemo" al Basket Castellaneta.

1981/82 - Il primo campionato di Promozione, giocato sulle mattonelle della scuola Media "Filippo Surico" di Via delle     Spinelle.

1985 - Si sale in Serie D con Costante Leone come allenatore ed un nutrito gruppo di giocatori santermani, ma la "stella" è Gaetano Compagnone, attuale vice di Ciracì. E' anche l'anno in cui si emigra al palazzetto di Mottola.

1989/90 - Presidente è Alberto Stendardi. Dopo la discesa in Promozione è Roberto Miriello a riportare la squadra in Serie D. Tra i suoi giocatori, oltre al blocco dei santermani, ci sono i "prodotti" locali Giovanni Todisco, Giuseppe Molfetta, Andrea Stendardi, un giovanissimo Davide Cosentino e tanti altri.

1993 - Antonio Ludovico prende per mano la società. Dopo la riforma dei campionati Castellaneta, tra le prime undici della D, sbarca in C2, con in panchina Giovanni Riviello.

1994/95 - Il Nafoura (sponsor di allora) Castellaneta sale in C1 vincendo gli spareggi promozione a castellana Grotte, per soli tre punti di differenza canestri su Assi Trani e Assi Brindisi. E' L'era di Marcello De Stradis in panca e dei vari Costabile, Stifani, Santacesarea, Todisco e Cosentino in campo.

1995/96 - Quarto posto finale alle spalle di San Severo ed Agropoli, con quest'ultimo che soffia i play off promozione al Castellaneta per 1/1000 di punto nel quoziente canestri. Del gruppo fanno parte anche capitan Licchello e Giovanni Tasso. E' anche il periodo delle "migrazioni" prima al palazzetto della Ricciardi Taranto, poi a quello del Santeramo, ma finalmente arriva il tanto sospirato palazzetto di Via Aldo Moro.

1996/97 - Arrivano Bizzaro e Salinari ed il Nafoura Castellaneta giunge ottavo in campionato.

1997/98 - Stefano Antohi è il nuovo presidente. Arrivano Gianluca Ambrosecchia, Erio Albanese e Massimo Mansueto, e la Daniplast (nuovo sponsor) sfiora i play off.

1998/99 - Daniplast quarta in Campionato, terza nei play off. E' anche l’anno dell'ingaggio di Antonio Guzzone.

1999/2000 - Lillino Ciracì è il nuovo coach; con lui entrano in squadra Diego Marchionna e Mino Stanisci, poi sostituito da Mimmo Cuscela. La Daniplast giunge prima in campionato a pari merito col Melfi, ma con una migliore differenza canestri negli scontri diretti. Nei play off infila sei vittorie su sei gare (evento eccezionale) ed entra in B2 trionfalmente. Cresce anche il settore giovanile, con i ragazzi del trofeo BAM di Giovanni Todisco campioni provinciali e regionali ed i cadetti di Gaetano Compagnone vicecampioni provinciali.

 2000/2001 – La “prima volta” in B2… non si scorda mai. Il nuovo Castellaneta ingaggia Verde e Cipulli e scopre strada facendo l’astro nascente Teofilo, innesti azzeccati sul telaio vincente dell’anno precedente. Una stagione difficile quanto esaltante, tribolata da tantissimi infortuni, ma piena di grandi soddisfazioni per una matricola che, alla fine, riesce a piazzarsi ottava (con 24 punti) e a sbarcare nei playoff per la promozione. Una salvezza anticipata ed impreziosita dall’essre riusciti a portare a gara-3 la semifinale contro la Fastnet Osimo, per giunta battendo in casa sua (unica sconfitta interna dell’anno!) la formazione che poi ha conquistato la promozione in B1. Anche il settore giovanile vive il suo momento magico. I BAM di Todisco doppiano il titolo provinciale e regionale ed approdano alla prefate nazionale di Potenza; i Cadetti di Compagnone intascano il titolo provinciale ed arrivano alla fase regionale, mentre gli Allievi si accontentano della seconda piazza nel campionato provinciale. Un movimento di basket “giovane” forte di oltre 100 mini altleti, fiore all’occhiello di una società capace di far esordire nel campionato di B2 almeno quattro prodotti del suo vivaio. Una conferma anche questa del ruolo di punta della S.S. Basket Castellaenta, società “faro” del basket jonico, non solo perché militante nel massimo campionato cestistico al pari di città molto più grandi come Bari Brindisi e San Severo, ma anche perché capace di calamitare l’interesse dei tantissimi bambini e ragazzi (e dei loro genitori-tifosi) che vedono nel basket un vero centro di socializzazione.

