NEIVE (ALBA)

 
 
In valle Tinella (valle che prende il nome dal torrente), su un’altura, sorge il paese di Neive. Fu fondato da una tribù Camillia ed esiste un tratto di strada con pavimentazione romana. Non distante da  S. Maria del Piano vi è un antico tempietto con un campanile romanico, che pare essere un antico tempio dedicato alla dea Diana, riadattato in epoca cristiana. Poco distante, su di un rialzo, ci sono i ruderi della Rocca del Mattarello, edificato nel X secolo.

Si dice che sotto alle rovine ci siano dei tesori. Molti anni fa, un abitante del luogo, introdottosi in una cavità era arrivato ad una cantina trovando delle monete. Uno smottamento del terreno chiuse il passaggio. Dei sotterranei si dice che uno parta dalle cantine del palazzo dei Conti Candiani d’Olivola, passi sotto all’abitato, uscendo in una delle case più vecchie del paese. Nel 1946 un tizio lo ha esplorato in parte ed ha constatato che il pavimento è quasi tutto coperto da un’alto strato d’acqua stagnante.
Si attribuisce al ponte sul torrente Tinella un'origine demoniaca e si racconta che lungo la strada che da Moretta sale verso le Tre Stelle di Barbaresco vi sia una casa abitata, un tempo, dalle streghe.

[Indietro]