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lunedì 25 febbraio 2001
Cosmo Messina a Sanremo:
un sogno che svanisce
L'artista manca il palco più discusso d'Italia
di appena due metri...
dal nostro inviato ARMANDO JACOPO OHP
cosmo messina medicato sul palco (la calvizie è del medico, cosmo purtroppo non si riesce a vedere...) SANREMO - Era gia una notizia da quintapagina o da sezione musica-spettacoli del più degno quotidiano ravennate, Cosmo Messina sarebbe dovuto intervenire alla rassegna della canzone italiana nella città dei fiori per eccellenza, ma il destino ha giocato uno spiacevole tiro al Nostro artista impavido e sperimentatore.

Qualche giorno prima della manifestazione Cosmo era stato contattato dal suo manager, Arturo Frutti, per concordare i tempi di entrata e i pezzi da eseguire sul palco. Cosmo e Rafia, la corista e ballerina del gruppo, avevano già preparato le valigie e l'acqua di Polonia, insomma tutto era in fervidi preparativi. Il Nostro FanClub per l'occasione aveva stampato una serie di magliette commemorative con fotomontaggio di Cosmo che bacia e pizzicotta la Carrà sulla chiappa sinistra, una trovata deliziosa che il Nostro ha apprezzato molto.

Arturo Frutti, nella concitazione della spiegazione, aveva preso a gesticolare animatamente mimando a Cosmo l'esatto percorso che avrebbe dovuto seguire dai camerini al palco dell'Ariston, in un susseguirsi di mugugni e sussulti nella più classica delle modalità esplicative di Frutti. Cosmo si era convinto, come ospite clou della serata di martedì sarebbe stato perfetto, per l'occasione avrebbere lanciato il nuovo pezzo dal titolo ancora sconosciuto... (infatti Cosmo mi ha confidato di essersi fissato con un ferro da stiro ma di non apprezzarne il nome).

Giunto a Sanremo, per il gruppo la giornata di lunedì si è consumata in un vorticoso susseguirsi di interviste a testate giornalistiche molto locali (gazzetta di Bagnacavallo, Piangiane Today, e radio "Ascolta C TEP rego") e molto underground, ambiente che dedica molto spazio al minimalismo di Cosmo. Tra i Sardonici molta emozione. "E' la nostra prima volta a Sanremo, due anni fa andammo a Viareggio ma la pensione fu piuttosto cara. A parte le serate in discoteca meritò un bell'invito a cena Peppina la barista, persona deliziosa - ricorda Gnocco il tastierista del gruppo - fu una settimana indimenticabile".

Nel pomeriggio le prove sul palco: la sezione archi si è rifiutata di accompagnare Giro di vite perchè "troppo integralista e fazioso" a detta delle viole e dei violoncellisti. Cosmo è sbucato velocemente e come un lampo da dietro le quinte a 23 secondi dall'inizio del pezzo, ma un cavo dei microfoni gli si era aggrovigliato alla gamba e il Nostro ha lasciato due incisivi e parecchio sangue sul palco. "Ho mancato il palco di due metri, avrei potuto abbracciare la Carrà con i miei bracci possenti, la rincorsa era perfetta, ma che si può fare - ha detto tra sibili e fischi dovuti alla perdita degli incisivi - sarà per la prossima volta, ora devo pensare a stare bene."

Rafia in lacrime, Gnocco con in mente Peppina e Hjulio Gratta in camera coi calli... serata flop, nessuna esibizione.
Cosmo era già sulla A1 quando la Carrà ha salutato con "Buonasera" i 12 milioni di telespettatori orfani del minimalismo per colpa di un cavo.

(25 febbraio 2001)
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