I L   GIORNALE   d i  G U A M A G G I O R E




I FATTORI CHE SI ROVESCIANO:

MANI IN ALTO TE!!


Nel 2001scoppia lo scandalo TELEKOM Serbia, riferito all'episodio verificatosi a giugno del 1997 ( ben quattro anni prima ) quando la STET - TELECOM, azienda telefonica italiana sotto il controllo Statale, acquista per 870 miliardi di lire solo il 29 % della TELEKOM Serbia, azienda telefonica sotto il controllo del dittatore Serbo Milosevic.
L'anno successivo la stessa quota del 29 % della quota in parte alla TELEKOM - ITALIA, viene rivenduta a sole 370 miliardi con una perdita secca di 500 miliardi di lire,che gli utenti italiani abbiamo pagato con bollette e canoni molto salati.
Quando il quotidiano Repubblica tira fuori dal suo cilindro la notizia, probabilmente non pensava durasse tanto il discorso sul misfatto.
E invece fu nominata una commissione d'inchiesta parlamentare, che tutt'ora esamina documenti e acquisisce testimonianze.
Testimonianze che possono o non possono essere inconfutabili per quanto riguarda passaggi di denaro e tangenti a nome di Tizio e a nome di Caio, ma che non possono essere in discussione i nomi dei responsabili di tanta leggerezza nel movimentare soldi ( una montagna ) e non può essere in discussione la responsabilità oggettiva e politica di chi non poteva sapere e di chi tuttora nega di aver saputo.
La cosa ancora più indecente e scandalosa è la mobilitazione dell'opposizione nell'attaccare e nel voler delegittimare la commissione cercando i buchi nei calzini del presidente Enzo Trantino. Ricordo l'analogia di un episodio sintomatico che mi raccontava un amico di famiglia molto bugiardo, quando io bazzicavo ancora sopra il triciclo:
Mi raccontava che una sera d'inverno rientrando da Goni con la sua moto Ceccato Gabbiano, dove era stato a comprare le pelli di pecora e di agnello per il suo mestiere di piccolo commerciante, prima di arrivare a San Basilio, si trovò improvvisamente la strada bloccata da un individuo che sbucò dal buio con una pistola in mano che gli intimò: MANI IN ALTO!!
Non mi persi certo d'animo, e con tutta calma, mi fermai, misi il mio Gabbiano carico di pelli in cavalletto, tirai fuori la pistola, e intimai : MANI IN ALTO TE!!
Quando ho seguito il servizio "del processo alla rovescia" mi sono ricordato del birbante amico di famiglia.
La commissione parlamentare ha messo gli autori e responsabili di quel governo Prodi con le mani in alto, l'opposizione in parlamento oggi vuole mettere mani in alto la commissione, ci vuole proprio una bella faccia tosta a negare le responsabilità politica di quella donazione a Milosevic. ALTRIMENTI diteci che cosa è stata !

VE.N.TO






UNA PANCHINA AL GIORNO TOGLIE LA CONCORRENZA (sleale) DI TORNO


E' ormai quasi un quarto di secolo che dal nostro stabilimento è uscita la prima panchina liberty. E' con orgoglio che possiamo affermare che sono rigorosamente tutte gemelle l'una con l'altra, tutte costruite con amore come se fosse un pezzo unico non ripetibile. Oramai la vediamo nelle piazze più importanti dell'Isola, qualunque sia lo stile della piazza.
La regina delle panchine ha raggiunto quota 7.500 pezzi alla faccia della concorrenza spietata ,dell'imposizione esterofila, dell'asfissiante martellamento depliantistico dei signori con la valigetta, non teme il tempo, l'incuria o i maltrattamenti. E' sempre al servizio di tutti col suo "prezzo qualità" che non teme confronti e smentite. Si può affermare che è la regina più invidiata della piazza. Innumerevoli tentativi di imitazione, la rendono ancora più superba e maestosa. In occasione del suo 22° compleanno e 7.500 esemplari raggiunti può vantarsi ed affermare che una panchina al giorno, toglie la concorrenza (sleale) di torno!

