CASALEGGIO

 
 
Il paese di Casaleggio viene già citato nell'840 mentre si trovano documentazioni di una prima fortificazione risalente al XV secolo, sebbene alcune caratteristiche fanno pensare ad una esistenza precedente databile intorno al XIII secolo.
Fece parte del comitato di Pombia, appartenne ai signori di Mosezzo, poi al comune di Novara e, nel 1361 venne incendiato da Galeazzo Visconti durante gli scontri contro il Marchese del Monferrato.
Nel 1405 fu il turno di Facino Cane, nel 1424 dei Della Pergola, nel 1470 dei Crotti e nel 1600 dei Caccia.
Furono i francesi, nel 1636 a danneggiare il paese.

 
Casaleggio, in aperta campagna.

A Castellazzo vi è un castello ancora discretamente conservato, che potrebbe essere collegato con una chiesa nella campagna tra la località stessa ed il vicino paese di Casaleggio.
La chiesa si presenta mezza crollata, priva di tetto, piena di terra ed alberi e con l'ingresso murato.
L'accesso alla chiesa è possibile grazie ad una breccia nelle mura che consente di raggiungere il campanile, dove, ai suoi piedi abbamo trovato l’apertura che porta ad una stanza piccolissima. Anche quì il pavimento è ricoperto da calcinacci e da mattoni. Un eventuale passaggio, murato e sepolto. Questa è la tipica situazione di un castello poco distante ed abbastanza grande, con sbocco nella chiesetta di campagna.

A Casaleggio esiste, oltre alla chiesa campestre, una torre del XIII secolo e conservata meglio del complesso religioso.

Venne danneggiata e ricostruita più volte e, in origine, avrebbe potuto appartenere ad un complesso fortificato comprensivo di un castello, trasformato in palazzo signorile.

Oggi si trova al centro di un complesso agricolo.

 


 
Questa è la chiesa, così come appare dall'esterno. 
Nell'immagine di destra si nota, nell'angolo in basso a sinistra una delle crepe che conferiscono pericolosità al rudere. 

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