LA PAGINA DI SIURGUS DONIGALA




QUANDO IL COMPITO DI ITALIANO DIVENTA
UN RACCONTO O UNA POESIA

"Scrivi una lettera ad un amico" o "Parla del tuo compagno di banco", tra le prove scritte di Italiano, vanno ancora per la maggiore; il classico tema continua ad essere una attività fondamentale. Ma i tempi cambiano insieme ai metodi; così si cercano nuove strade magari più stimolanti da percorrere. Quando le potenzialità degli alunni e lo spirito di iniziativa dell'insegnante di Lettere lo consentono, allora l'esercizio alla scrittura può diventare addirittura divertimento e non più spauracchio come talvolta viene considerato. L'alunno si diverte perché sa di essere autore ed editore di se stesso, mentre l'insegnante diventa guida discreta.
E' l'esperienza che stanno vivendo quest'anno gli alunni della seconda A della scuola media di Siurgus Donigala. Per imparare a scrivere hanno indossato volentieri le vesti di scrittori e poeti. Scrittori e poeti in erba data l'età ma, visti i risultati, si può dire che la lezione la stanno imparando bene.
Al posto del classico tema un racconto o una poesia. Il titolo e il contenuto è affidato all'alunno il quale, prima di prendere carta e penna si è dovuto impegnare nella cosiddetta analisi dei testi, tanto per usare una terminologia tecnica; che consiste nella lettura di qualche libro. La ragione di questa esercitazione preliminare ce la spiega la professoressa Paola Desogus, docente di Lettere nella locale scuola media, che sta portando avanti questa iniziativa: "Gli alunni hanno iniziato il loro percorso con la lettura di qualche libro; in questo modo oltre alla trama hanno dovuto prestare attenzione anche alle tecniche di scrittura usate dagli autori, per poterle usare a loro volta."
Il lavoro, svolto durante le ore di compresenza con la collaborazione anche di altri docenti, è stato lungo ed impegnativo. Gli alunni hanno avuto modo di sbizzarrirsi con la propria fantasia; una risorsa che, soprattutto nei giovanissimi, non manca mai; questo tipo di lavoro ha dato loro l'opportunità di svilupparla ulteriormente. Un lavoro analogo è stato portato avanti anche dalla professoressa Mazzette docente di Francese.
La quantità e qualità del materiale prodotto è tale che verrà raccolto e pubblicato in un libro.
Intanto Il Giornale della Trexenta, a partire da questo numero dedicherà volentieri un po di spazio a questa lodevole iniziativa.