PIPPO MURENU






I FINANZIAMENTI DELLE 100 REPUBBLICHE PER GLI "AUTOIMPRENDITORI"


E' davvero un rompicapo stare dietro alla legge 37 dei bandi de Minimis che in questi tempi spopolano in tutti i lidi.
Andiamo dai 100.000 € ai 50 mila, ai 40 mila, ai 12.000 ecc.
Peccato che non c'è l'imbarazzo della scelta in quanto per ognuno che vorrebbe richiedere, non può certo scegliere la località dove l'amministrazione è più generosa di altre con premi più alti, ma può solo tentare la lotteria impostata dal suo amministratore locale di turno.
Proprio una lotteria, perché il regolamento è fatto secondo le indicazioni e i desideri o anche le necessità contingenti al cittadino amministrato.
Non si vuole criticare l'operato di chi ancora non lo ha fatto, o di chi in coscienza ha pensato di operare bene, ma i mezzi sono quelli che a ognuno passa il convento.
Ma i fraticelli davanti a Dio sono tutti uguali e vengono misurati con lo stesso metro, perché purtroppo nel caso "De Minimis" il metro usato non ha dappertutto gli stessi centimetri. Così succede che in qualche piccolo paese dove molti si propongono "autoimprenditori", pochi lo possono diventare con i fondi una volta divisi.
Al contrario tra una località e l'altra lo stesso imprenditore per lo stesso programma ha un diverso punteggio.
Sono certamente rischi del mestiere, sia quello dell'amministratore che non può mettere del suo per dare congruità al suo operato, sia quello dell'autoimprenditore che si troverà (fottuto) con capitali che rischiano di non essere CONGRUI e molto limitati per aprire la propria piccola bottega!

PIPPO MURENU






BREVI DAL COMUNE


PISCINA

Sono stati affidati a una impresa specializzata di Sestu i lavori di riscaldamento per poter utilizzare la piscina anche nella stagione fredda, l'importo dei lavori a base d'asta è stato di € 44.600. La piscina è proprio un pozzo senza fondo con i continui lavori di cui ha bisogno per poterne fruire. Ma qualcuno non ha mai fatto una piccola moltiplicazione di un misero conto economico sulla gestione di una struttura con un limitatissimo numero di utenti? Altre strutture molto più ben frequentate , per gli altissimi oneri di gestione ,è il caso di dire che non navigano nell'oro. Chissà se il noleggio di una Rolls Royce per il trasporto in altri lidi ,compreso l'ingresso , non costerebbe di meno di un uso in loco. Non spetta a me l'ardua sentenza .

PALESTRA SCOLASTICA COMUNALE

Sono stati appaltati i lavori per il rifacimento degli spogliatoi della palestra comunale per un importo di € 44.000 . Verranno rifatti tutti i servizi che da parecchio tempo erano in precarie condizioni igieniche.

STRADE PENETRAZIONE AGRARIE

Con un finanziamento di € 41.000 verranno eseguiti i lavori di manutenzione della viabilità rurale.

PROGETTO RICERCA MUSICALE

Con una spesa di € 12.516 di cui il 10% a carico del nostro comune, si è svolta la 3^ annualità del progetto di ricerca, promozione e divulgazione della cultura musicale sarda . A cura dell'associazione "Incontri musicali" di Quartu si sono tenuti una serie di concerti con i gruppi e le orchestre più quotate dell'Isola

TEATRO COMUNALE

Ancora al palo i lavori di adeguamento e risanamento dell'ex montegranatico e attuale teatro comunale intitolato a Efisio Vincenzo Melis. Mi permetto di dire ancora al palo, perché dopo anni di attese e continue richieste per la piena utilizzazione del locale che tutti i paesi ci invidiano, non hanno avuto parere favorevole per mancanza di copertura finanziaria. Sembra che ci siano ancora degli intoppi a monte (dall'inizio della prima pietra) che non consentono la richiesta di contributi per lavori che erano nell'originale progetto e che non sono stati fatti (vedasi camerini degli artisti lasciati con i soli tramezzi di mattoni e senza servizi). E' vero che gli artisti riescono ad esibirsi anche per strada, ma sono sicuro che Efisio Vincenzo Melis se si risvegliasse, comporrebbe la sua più grande opera satirica dal titolo "Non si vive di solo pane"

