13 Giugno 1975.
Nasco a Cagliari.
Data importante per me quanto non bellissima per il popolo Sardo. Il 13 Giugno del 1976, infatti, il Cagliari retrocede in serie B.
Ricordo poco della mia infanzia. Sono cresciuto a Cagliari, in via Is Mirrionis, in un appartamento, io, mia sorella, mio fratello, i miei genitori e il cane Cicci, vicino al Teatro Comunale.

Ricordo che tutte le volte che ci passavo davanti mi soffermavo spesso a contemplare quelle locandine e quei manifesti, leggendo i nomi dei protagonisti e sperando, ogni giorno sempre piu' intensamente di poter diventare uno di loro.
I miei genitori comprendevano la mia passione e, pur non avendo grandi disponibilita' economiche, riuscivano a comprarmi di tanto in tanto un biglietto per permettermi di assistere agli spettacoli.
Il mio desiderio di salire su quel palco cresceva ogni giorno di piu', fino a quando decisi di sostenere l'audizione per accedere all'Accademia Nazionale di Danza. Eravamo nel 1985.

L'essere un ottimo ballerino infatti, non metteva al sicuro la promozione. Alla fine di ogni anno scolastico dovevamo sostenere un esame per riuscire ad accedere alla sessione successiva.
I miei insegnanti erano di Cagliari, ma provenienti dalla scuola Oristanese. Il modo di insegnare era molto rigido. Ricordo che spessissime volte venivamo puniti con percosse fisiche. La prassi era quella. I nostri genitori per primi sapevano e acconsentivano questi metodi. A tutt'oggi comunque posso dire che quella situazione ha contribuito in modo fondamentale a diventare quello che sono. Nel 1992 mi diplomai. Subito dopo iniziai a lavorare come primo ballerino nel night club "Piper" di viale Monastir.

La situazione nel nostro appartamento di via Is Mirrionis era grave, regnava la legge del più forte. Eravamo isolati dal resto del mondo. In casa, eravamo una delle poche famiglie ad avere l'acqua calda. Tutto il condominio veniva nella nostra casa per lavarsi.
Questo fino al 1999. In questo stesso anno sono stato assunto in Tiscali e la mia vita è cambiata.
Prima destinazione fu Villa Satta.
I miei genitori non sapevano nulla. In ufficio ero schiacciato tra la folla. Sembravamo delle sardine. Non avevamo acqua ne' cibo. Il lavoro durava 15 ore.
Eravamo in 20 in un ufficio senza aria condizionata e senza finestre, un odore di umanità mostruoso. Al nostro arrivo in viale Monastir, nel Settembre 2000, le ragazze del numero verde vennero messe da un lato del call center, gli uomini dall'altra.

Io andai insieme ai ragazzi dell'assistenza, con le ragazze ci parlavo solo quando andavo in pausa. Non era di certo ne' il pubblico ne' il teatro che io avevo sempre sognato. Non erano fiori o applausi ma erano telefonate, incazzi, e frasi intimidatorie che arrivavano da persone che ci tenevano sotto costante controllo. Giorno e notte. Le luci del mio spettacolo, per il momento si erano spente. Due anni dopo venne Brina che mi disse che alla palestra Hymalaya cercavano ballerini. Accettammo e partimmo per Su Planu... La vita non fu facile all' inizio. Era molto diverso dalla realta' del Piper: qui non mi pagavano, ero io che dovevo pagare per danzare. Con i vari spettacoli toccammo diverse sedi, la Fiera di Cagliari, l'Ala Birdi, il teatro Comunale. Dopo questa esperienza, la piu' difficile, mi sono stabilito a Monserrato, a Villa Puca, dove vivo e lavoro da due anni con il mio collega Brina e il suo ventilatore.

TELEVISIONE
Canale 5 " Saranno Barrosi" (primo ballerino) '02 -'03
Canale 5 " C'e' posta per Franco" (primo ballerino) '02 -'03
Videolina " Sport Club" (primo ballerino) '01 -'02
Sardegna 2 " Per la Strada" (primo ballerino) '00 -'01
Telenova "Telegiornale" (primo ballerino) '99 -'00