MARCO PANI





LA ROSA DEI VENTI



Era l'alba di un giorno d'estate. Il cielo era colorato di tanti colori come l'arcobaleno.
La luna stava calando e nella parte opposta il sole stava sorgendo. Si annunciava una splendida giornata.
Tutti i venti, dopo essersi dato appuntamento, s'incontrarono. Essi non si conoscevano, quindi ad uno ad uno si presentarono.
Il primo disse: "sono il Maestrale e provengo da nord-ovest. Ho un carattere piuttosto brusco e quando mi muovo faccio scuotere i rami degli alberi e volare le foglie. Quando mi arrabbio veramente, faccio volare i tetti delle case!"
Il secondo disse: "Io sono il Libeccio e provengo da sud-ovest. Soffio con raffiche molto forti e per questo sono nemico dei pescatori: innalzo le onde trasformandole in cavalloni ed essi non possono uscire a pescare."
"Io sono lo Scirocco, disse il terzo vento e provengo da sud-est e dall'Africa. Sono caldo e rendo il clima molto afoso, per questo non faccio dormire la gente." Gli avrebbe potuto rispondere il vento freddo di Tramontana, ma questo, insieme all'Ostro, mancò all'appuntamento.
Il quarto disse: "Io sono il Levante e provengo da est proprio dove sorge il sole. Sono nemico dei cacciatori, sono loro ostile perché se li disturbo durante le battute di caccia, i cani fanno fatica a sentire l'odore della selvaggina.
Anche gli agricoltori non mi apprezzano molto perché, se soffio sui campi di grano quando sono in maturazione, rischio di farli appassire."
"Io sono il Grecale e provengo da nord-est. Sono un vento favorevole e soprattutto i pescatori mi gradiscono perché, quando soffio, i pesci diventano vivaci e hanno molta fame, quindi abboccano più facilmente."
"Io sono il Ponente e provengo da ovest. Sono un vento favorevole per la caccia, infatti, quando sono presente, i cani dei cacciatori lavorano meglio e trovano più facilmente la selvaggina."
Dopo che i venti finirono i loro discorsi, decisero di ritornare nella propria direzione e di starsene buoni per qualche tempo.
Il Levante e il Ponente, però, osservando il Sole che dominava nel cielo limpido, ci ripensarono e decisero di fare qualche dispettuccio al re dell'universo per divertirsi un poco.
Il Levante, vedendo all'orizzonte alcune nuvolette sparse qua e là, soffiò più forte che poté su di loro, sospingendole velocemente verso il sole, fino a nasconderlo.
Immaginate come ci rimase male Egli , che aveva già deciso di regalare al mondo una splendida giornata!
E come si spaventarono i bagnanti che in quel momento nuotavano nell'acqua tranquilla del mare, che così all'improvviso si agitò. Subito ci fu un fuggi, fuggi: dal mare verso la riva e dalla spiaggia verso il mare, a rincorrere gli ombrelloni in fuga.
Tutto questo bailamme durò un attimo, infatti il sole riapparve più luminoso di prima. Ma questa volta intervenne il Ponente che, soffiando nel senso opposto all'amico Levante, respinse le nuvole che coprirono di nuovo il sole.
Questo gioco, che somigliava ad una gara di ping-pong, durò per qualche minuto con grande stupore della gente, ma non di un pescatore che era appena rientrato dal mare e, che conosceva bene un antico proverbio che così recita: "quando il vento verso il sole tira, stai attento che dopo un poco si rigira!"
I due venti, bizzarri, ormai divertiti, decisero infine di starsene buoni. Così il sole, più infuocato che mai, continuò il suo corso nel cielo azzurro.

GABRIELLA LEONI





Mentre Luisella Stori, mettendo in fila le lettere dell'alfabeto ha composto la seguente poesia:


IO NELL'ALFABETO






Aa    Amo le
Bb    Banane, le
Cc    Ciliegie, e non solo. Mi piace
Dd    Divertirmi
Ee    E
Ff    Fare dei
Gg    Giochi.
Hh    Ho anche
Ii    I
Ll    Libri di fantascienza,
Mm    Me li leggo in una
Nn    Notte.
Oo    Odio
Pp    Piangere
Qq    Quando
Rr    Rido invece
Ss    Sono
Tt    Tanto contenta come
Uu    Un passero in
Vv    Volo o come una
Zz    Zebra al pascolo.

LUISELLA STORI





FIESTA LATINA SIURGUS DONIGALA


Emerge ad alta quota la roby dancing school di latino americano e balli di gruppo che riscuote sempre un maggiore successo anche perche' ad insegnare e' un big della dancing. Il primo appuntamento all'aperto e' stato il 26 maggio nella piazza Europa di Siurgus Donigala dove erano presenti esclusivamente le piu' influenti e preparate scuole di ballo. Ospiti della serata i professionisti della dancing: Daniele coreografo di Arrasando; Roberto che ha presentato il taga taka il nuovo ballo del 2001, apprezzata anche l'esibizione di Pasqualina e il suo Staff, tra gli ospiti piu' giovani Christian Corda e denis e le nuove coreografie, ed infine Daniela della Special Dancing. La serata di enorme successo ha visto l'interessamento di fotografi, giornalisti e tv regionali. Serata e shoow innovative verranno spesso riproposte dal conduttore della serata Simone Z. con la Roby Dancing, i quali ringraziano le persone intervenute. Simili iniziative verranno riproposte per l'estate 2001 invitando esclusivamente professionisti dello spettacolo.

SIMONE Z.








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