VE.N.TO






Non vogliamo morire di Cina

Sveglia, prima che sia troppo tardi

GIGI MONCALVO


Dal giorno in cui Umberto Bossi e la Lega Nord hanno cominciato la battaglia che riguarda la tutela, la protezione, e quindi il destino presente e futuro delle piccole e medie imprese, e dei lavoratori e imprenditori che in esse e grazie ad esse vivono da anni, sono passate alcune settimane e già molta acqua è passata sotto i ponti. Come spesso accade quando si tratta di idee, di iniziative, di progetti, di battaglie e campagne della Lega Nord, si è registrato il consueto andamento, al quale siamo abituati e che ormai osserviamo con una sorta di rassegnazione per la ripetitività delle sequenze cui ci tocca assistere.
I primi accenni su un determinato problema, in questo caso quello che sintetizzando chiameremo "i dazi", vengono lanciati dall'on. Bossi nel corso di interviste o più spesso di comizi tesi dal ministro delle Riforme. Passa qualche giorno ed ecco che subito arrivano le reazioni.Un numero sempre più grande di imprese, sia al Nord che al Sud, chiude o rischia di chiudere a causa della concorrenza sleale di alcuni Paesi, soprattutto orientali, che mettono sul mercato prodotti contraffatti, copiati, di bassa o meno bassa qualità, ma comunque in grado schiantare coi loro bassi prezzi di produzione e quindi di vendita, ciò che le nostre aziende mettono sul mercato da molti anni, con marchi e caratteristiche di qualità, per quanto riguarda il prodotto, e con garanzie, con tutele nei confronti dei lavoratori che producono questi oggetti, questi beni, queste merci.
Non stiamo parlando solo di piccole e medie aziende, ma anche di colossi come quello che fa capo al geniale imprenditore barese Natuzzi, il quale col suo notissimo marchio "Divani&Divani" ha denunciato di aver perso una quota di mercato fra il 35 e il 40% a causa di questo "pericolo giallo" che copia i suoi prodotti e li mette sul mercato a prezzi impossibili da eguagliare. La storia raccontata da Natuzzi, la fama del suo nome e del suo marchio, la notorietà e il vasto mercato dei suoi inimitabili prodotti, irriducibili osservatori, hanno capito che Natuzzi sta confermando la giustezza, l'esattezza, la verità della battaglia ideata, iniziata, propugnata con sempre maggiore decisione dall'on. Bossi e dalla Lega. E, da questo punto in avanti, noi abbiamo assistito alla seconda fase del consueto iter cui accennavamo all'inizio: dopo che Bossi ha lanciato un'idea, un'iniziativa, un'intuizione, dopo lo scetticismo e l'ironia di chi commenta senza sapere di che si parla, ecco lentamente arrivare l'ora della verità. Possono passare una settimana, un anno o dieci anni, ma prima o poi la verità emerge. E questa volta c'è voluto un uomo del Sud, un imprenditore accorto e capace del Mezzogiorno, un "testimonial" come Natuzzi, per far capire che qui e ora non sono in pericolo solo quelle che qualcuno chiama con disprezzo, e un malcelato razzismo, "le fabbrichette" (con l'accento sulla prima e) del Nord, non ci sono di mezzo i "danèe", ma c'è di mezzo l'economia di tutto il Paese, anzi il tessuto di una delle parti migliori e fondamentali della nostra economia. Anche, oseremmo dire perfino, Il Sole-24 Ore, e la sua bella emittente radiofonica, stanno aprendo gli occhi e si trovano in una difficile situazione: da una parte c'è il presidente della Confindustria, D'Amato, che vorrebbe vedere Bossi in esilio, lontano da Palazzo Chigi, messo all'indice della vita politica per il solo fatto che egli si permette di difendere a oltranza e giustamente le pensioni dei lavoratori del Nord, e quindi di intralciare i disegni e i piani di "o' Presidente". Dall'altra c'è il giornale di D'Amato che, pur avendo l'ordine di criminalizzare Bossi e la Lega (e avendo affidato un preciso compito in tal senso addirittura all'ex comunista Ludovico Festa, noto per ciò che veniva mandato a fare nei giornali italiani e che egli stesso ha candidamente confessato a Sette), si vede costretta a dar ragione a Bossi. Il Sole-24 Ore lo fa indirettamente, senza mai