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Lo spettro della zanzara radioattiva incombe sulla Tiscali Cup
2003.
L’ORGANIZZAZIONE MESSA ALLE STRETTE PARZIALMENTE AMMETTE
: “SI E’ VERO, TRACCE DI URANIO IMPOVERITO TROVATE NEI
PUNGIGLIONI DELLE ZANZARE MUTANTI DI MOLENTARGIUS”.
Il vento del dubbio che soffiava leggero oramai da parecchio quest’oggi
si è fatto più forte, intenso. Un vero uragano. La
rivelazione shock è degli ambientalisti della Lipu, impegnati
nella difesa del fenicottero di Molentargius, ed è clamorosa
: il sito sardo segretissimo in cui sono state stoccate le prime
scorie radioattive provenienti dai reattori in dismissione da mezza
europa è il campo delle saline.
La
prova schiacciante l’ha però fornita il famoso tennista
Gigi Olita, n.1614 del ranking condominiale, durante un infuocato
match di “similtennis” contro il quotato asso della
racchetta Alfio Puddu, noto negli ambienti tennistici con lo pseudonimo
di “Ace con lo strap” per via delle numerose magliette
“scorriate” all’altezza dell’ascella in
fase di battuta. Durante uno dei loro epici match (giocato proprio
alle saline), quando oramai anche il settimo tubo di palle nuove
era finito nel canale e dopo che Puddu, con un disperato lob, aveva
tranciato di netto la testa a uno sventurato fenicottero che volava
nei paraggi, Olita urlò : “Trenta a quindici !”
. Ma non parlava del punteggio. Si riferiva infatti ai 30 bei “spizzuli”
di zanzara che aveva nel polpaccio contro i quindici “meranduloni”
sulle braccia e sul viso del suo avversario.
Nella foto una zanzara mutante fotografata sul cranio di Puccio
Saccheri
A quel punto Olita, decretava d’imperio la chiusura anticipata
del match con conseguente fuga nelle docce. I due assi della racchetta
erano però inseguiti da uno sciame di zanzare “allupate”
e mutanti, infoiate come un plotone di militari in fila fuori da
un cinema porno.
Raggiunti con sforzo immane gli spogliatoi e barricatisi all’interno,
mentre le zanzare cercavano di sfondare la porta, i due intrepidi
eroi facevano la conta delle punture riportate e grattandosi rumorosamente
le gambe e le braccia, convenivano sul fatto di trovarsi di fronte
ad un evento soprannaturale.
Un altro esempio lo si è avuto ieri allorquando è
scesa in campo la formazione campione in carica della Umiltè
e uno scrosciante applauso del pubblico presente ha accolto i campioni.
Ma non era un applauso.
Il pubblico cercava solo di difendersi dall’attacco del solito
sciame di 7023456789 zanzare fameliche che si abbatteva su di loro
come caccia americani nei cieli di Baghdad. Il roccioso difensore
destro della squadra, Nicola Murgia, equivocando l’applauso
del pubblico ha lanciato la sua maglietta verso gli spalti. Errore
gravissimo perché lo sciame di zanzare al plutonio, attirato
dal suo petto oramai ignudo, lo ha assalito e rapito portandolo
via di peso. Pare che Nicola sia ora prigioniero in una grotta a
tuvumannu nel nido della zanzara madre.
A questo punto, alla luce dell’impraticabilità dell’impianto
(nucleare..) delle Saline, l’organizzazione sta vagliando
due soluzioni :
1. Organizzare gli incontri in amazzonia dove le zanzare saranno
sicuramente più miti che alle Saline ;
2. Invocare tutti a gran voce un ennesimo miracolo di San Pierpaolo
da 104 ;
Preghiamo gente preghiamo……
Maurizio Mosca
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