© Rodolfo Calanca, 2003 |
Il metodo di Halley per la parallasse solare dal transito di Venere |
Ecco
come il grande astronomo avrebbe potuto illustrare matematicamente le proprie
idee.
Siano
A1A2 e B1B2 le corde, tra loro
parallele, percorse da Venere sul disco solare così come appaiono da due
località terrestri O1 e O2 separate dalla distanza d.
Indichiamo
con d1 e d2 la distanza Terra-Venere e
Venere-Sole.
Determiniamo
VC considerando il triangolo O2VC, da cui VC = d1α
e il triangolo B1VC, da cui VC = d2β.
Ne
consegue che l’angolo β è:
β = α
d1/ d2
dove
α e β sono angoli molto piccoli; β è l’angolo sotto il quale
da B1 si vede la distanza d, mentre π è la parallasse solare
cercata.
Avremo:
d = β (d1+ d2)
R = π (d1+ d2)
Quindi:
π =
La parallasse si troverà conoscendo il raggio terrestre R, la distanza d tra i due osservatori e l’angolo α, tutte grandezze conosciute o che possono essere misurate durante il transito.