citarlo, ma continua a pubblicare dati e testimonianze, come quella di Natuzzi, che vanno nella stessa direzione delle tesi di Bossi. Non solo, ma ci sono pagine e pagine "di contorno" che confermano la giustezza della battaglia del ministro delle Riforme. Leggiamo qualche titolo: "Usa, allarme per lo spionaggio cinese che ruba segreti industriali e commerciali". "È chiamato trasferimento tecnologico, in realtà si tratta di furti di idee innovative". "Americani in piazza contro Pechino". Di fronte a furti, violazioni dei brevetti e delle leggi sulla proprietà intellettuale, davanti alle vessazioni ai danni dei lavoratori cinesi, ci sono, sul nostro versante, titoli come questi: "L'azienda Italia è leader nell'etica"; "Il nostro Paese esporta nel mondo modelli di tutela dell'occupazione". E poi ci sono - per non far arrabbiare D'Amato che vuole vedere Bossi al confino - altri titoli e sommari come questo, paradossale: "Le pressioni di Usa e Ue costringono le imprese cinesi ad adeguarsi all'Organizzazione internazionale del lavoro". Figuratevi un po' a Pechino come si sono spaventati e come si metteranno in riga...
Ecco, probabilmente sono uscite come queste che devono aver determinato le legittime reazioni di Natuzzi e dei suoi colleghi, i quali devono aver chiamato Il Sole dicendo se si rendevano conto di ciò che scrivevano. La realtà è ben altra e la vogliamo riassumere agli esperti del giornale confindustriale, non prima di aver comunicato loro una notizia che arriva proprio in questi istanti. Un'altra azienda, la Veam, acquistata dagli americani del gruppo Canon, ha deciso di licenziare 140 addetti su 230, a partire da lunedì. Motivazione scritta nelle lettere di licenziamento: "Parte della produzione verrà trasferita in Cina". La Veam produce tecnologie avanzate nel settore missilistico e aeronautico, lavora anche per la Ferrari Auto, e andrà in Oriente a produrre a bassissimo prezzo ciò che per anni è stato fatto alle porte di Milano, nello stabilimento lungo la via Varesina.
Ma veniamo a quei dati, allarmanti e preoccupanti, che fanno capire in un attimo la realtà terribile che si sta vivendo e per la quale occorrono decisioni rapide e sostanziali. GIOCATTOLI - La Cina è una sorta di Paese dei balocchi. Nel senso che ormai su ogni tre giocattoli venduti nel mondo, due vengono prodotti in quel Paese. Il salario minimo dei lavoratori addetti a questo tipo di produzione, concentrata nella zona di Shenzhen, ammonta a 45 dollari al mese, all'incirca 90mila
lire. All'inizio queste fabbriche di giocattoli lavorano per conto terzi, poi passano a marchi propri, cominciano da prodotti semplici e di bassa qualità e a poco a poco arricchiscono il loro know how con prodotti sempre più complessi, contenenti anche parti elettroniche.
CERAMICHE - Passiamo nella zona di Foshan, in quel distretto che è stato ribattezzato "Ceramic City", poiché esiste una certa tradizione nei manufatti di ceramica. Negli ultimi anni sono stati acquistati nuovi impianti di fabbricazione in Europa, le metodologie produttive sono state adeguate ai sistemi occidentali (tranne che per salari, ritmi di lavoro e tutele sindacali), l'anno scorso hanno esportato solo negli Stati Uniti sessantamila container di pavimenti e rivestimenti.
LA BRIANZA CINESE - Si chiama Landbond, ma in pratica è la "Brianza cinese". Nel senso che in questo distretto vengono prodotti mobili copiati in tutto e per tutto dagli artigiani e dalle aziende della Brianza. Copiano tutto, copiano tutti. È impossibile un controllo sui brevetti o azioni di difesa e tutela da parte dei nostri produttori. Questo distretto ha tolto, negli ultimi anni, il primato di produttori ed esportatori che apparteneva agli italiani.
OROLOGI - La "Fabbrica del Tempo" ha sede nella zona di Dongguan. Ogni giorno vengono prodotti un milione e duecentomila orologi, le 500 fabbriche nate con la consulenza di Hong Kong, da cui partono anche le strategie e le indicazioni di design e di marketing, lavorano sette giorni su sette.
