Il passaggio dallo swing al BeBop.

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Dall'archivio dell'ex-rivista CiaoJazz

Lo swing è stato considerato il genere musicale popolare americano degli anni '30 e '40, grazie soprattutto alla grande popolarità delle orchestre del periodo. Lo swing aveva invaso i film, il il linguaggio, la moda di quegli anni , in particolare grazie ad alcuni personaggi, quali soprattutto Benny Goodman e Artie Shaw; bianchi che avevano reso popolare una musica che era in origine soprattutto nera.
Naturalmente c'erano anche delle grandiose orchestre di neri che riuscivano ad ottenere lo stesso grande successo: quella sofisticata di Duke Ellington e soprattutto quella di Count Basie, che inventerà il cosiddetto sound di Kansas City, che sapera swingare come nessun'altra orchestra del tempo.

Nell'era dello swing nasceranno e cresceranno molti musicisti che poi avranno un'enorme influenza sulla successiva rivoluzione del bop degli anni '40. Louis Armstrong, per esempio, che in realtà era un musicista dallo stile tradizionale o di "New Orleans", si trasferì successivamente a Chicago negli anni '20, dove diventò un musicista di swing (pur mantenendo le sue origini "tradizionaliste") ed influenzò molti musicisti che diventeranno dei grandi beboppisti quali Roy Eldridge e Dizzy Gillespie.
A Louis Armstrong si deve in particolare la popolarità della Fletcher Henderson Orchestra, una delle più popolari del periodo.

Un altro grande musicista generato dall'era dello swing e che poi diventerà un maestro per tanti beboppisti, fu il grande sassofonista Lester Young (The Prez), componente molto importante della orchestra di Basie. In contrasto con lo stile "hot" Armstrong, lo stile di Prez era più "cool", uno stile più calmo e rilassato che riprendeva il modo di suonare di un trombettista, contemporaneo di Armstrong, ma dallo stile completamente differente, Bix Beiderbecke. Lo stile di Lester Young poi si ritroverà in musicisti quali Stan Getz, Zoot Sims e tanti altri. L'approccio di Young, leggero, brillante e ricco di melodia, contrastava invece con quello di un altro maestro del periodo, il cossidetto "padre del sassofono tenore", Coleman Hawkins, il cui approccio era ricco di vibrato e di risonanza. Altre grandi influenze del periodo furono il tenorsassofonista Ben Webster ed il pianista Art Tatum, la cui influenza si ritroverà in particolare nel modo di suonare di Oscar Peterson.

Nel periodo di transizione tra lo swing ed il bop, ci furono alcuni giovani musicisti, molto avanzati musicalmente, che trassero da queste influenze per inventare il nuovo sound, e questi furono in particolare Charlie Christian e Charlie Parker.
Il texano Charlie Christian lavorò con Benny Goodman con il quale condivise il famoso sestetto della fine degli anni '30. Lui anticipò le dinamiche del bop, ma morì troppo giovane per poter vedere i frutti i del proprio lavoro che, comunque, influenzò tutta una generazione di chitarristi dell'era del bop.

Charlie Parker detto "Yardbird", è stato certamente il più grande ed influente di tutti. La sua concezione del tempo ed il suo approccio al sincopato, in aggiunta alle sue invenzioni ritmiche ed al suo modo pirotecnico di suonare il sax contralto, hanno rivoluzionato il jazz, rendendolo quello che è oggi. Fu lui (insieme a Gillespie, Monk ed al batterista Clarke) l'inventore di questo nuovo sound, chiamato bebop a causa delle tipiche sonorità.

La nuova musica ebbe modo di svilupparsi soprattutto in due locali newyorkesi: il Clarke Monroe's Uptown House ed il Minton's Playhouse, entrambi situati nel mitico quartiere di Harlem. Fu in questi locali che musicisti quali lo stesso Christian, Roy Eldridge, Dizzy Gillespie, Don Byas, Theolonius Monk e Charlie Parker sarebbero diventati famosi.

A differenza dello swing, dove la musica è più controllata e viene lasciato solo poco spazio alle improvvisazioni individuali, il bop si basa sulle improvvisazioni solistiche alle quali viene demandato il compito di dire qualcosa. Il bop velocemente sostituì lo swing nel gradimento dei musicisti, pur non avendo la sua stessa popolarità ed il successo commerciale presso il grande pubblico; il classico beboppista era un tipo hip, sempre pronto a criticare quelli che non capivano il bop e con uno stile di vita molto peculiare.

Questo genere presto attrasse gli scrittori del movimento della Beat Generation, quali Jack Kerouac, William Burroughs e Allen Ginsberg, che trasferirono lo stile di vita dei beboppisti nei propri scritti, come attrasse anche tanti altri uomini di spettacolo, quali per esempio il comico Lenny Bruce. Con questo genere di supporto letterario, il bop non fu solo un movimento musicale, ma divenne anche un importante punto d'incontro intellettuale per i tanti giovani che si rispecchiavano nel movimento Beat.
Charlie Parker fu il motivo ispiratore per molti di questi scrittori e nonostante la sua fiamma si bruciò velocemente, fu lui il fulcro dell'era del bebop e di quel tipo di cultura di cui abbiamo parlato, che attraverso Bird raggiunse il suo culmine.

Così possiamo vedere come, con le loro peculiarità sia lo swing che il bop, hanno costruito delle differenti, ma tuttavia interessanti culture e sensibilità che hanno influenzato e che continuano ad influenzare generazioni di musicisti. Le loro caratteristiche, se pur chiaramente distinguibili, sono anche intercambiabili, dove si veda l'influenza che tanti solisti di orchestre di swing, hanno avuto verso generazioni di artisti bop. Quello che è indubbio, è che il periodo compreso tra la fine degli anni '30 e gli anni '40, è stato uno dei momenti più importanti e fertili dell'intera storia del jazz, con la nascita di maestri che ancora oggi vengono unanimemente riconosciuti come i principali protagonisti di questa musica.