Anno 2000

I semestre

L'attivita del gruppo di studi procede regolarmente, anche se le incombenze organizzative e burocratiche diventano sempre maggiori; cercheremo comunque di mantenere il livello qualitativo raggiunto. Ci scusiamo con i soci e con i lettori per il ritardo con cui e giunto lo scorso numero della rivista (18), che tuttavia ha riscosso il tradizionale (e ripagante) consenso e per alcune comunicazioni di mancato pagamento dovute a disservizi postali. A tal proposito, diversi associati lamentano talora di non ricevere la rivista. Ad essi vanno le nostre scuse, ma suggeriamo, a quanti sono in regola con la quota associativa per l'anno in corso, di rivolgersi al piu presto alla redazione o al resposabile di zona interessato. Il motivo della mancata ricezione e spesso da imputarsi al servizio postale, che non brilla, ormai si sa, ne per celerita ne per efficienza.

L'estate 2000 si presenta ricca di appuntamenti. Allegato alla rivista avete ricevuto il corposo programma. Chi si trovasse nei paraggi, verra calorosamente accolto martedi 8 agosto all'assemblea annuale dei soci, che quest'anno si terra a Monghidoro, presso la pizzeria Windy alle ore 18. Il calendario estivo viene completato, cosi come accade da alcuni anni, dal programma della manifestazione Concerti d'Organo, assai seguita ed apprezata, che quest'anno viene affiancata da una mostra fotografica e da una master class, ossia un incontro di studio, sulla musica organistica italiana dell'Ottocento. Troverete maggiori e piu dettagliate informmazioni nell'opuscolo allegato. Tra le iniziative editoriali in cantiere segnaliamo l'edizione del secondo volume della collana Briciole d'Appennino, sul borgo di Qualto, curato da Maurizio Valentini e da Fabiano Serra. Nel mese di agosto verra presentato anche un poderoso lavoro di ricerca storica, frutto delle fatiche di Michelangelo Abatantuono e Luciano Righetti:

I conti Alberti (secc. XI-XIV) strategie di una signoria territoriale. Il volume conterra anche diverse schede su insediamenti castrensi dell'Appennino tra Bologna e Prato e sara corredato da numerose illustrazioni. In autunno il nostro gruppo di studi proporra la riedizione del volume Picco e Pala, interessante raccolta di testimonianze sui lavori di costruzione della ferrovia Direttissima Bologna-Firenze. Segnaliamo infine che sono quasi terminate le copie di Bologna dei Viaggiatori di Maurizio Ascari: chi volesse approfittarne... Sabato 20 maggio alcuni dei nostri collaboratori hanno partecipato, in qualita di relatori, ad una giornata di studio, tenutasi presso il Centro culturale La Loggia della Fornace di Rastignano (Pianoro), che ha avuto come tema il pellegrinaggio e l'illustrazione di alcuni santuari della nostra montagna. Si segnala che nei prossimi mesi verdra la luce un volume comprendente le dette relazioni, mentre e in fase di stampa la raccolta degli atti della giornata di studio dell'anno passato, che era incentrata sui mulini. Per concludere, ricordiamo che Maurizio Valentini, nel mese di aprile, ha organizzato alcune giornate di lezione, presso le scuole elementari di San Benedetto Val di Sambro, illustrando ai bambini l'importanza della conoscenza storica del territorio.

Borsa di studio

 Il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro al fine di incentivare la conoscenza del territorio ove opera, ha deciso di istituire una Borsa di Studio che verra assegnata annualmente a studenti universitari che abbiano presentato tesi di laurea su argomenti di interesse locale quali: storia, ambiente, cultura, tradizioni, ecc.. Per il corrente anno il premio e stato equamente diviso tra le D.sse Roberta Forlani e Susanna Troncon, autrici di un lavoro di ricerca sugli edifici storici della montagna bolognese. La premiazione avverra il giorno 15 luglio a Monzuno, alle ore 21 presso la sala "Ivo Teglia" della Banca di Credito Cooperativo. Coloro che intendessero concorrere al premio per il 2001 sono invitati a contattare la segreteria di redazione (Signora Serena Bertini tel. 051-6770 426) per le informazioni opportune.

II semestre

Proposta per la riqualificazione di antichi opifici idraulici

Serena è l'atmosfera che accoglie il visitatore nella sala "Ivo Teglia" della Banca di Credito Cooperativo (ora Emilbanca, ndr), a Monzuno, nel luglio 2000. Volgendo lo sguardo alla parete di fondo, sotto gli uomini di ceramica intenti a lavorare di martello per domare il ferro, o a seminare con l'ampio antico gesto, o, infine, a raccogliere il frutto del sudore radunando le mannelle di grano, sono disposte infatti vere spighe bionde, raccolte in un cesto di vimini, corredato di autentica falce; il giallo squillante del granoturco spicca entro il bordo dello staio in ferro e sul fondo della palozza di legno, in una naturale accoppiata. La farina bianca da un lato e la farina gialla dall'altro, nei loro sacchetti, stanno a significare la conclusione di un ciclo, che ha comportato di necessita la macinazione. Della mostra sui mulini si tratta infatti, in particolare dei mulini della valle del Savena

