CASTELLAZZO

 
 
 
Il castello di Castellazzo potrebbe essere in collegamento sotterraneo con una chiesa, al centro della campagna, a qualche chilometro di distanza, in direzione Casaleggio.

 

 
Parte del castello è abbandonata, mentre una parte interna, trasformata in cascinale dovrebbe essere attualmente abitata. Pare comunque che nel corso dei secoli la struttura abbia subito alcuni rimaneggiamenti, come dimostrano i merli inglobati nella nuova muratura al fine di rialzarne il complesso.

 

I proprietari nel corso degli anni sono stati molti. Le notizie più antiche (che rischiano di essere confuse per via del fatto che esistono almeno tre località denominate Castellazzo) vogliono che nel 1288 il feudo appartenesse a Enrico di Biandrate. Passò poi ai signori di Asigliano e poi a Ludovico il Bavaro, ma siamo già nel 1329. Fu poi lo stesso Ludovico ad investire Francesco Bartolomeo Tizzoni, esponente della famiglia che lo mantenne fino al 1667, quando la si estinse. Venne poi acquistato da Gaudenzio Caccia, signore di Mandello Vitta e Sillavengo.
Ecco uno degli ingressi, accessibile attraverso questa breve scalinata. Sebbene gli anni si facciano sentire, il complesso mantiene ancora una discreta imponenza.

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