La storia dell'anello è la
premessa cronologica indispensabile per comprendere la successiva vicenda.
Sono passati circa 50 anni da quando Bilbo si è
impossessato dell'anello , ma l'anziano hobbit, che è ritornato a
vivere ne «La Contea», il paese degli hobbit,
non è a conoscenza della vera natura dell'oggetto di cui è venuto in possesso.
Bilbo riceve frequentemente le visite di Gandalf
, uno stregone che lo ha accompagnato nella precedente avventura (narrata nel
libro «Lo Hobbit») qella che ha permesso all'hobbit di venire in possesso
dell'anello. Gandalf convince Bilbo a lasciare l'anello a suo nipote
Frodo . Bilbo lo fa e abbandona la Contea. L'anello passa così a
Frodo. Dopo qualche anno Gandalf ritorna e gettando l'anello nel fuoco del
camino ha la prova di quanto sospettava da tempo. L'anello preso da Bilbo e ora
in possesso di Frodo è l'anello di Sauron. Gandalf rivela a Frodo che l'anello
può essere distrutto in un solo modo: lanciandolo nella voragine di
Monte Fato, un vulcano dove si trovavano le
fucine in cui l'anello fu creato. Ma Monte Fato è vicinissimo alla Torre Oscura,
la fortezza in cui vive Sauron. Il «Signore degli anelli» inoltre ha
riacquistato la sua antica forza e si prepara a lanciare una guerra per
asservire i popoli liberi. Gandalf consiglia a Frodo di partire portando con se
amici fidati e di recarsi a Gran Burrone (Rivendell)
la casa di, Elrond, uno dei signori degli
Elfi che li potrà consigliare sul da farsi. Gandalf suggerisce di viaggiare con
amici fidati. E così fa Frodo che verrà accompagnato da
Sam, il suo giardiniere e dai compagni di lunga data
Merry e Pipino.
Frodo si allontana da casa appena in tempo. I Nazgul, che hanno assunto le
sembianze di cavalieri vestiti di nero su cavalli neri sono già sulle loro
tracce. Sauron infatti è riuscito a catturare Gollum da cui ha saputo che
l'anello era entrato in possesso del signor Baggins. Comincia un avventuroso
inseguimento: gli hobbit sfuggono per un pelo alla cattura. Per sviare il nemico
che è sulle loro tracce si avviano per una strada pericolosa e si trovano ad
affrontare due momenti di grande difficoltà. Una prima volta vengono
imprigionati dagli alberi della Vecchia Foresta
e una seconda volta vengono catturati da uno spettro
dei tumuli. In entrambe le occasioni vengono salvati da
Tom Bombadil , un misterioso personaggio, su
cui l'anello non ha alcun potere (parte omessa nel film). Faticosamente gli
hobbit giungono a Brea dove, alla locanda
del Puledro Impennato, incontrano
Aragorn. Questi non è altro che il
discendente di Isildur, l'erede al trono di Gondor, regno ora governato dai
Sovrintendenti, pronto a riprendersi il regno una volta sconfitto Sauron.
Aragorn attendeva gli hobbit su richiesta di Gandalf suo amico di sempre e
riesce a convincerli a viaggiare insieme. Il ritardo di Gandalf è dovuto ad un
evento imprevisto. Lo stregone è stato chiamato a Isengard da Saruman il più
potente degli appartenenti al suo ordine. Saruman vuole infatti convincere
Gandalf ad aiutalo ad impossessarsi dell'anello. Ma Gandalf rifiuta e Saruman lo
imprigiona in una torre della sua fortezza. Riuscirà a scappare solo grazie
all'aiuto di Gwahir, un'aquila gigantesca
che lo preleverà dalla torre. Intanto gli hobbit accompagnati da Aragorn sono
sempre inseguiti dai Nazgul, che liraggiungono a Colle
Vento . Nello scontro Frodo viene ferito da una pugnalata. I
cavalieri neri vengono messi in fuga da Aragorn che incita gli hobbit a
riprendere la corsa. Frodo peggiora: una scheggia della lama con cui è stato
colpito si fa strada verso il cuore. Dopo 15 giorni arrivano al
guado del Bruinen qui sono soccorsi da un
signore degli elfi Glorfindel (nel film sono
aiutati invece da Arwen figlia di Elrond e
promessa sposa di Aragorn). Frodo riesce ad attraversare il guado: i Nazgul
vengono investiti da un'inondazione scatenata da Gandalf, ma la marea d'acqua
ucciderà solo i loro cavalli. A casa di Elrond a Gran Burrone si tiene un
consiglio tra le diverse persone giunte da ogni parte dalla terra di mezzo.
Frodo rincontra Bilbo che si è recato da Elrond per scrivere la storia della sua
vita e delle vicende legate agli hobbit. Alla fine si
decide di creare una compagnia di nove persone guidata da Gandalf:
oltre ai 4 hobbit ed ad Aragorn ne fanno parte anche Legolas, un elfo, Gimli, un nano,
e Boromir il figlio di Denethor il Sovrintendente di
Gondor giunto da Elrond per chiedere aiuto dato che gli eserciti di
Sauron sono pronti a scagliarsi contro la sua città. Il compito della compagnia
è accompagnare il portatore dell'anello Frodo fino al Monte Fato dove l'anello
deve essere gettato per essere distrutto. Le tempeste lanciate da Saruman
costringono però i nove a dover abbandonare la strada prescelta ed avventurarsi
nelle pericolose miniere di Moria. Qui in
agguato li attendono centinaia di Orchi e un pericolo ancora più grande: un
Barlog un demone utilizzato anticamente
dallo spirito del Male, Melkor (di cui
Sauron è un semplice emissario) per torturare i prigionieri. Lo scontro è feroce
la compagnia riesce a fuggire ma Gandalf cade avvinto al Barlog in un abisso.
Gli otto superstiti proseguono il cammino fino ad arrivare a
Lotlhorien , un magico reame creato dagli
elfi nella foresta. A seguirli però c'è una nuova minaccia: si tratta di
Gollum , la creatura che ha scoperto decenni
prima l'anello nel fiume Anduin. La compagnia si ferma per qualche giorno a
Lothlorien dove la regina degli elfi Galadriel
fa loro alcuni doni e mostra a Frodo alcune potenziali scene del futuro che lo
attende. La compagnia riprende il viaggio via fiume grazie a delle barche avute
da Galadriel.
Dopo qualche tempo vengono attaccati dagli orchi e decidono di fermarsi per
vedere il da farsi. Frodo sale su un colle, lì viene raggiunto da Boromir che
tenta di impadronirsi dell'anello.
Frodo scappa e raggiunto da Sam si allontana verso Mordor, la
terra di Sauron.
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