 2001/2002 – Secondo anno in B2: i presupposti sono buoni primo perché il cambio di sponsor, da “Daniplast” ad “AREA BANCA” significa la conferma dell’interesse per la Società da parte di marchi prestigiosi ( lo stesso anno Area Banca sponsorizza il Bologna Calcio in serie A ed il Porche Challenge), secondo perché si piazzano due colpi di mercato che dovrebbero rafforzare l’organico. Vella (A1) e Giordano (B2) rafforzano l’idea di poter attaccare la B1 in due anni.
Forse, però, dopo cinque anni di grandi risultati, bisognava mettere in conto una possibile pausa, ma certo non ci si aspettava di fare addirittura marcia in dietro.Seppure con un avvio di campionato brillante, la squadra comincia a non girare più, si incrinano i rapporti nello spogliatoio, arrivano perfino le “inattese” dimissioni di coach Ciracì. Si rimetterà in piedi un gruppo che non sarà più tale e che, infine, ci porterà dritti in C1.La Società non molla. Fa piazza pulita dei senatori mercenari e si rituffa con entusiasmo in una nuova scommessa.In questa annata così nera, fanno sorridere le giovanili che come al solito non deludono.Gli Allievi sono Campioni Provinciali e partecipano alla finalissima regionale, i Cadetti sono secondi alle finali provinciali, gli Juniores quinti nella categoria d’Eccellenza ed i Propaganda hanno concluso il loro campionato con un onorevole quarto posto. Queste sono le ragioni per continuare insieme col proposito di incrementare le attenzioni anche per il minibasket.

 2002/2003 - Si ricomincia dalla C1, un campionato che la società biancorossa conosce molto bene, ma con obbiettivi ed ambizioni ridimensionate.Si punta con una squadra giovane sempre alla guida di coach Ciracì a confermare la permanenza, ottenere un riequilibrio finanziario della società e fare finanza attraverso la valorizzazione del nutrito vivaio.Gli effetti della crisi economica incipiente che in questo periodo colpisce in maniera particolare la provincia ionica non tardano però a farsi sentire: scarseggiano gli sponsor, e solo il Consorzio Agrario Regionale della Lucania e Taranto e pochi altri operatori locali assicurano il loro contributo economico.Risulta quindi appropriata la scelta del presidente Antohi di anteporre ad obbiettivi ambiziosi le ragioni di bilancio; questa politica consente infatti di approdare ad una sofferta salvezza ed al conseguimento di importanti obbiettivi:
-    La scoperta e valorizzazione di alcuni giovani atleti diventati ormai patrimonio del basket pugliese ( Moliterni,   Mazzotta, Resta, Rotolo, Antohi, Giovinazzi )
-    Il completamento del campionato onorato in tutti i suoi aspetti finanziari e federali
-    La conferma di una realtà sportiva, che per la scomparsa di altri sodalizi vincitori ( Martina Franca e Taranto ) rimane l’unica in ambito provinciale e tra le più prestigiose in ambito meridionale.
-    La conferma della valenza del comparto giovanile che anche per questa stagione consegue risultati di prestigio: 
Campionato regionale Juniores   3° Class.
Campionato Cadetti                   Campioni Regionali
Campionato BAM                       8° Class.

Trofeo Propaganda                    2° Class.


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