LA CITTÀ DELLA LUCE - A Guzhen ha sede la "Città della luce": 1.400 aziende che producono lampade e apparati di illuminazione di tutti i generi. Danno lavoro a 180mila persone, copiano pedissequamente i modelli italiani e stanno a poco a poco soppiantando le nostre aziende in questo settore del mercato mondiale.
HI-TECH - Tutte le multinazionali occidentali e giapponesi del settore, ormai fanno produrre in Cina. La quota di hi-tech rappresenta l'8% della produzione mondiale, che salirà al 14% entro il 2005. I grandi volumi di produzione rendono impossibili i controlli di prodotti contraffatti. Ad esempio, la metà dei telefonini venduti sul mercato interno è prodotta da piccole aziende che non sono legate alle multinazionali del settore e che invadono il mercato con volumi di pezzi contraffatti e copiati.
RUBINETTERIE - Le aziende di rubinetteria della zona bresciana di Lumezzane hanno subìto un calo di vendite del 25%, a causa delle contraffazioni del mercato cinese. Sono state scoperte rubinetterie addirittura con marchio italiano falso, e gli addetti al settore hanno anche sottolineato due aspetti della crisi profonda che stanno attraversando: il totale disinteresse dell'Unione Europea sulla quantità di merci contraffatte e che portano impresso un marchio italiano falso e la quantità illegale, per le leggi europee, e pericolosa di piombo contenuta nei prodotti importati dalla Cina. COMPRESSORI - Perfino nel campo dei compressori la Cina è diventata leader nell'esportazione. La ragione? Quei compressori costano il 20-30% in meno di quelli europei e sono fuori norma e quindi possono provocare grossi rischi. Non vengono fatti controlli di alcun tipo, le esportazioni italiane del settore sono in caduta libera.
LA SARS - Solo in parte l'epidemia di Sars è riuscita a rallentare i ritmi di lavoro e di produzione, ma ha intaccato di poco le esportazioni. Nel primo semestre di quest'anno il ritmo di crescita dell'export ha toccato il 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un dato impressionante. Se non ci fosse stata la Sars si sarebbe arrivati a un dato ancor più impressionante e incredibile: nei primi quattro mesi di quest'anno l'export cinese aveva toccato più 163%.
HONG KONG - Questo risultato è stato reso possibile anche grazie al fatto che Hong Kong sta diventando sempre più una zona di servizi e una centrale di marketing per tutti i distretti produttivi della Cina Continentale. Si stanno insomma avvertendo i frutti dell'impostazione, dell'"educazione" imprenditoriale e commerciale, della way-of-live trasmessa dagli inglesi nel periodo a cavallo tra la fine della colonizzazione e la transizione e il ritorno di Hong Kong alla Cina.
Tutti questi esempi ci fanno capire lo stato drammatico della situazione per quanto riguarda le nostre aziende. In questo quadro occorrono interventi drastici e immediati: è inutile cercare di imporre il rispetto del principio di reciprocità, il rispetto delle regole della proprietà intellettuale e del diritto di invenzione, la tracciabilità della filiera produttiva col vincolo del made-in-Italy solo sui prodotti fatti in Italia.
La Cina non ha intenzione di rispettare le regole e nemmeno di adottare la lesionistica politica monetaria di rivalutare lo yuan, come ha chiesto invano anche il ministro del tesoro americano, Snow. Se non ascoltano lui figuriamoci quanto convincenti potranno essere eventuali interventi dell'Unione Europea, che comunque andrebbero fatti in tempi brevi. La nostra è "un'industria morente" a causa di un simile problema.
Come si fa a dare torto a chi dice che "non si può competere vendendo a cento ciò che i cinesi vendono a dieci"? Dove vivono i Ferruccio Ferragamo che dicono che bisogna andare a investire in Cina visti i bassi costi e la loro buona manualità, mantenendo il design e la creazione in Italia? Lui forse può permetterselo, ma deve stare attento che prima o poi non gli facciano qualche scherzetto... E poi come potrà fare in Italia le sue creazioni quando gli incomparabili artigiani toscani avranno chiuso a causa della delocalizzazione in Cina?




