SULPM CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE
SICUREZZA
DEL LAVORO:
L’ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE
SULLA SICUREZZA DEL LAVORO
DOPO IL D.LGS
626/94
Sono molti i Dirigenti
Sindacali che ci inviano domande per meglio conoscere il Decreto Legislativo
n.626/1994: da parte nostra cercheremo di rispondere alle domande nella maniera
più semplice e schematica, in modo tale da poter fornire non un saggio, lungo e
verboso, ma uno strumento agile e di facile lettura.
Vieppiù che il d.lgs 626/1994 è composto di 98
articoli e 13 tabelle allegate, per la stragrande maggioranza non riguardanti,
purtroppo, direttamente il lavoro del Vigile Urbano, ma solo accidentalmente
alcune attività collaterali.
E’ chiaro che una trattazione tecnica sulle
caratteristiche delle stanze di lavoro, o magari dei dispositivi di sicurezza,
per esempio dei personal computer, richiederebbe non solo una grande quantità
di spazio editoriale (3-400 pagine), ma per di più si rileverebbe forse
addirittura inutile all’interesse generale. Invero non sono giunte domande in
tal senso.
Qualora, nel particolare, perverranno a questo Ufficio
specifiche richieste, saranno trattate a parte, e se interessanti anche pubblicate
successivamente.
Non da ultimo corre l’obbligo ricordare l’attività
politico-sindacale del Sulpm, che sta
cercando di dimostrare proprio che la strada deve essere considerata “il
luogo di lavoro dei vigili urbani”, e non
è certo un caso, se poi a Roma, con la collaborazione della Segreteria
Nazionale e Regionale del Lazio, della
Segreteria romana e della II cattedra di malattie dell’apparato respiratorio
dell’Università di Siena, si stanno svolgendo visite “broncopneumologiche” sui
Vigili Urbani e vengono pubblicati i risultati, il primo rapporto preliminare è
stato pubblicato su importanti riviste scientifiche (ndr: oltreché sugli atti
del Convegno Sulpm-Anpfolp di Lanciano 1998), che dimostrerebbero un’alta
incidenza degli agenti atmosferici
inquinanti sulla salute respiratoria dei Vigili Urbani.
Abbiamo scelto così di trattare solo la nuova “Organizzazione” sulla sicurezza del
lavoro imposta dal D.lgs 626/1994.
- Cos’è
il D.lgs 626/1994
Con il d.lgs 19/9/1994 n.626 si compie il recepimento nell’ordinamento giuridico nazionale del primo pacchetto di direttive dell’Unione Europea sulla tutela della salute e protezione dei lavoratori.
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Chi
sono I SOGGETTI ai quali si rivolge ?:
Il LAVORATORE: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro;
Il DATORE DI LAVORO: persona fisica, giuridica o soggetto pubblico titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore ed abbia la responsabilità dell’impresa o stabilimento;
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Cosa
si intende per ?:
a) SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dei rischi professionali nell’azienda (o unità produttiva);
b) MEDICO COMPETENTE con specializzazione in:
1) medicina del lavoro; medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o specializzazione equipollente;
2) docenza o libera docenza in medicina del lavoro; medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o specializzazione equipollente
3) autorizzazione di cui all’art. 55 del D.lgs 15/8/1991 n.277;
c) RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI: persona designata dal datore di lavoro in possesso di attitudini e capacità adeguate;
d) RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: persone o persone elette o designate per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza durante il lavoro;
e) PREVENZIONE: il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno;
f) AGENTE: agente chimico, fisico, biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute.
g) LUOGHI DI LAVORO: I luoghi destinati a contenere posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché in ogni altro luogo nell’area della medesima azienda ovvero unità produttiva comunque accessibile per il lavoro
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Quali
sono i principi o i criteri generali esposti per la protezione della salute dei
lavoratori ?