. Da quegli antichi opifici provengono attrezzi specifici e parti della struttura a formare un agevole percorso didattico, senza dover scendere nella "catinaia" di un mulino o cercare il locale delle macine ancora attrezzato di tutto punto. Ecco quindi alcuni "catini" in legno di quercia, di quelli che, disposti a raggera al piede del "fuso", costituivano il motore idraulico, che imprimeva il moto rotatorio alla sovrastante macina. A fianco, la sagoma, pure in legno, che serviva per scavare, con lo zappetto in mostra, i catini tutti della stessa dimensione. Pezzo raro, la "merla" con unito l'intero palo in ferro, nudo dell'involucro di legno ove e inserito quando e in opera. Altro pezzo forte della mostra la gru di legno, con inserite, all'estremita del braccio orizzontale, i due semiarchi di ferro, atti ad abbracciare la macina superiore quando la si vuole sollevare dalla propria sede. Sacchi di iuta, bilance, stadera, vagli e setacci grandi e piccoli, ricreano un ambiente familiare a tutta la montagna fino agli anni Cinquanta. I pannelli fotografici, che tappezzano le altre pareti della sala, illustrano nella loro ambientazione geografica tutti i mulini della vallata, nonche il loro funzionamento: dallo sbarramento sul torrente per deviare l'acqua nel canale, alla "botte" che la raccoglie, alle "trombe" che la convogliano a pressione sui catini della ruota, al canale di scolo che la rende di nuovo al torrente.

Una mostra che riporta ai vecchi mugnai, che, da queste parti, tutti hanno conosciuto, alla loro arguzia, all'abilita nella poliedrica manutenzione dell'opificio, alla simpatia, spesso, di instancabili affabulatori. Una mostra che fa dimenticare la fatica di percorsi ripidi e sconnessi col sacco in spalla o col mulo recalcitrante e filtra, invece, dalla memoria la serenita di paesaggi coltivati, di boschi pettinati, di sorgenti pure e abbondanti, di un torrente cristallino. Gran successo di visitatori, con una punta record il 15 luglio per la simpatica cerimonia di consegna del premio, istituito dal Gruppo di Studi Savena Setta Sambro per incentivare la conoscenza del territorio ove opera, e destinato a studenti universitari che abbiano presentato tesi di laurea su argomenti di interesse locale. A Sabrina Aldrovandi e ad Isabella Calamelli e stato assegnato il riconoscimento in quella cornice particolarmente adatta, in quanto la loro tesi in Ingegneria riguarda proprio l'Analisi tipologica dei mulini dell'alta valle del Savena: proposte per gli interventi e la riqualificazione. Per l'occasione la mostra si e ulteriormente arricchita dei disegni tecnici delle neolaureate, festeggiate dalle autorita e da tutti i convenuti, nonche premiate dal presidente del Gruppo di studi Daniele Ravaglia e dal condirettore dell'omonima rivista, Adriano Simoncini. Per loro iniziativa e nata la mostra, cresciuta peraltro sotto la cura amorosa e saggia di Serena Bertini.

Quando il collezionismo si mette in mostra

Nell'ambito delle manifestazioni estive, il Gruppo di studi Savena Setta Sambro, in collaborazione con la Pro Loco di Monzuno, ha organizzato la seconda mostra del collezionismo curata da Serena Bertini e Gianni Civolani, e allestita nella sala "Ivo Teglia" della BCC dell'Appennino Bolognese (oggi Emilbanca, ndr). Sono stati esposti modellini d'auto Ferrari, figurine di giocatori di basket autografate, santini, preziose cartoline d'epoca, un'annata di "Gioventu Fascista" (1932), rivista di regime, nonche numerosi oggetti antichi fra cui orologi, ferri da stiro, una macchina fotografica da studio di fine '800 con relative lastre, ed altro. L'esposizione e stata arricchita da una raccolta di fotografie, curata da Giorgio Piombini, intitolata I suoni ritrovati, che mostra immagini di organi restaurati custoditi in antiche chiese dell'Appennino bolognese e di alcuni strumenti nel loro attuale stato di degrado. La manifestazione si e svolta dal 23 agosto al 3 settembre e ha richiamato un folto pubblico che ha apprezzato l'iniziativa. Un caloroso ringraziamento vada a tutti i collezionisti che, con entusiasmo, hanno messo a disposizione gli oggetti frutto di lunghe e pazienti ricerche.

Convegno di studio sul pellegrinaggio religioso nelle nostre vallate

Il 20 maggio scorso, con la collaborazione del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro, si e tenuto presso il Centro storico documentale La Loggia della Fornace del Comune di Pianoro un convegno di studio sul tema: Il pellegrinaggio nelle valli dal Savena al Setta, che prevedeva interventi di studiosi universitari e di ricercatori locali. Dopo il cordiale saluto d'apertura del sindaco Simonetta Saliera, il moderatore Giancarlo Rivelli ha dato inizio ai lavori. Sono state svolte le seguenti relazioni: . Umberto Mazzone, Il pellegrinaggio nella storia della chiesa . Paolo Guidotti, I romei lungo la strada del Savena (scritto postumo letto da Romeo Casarini) . Paola Foschi, Strade medievali fra Bologna e Firenze . Maurizio Ascari, Le strade e i pellegrinaggi di lungo percorso nel '600 - '700 . don Orfeo Facchini, I pellegrinaggi al santuario della Madonna del Monte delle Formiche . Michelangelo Abatantuono, I pellegrinaggi al santuario della Madonna di Boccadirio . Eugenio Nascetti, I pellegrinaggi al santuario di Campeggio . Adriano Simoncini, Reminiscenze pagane in pratiche di culto popolari. Durante la giornata gli intervenuti hanno potuto visionare la mostra fotografico documentaria sul tema del convegno, curata da Mauro Bacci. Nel pomeriggio don Orfeo Facchini, titolare della parrocchia, ha accompagnato i relatori in visita guidata al santuario del Monte delle Formiche, dove il gruppo ha in particolare ammirato l'antico campanile rimesso a nuovo da un recentissimo restauro. Come gia avvenuto per il convegno di studio sui mulini della valle del Savena del maggio 1999, il direttore del Centro curera la pubblicazione delle relazioni, in parte finanziata col contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna.

 

{corpo}