"L'ANGOLO DI AURELIO MANCA"

a cura di Ve.n.to


La recensione di Ottobre dal libro Melodie di Aurelio Manca riporta un'invocazione ai fiori di campo che nelle sue giornate da pastore contemplava e invidiava gli splendenti colori.




Quale lingua parlate allegri fiori,
vivendo faccia a faccia con le stelle?
In idioma di luce e di colori,
vi confidate le idee più belle,
mi par' che il firmamento s'innamori,
o, siete voi fratelli e lor sorelle?
Godete in ombra celesti ardori,
prima che sol geloso, le cancelli!

Dite perché ridete o, scellerati,
se l'umana famiglia è sfortunata?
Oppur voi siete senza peccati,
e v'è concessa vita beata,
fratelli puritani invidiati,
leggiadra prole immacolata,
siete in di di Pasqua creati,
ogni sera vi faccio serenata!

Fossi nel vostro regno trascendente,
e potess'immigrar di gemma in gemma,
fin'a l'astro che sembra men lucente,
nella remota landa più estrema,
come lucciola languida morente,
con riso invito, sospira e trema,
e di un estro d'un onnipotente,
sembra l'ultimo punto del poema.

Aurelio Manca





UMORISTICANDO

(A CURA DI VE.N.TO)




NUOVO STATUTO DEI LAVORATORI Circolare n.12/324 - 2003 GIORNI DI MALATTIA

Non sarà più accettato il certificato medico come giustificazione di malattia. Se riesci ad andare dal dottore puoi venire anche al lavoro.



GIORNI LIBERI

Ogni impiegato riceverà 52 giorni liberi all'anno. Si chiamano domeniche.



BAGNO

Le nuove disposizioni prevedono un massimo di 3 minuti per il bagno. Dopo questi 3 minuti, suonerà un allarme, la carta igienica si ritrarrà, si aprirà la porta e verrà scattata una fotografia. Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.



PAUSA PRANZO

Gli impiegati magri riceveranno 30 minuti, perché hanno bisogno di mangiare di più per ingrassare. Quelli normali riceveranno 15 minuti per fare un pasto equilibrato e rimanere in forma. I grassi riceveranno 5 minuti, che sono più che sufficienti per mangiare uno Slim Fast.



AUMENTI

Gli aumenti di stipendio vengono correlati all'abbigliamento. Se ti vesti con scarpe Prada da euro 350, o borsa Gucci da 600 si presume che tu stia bene economicamente e quindi non abbia bisogno di un aumento. Se ti vesti troppo poveramente, presumeremo che tu debba imparare ad amministrare meglio le tue finanze e quindi non potremmo darti un aumento. Se ti vesti normalmente vuol dire che stai bene come sei e quindi non hai bisogno di un aumento.
Desideriamo ringraziarVi per la Vostra fedeltà alla nostra azienda e Vi auguriamo una buona giornata.



La direzione

P.S.: La reverenza al passaggio del capo, è d'obbligo.