a) valutazione ed eliminazione dei rischi , in relazione alle conoscenze
acquisite;
b) riduzione dei rischi alla fonte;
c) programmazione della prevenzione;
d) rispetto dei principi ergonomici nella progettazione di posti,
attrezzature, metodi di lavoro;
e) priorità nella scelta delle misure di protezione collettiva;
f)
limitazione degli esposti al rischio;
g) limitazioni nell’uso di agenti
fisici, chimici, biologici;
h) controllo sanitario in funzione dei rischi;
i)
allontanamento dei lavoratori
dall’esposizione al rischio per motivi sanitari;
j)
misure tecniche, organizzative e
procedurali;
k) misure igieniche;
l)
misure di protezione individuale, qualora
il rischio non è evitabile in altro modo;
m) misure di emergenza per: pronto soccorso, pericolo grave, evacuazione,
antincendio;
n) manutenzione regolare (macchine,
impianti, dispositivi di sicurezza);
o) informazione, formazione, consultazione epartecipazione dei lavoaotir
alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
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Quali
sono gli obblighi del datore di lavoro (o del dirigente o del preposto) ?
1) Il Datore di lavoro è tenuto all’osservanza delle misure generali di tutela e ad una VALUTAZIONE complessiva su talune scelte atte a prevenire e proteggere dai rischi i lavoratori:
2) Dopo la valutazione deve elaborare un PIANO DI SICUREZZA (un documento) contenente:
3) deve designare il responsabile del servizio, gli addetti del servizio ed il medico competente o affidare il servizio a persone esterne. De inoltre comunicare ad Usl e Ispettorato del lavoro i nominativi delle persone designate come responsabili dichiarando compiti, periodo e curriculum dei designati
SERVIZIO INTERNO DI SERVIZIO ESTERNO DI
PROTEZIONE SICUREZZA
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Quali
sono gli obblighi dei lavoratori ?
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Cosa
deve fare il Servizio di prevenzione e protezione dai rischi ?
! individuare i fattori di rischio;
! valutare i rischi;
! determinare le misure di sicurezza;
! elaborare il piano di sicurezza;
! elaborare le procedure di sicurezza;
! proporre programmi di informazione e formazione;
! partecipare alle consultazioni in occasione della riunione periodica di prevenzione dai rischi;
! fornire informativa su rischi e misure di prevenzione
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Quali
sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti del Servizio di
prevenzione e protezione dai rischi ?
Il Datore di lavoro fornisce al servizio
Sulla descrizione degli impianti e
processi di produzione
I componenti il Servizio di prevenzione e protezione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono soggetti all’obbligo del segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni. Non essendo stata prevista una specifica sanzione, si fa riferimento all’art. 4 Legge 22/7/1961 n. 628, che disciplina lo specifico obbligo previsto per gli Ispettori del lavoro e che rimanda all’applicazione dell’art. 623 del codice penale.
Per processi lavorativi si può intendere, ad esempio, la composizione di una certa sostanza sulla quale il datore di lavoro ha il cd diritto d’autore (vedi composizione della Coca Cola,…….).
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Come
si raccordano tra loro tutti questi soggetti ?
Almeno una volta l’anno il datore di lavoro, nelle aziende, o unità produttive, con più di 15 dipendenti, direttamente o tramite il Servizio di prevenzione e protezione dai rischi indice una riunione a cui partecipano:
a) il datore di lavoro;
b) il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
c) il medico competente ove previsto;
d) il rappresentante per la sicurezza.
Nella riunione viene esaminato il documento di sicurezza o l’aggiornamento del piano di sicurezza, l’idoneità dei mezzi di sicurezza individuale, il programma di formazione e informazione alla sicurezza.
Della riunione è redatto verbale a cura del datore di lavoro o anche del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
La convocazione della riunione può essere richiesta dal rappresentante dei lavoratori per le aziende minori di 15 dipendenti.
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Cosa
fanno dunque le organizzazioni sindacali ?
Con funzioni di orientamento e promozione di iniziative formative nei confronti dei lavoratori vengono previsti, a livello territoriale, organismi paritetici tra le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori.
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Chi
deve vigilare nella Pubblica Amministrazione ?
Ognuno per specifica competenza, la Azienda Sanitaria Locale e il Corpo dei Vigili del Fuoco.