MERITI

Come ha fatto l'avvocato Agnelli a diventare ricco?
- A 5 anni gli hanno regalato una bici, a 12 anni l'ha scambiata con un motorino, poi a 18 anni ha scambiato il motorino con una moto; poi è morto suo nonno e gli ha lasciato 70 miliardi...



DISFUNZIONI

Perché i carabinieri quando si lavano i denti si devono nascondere?
Perché usano la Pasta del Capitano... e non vogliono farsi scoprire



MESSAGGI IN CODICE

Una donna aveva tre figlie, il giorno del loro matrimonio chiese ad ognuna di loro di scrivere a casa per raccontarle come andava la loro vita sessuale. La prima scrisse due giorni dopo il matrimonio.
La lettera arrivò con un solo messaggio: "Nescafè".
La mamma, inizialmente confusa, notò una pubblicita del Nescafè su un giornale.
La pubblicità diceva: "Soddisfazione fino all'ultima goccia". E così la madre fu felice.
Poi si sposò la seconda figlia e dopo una settimana scrisse una lettera a casa.
C'era un solo messaggio, questo diceva: "Benson & Hedges".
La madre cercò la pubblicita delle sigarette Benson & Hedges, e trovò: "Extra long, King size". E di nuovo la madre fu felice.
Dopo che la terza figlia si sposò, la mamma era ansiosa di ricevere un messaggio dalla sua figliola.
Ci vollero quattro settimane prima che il messaggio arrivasse. Il messaggio diceva semplicemente: "British Airways". La madre si preoccupò.
Guardò freneticamente il giornale cercando la pubblicita della linea aerea. Finalmente la trovò e svenne.
Diceva: "Tre volte al giorno, sette giorni la settimana, in tutte le direzioni!".



ALL' ANAGRAFE

Un indiano va all'ufficio del comune e dice all'impiegato:
Buongiorno. Io mi chiamo "Grande cavallo di ferro che sbuffa e corre su lunga strada ferrata distesa su immensa prateria", e sono qui perchè vorrei cambiare nome! Bene, e come vorrebbe chiamarsi? Semplicemente treno ,rispose l'indiano



VANTAGGI E INCOVENIENTI

Il segretario addetto alla sicurezza irachena convoca i 400 sosia di Saddam:
Ho una notizia buona ed una cattiva! - dice loro.
La buona notizia: Saddam è ancora vivo! La cattiva notizia: ha perso un braccio..



AFFINITA'

Degli operai stanno montando il telone di un circo quando, ad un certo punto, uno di loro comincia a fare salti all'indietro, capriole, piroette e acrobazie varie. Accorre il direttore del circo e dice all'operaio:
Ma tu non sei adatto per fare questo lavoro, tu devi fare per forza l'acrobata!
- Mi dispiace, signor direttore, ma non posso mica darmi una martellata sulla mano ogni sera!!!



GIOVANI ALLA GUIDA

Un signore, alla guida della sua autovettura, si perde in mezzo alla campagna. Ad un certo punto, vede una cascina e decide di fermarsi a chiedere informazioni. Vede un bambino e gli chiede: - Scusa, c'è il tuo papà? - No, il mio papà è morto... è morto sotto il trattore! - Mi spiace, allora mi chiami la tua mamma? - No, la mia mamma è morta... sotto il trattore! - Beh ci saranno i tuoi nonni??? - No... anche loro sono morti sotto il trattore!!!
Ma allora bambino cosa ci fai qui tutto solo??? - GUIDO IL TRATTORE!!!!

VE.N.TO








Mensile di politica, attualità, cronaca, sport, commenti, opinioni del territorio della Trexenta comprendente i Comuni di Senorbì, Selegas, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Barrali, Sant'Andrea Frius, San Basilio, Siurgus Donigala, Mandas, Gesico, Suelli.

Direttore:
Franco Cocco

Vice-Dirett. e webmaster: Savio Congiu

via Toscana, 16 - 09040 Senorbì (CA) - Italy





ARRETRATI


CLICCA QUI




Torna a inizio pagina