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Larchivio di Gigliola Cinquetti al Museo Storico di Quinto Antonelli Testo tratto da AltreStorie, la rivista periodica a cura del Museo Storico in Trento Note: Qualche mese fa Gigliola Cinquetti ha acconsentito a depositare il suo archivio presso il Museo storico in Trento. Ora è qui e contiene circa 150.000 lettere scritte da ammiratrici ed ammiratori in un arco di tempo che va dai primi anni Sessanta fi no alla seconda metà degli anni Settanta. Provengono in buona parte dallItalia, ma alcune decine di migliaia d lettere e di cartoline giungono anche dallestero, da ogni parte del mondo, come si dice (dallEuropa orientale, come dallAsia e dallAmerica Latina). Il deposito ha stupito non poco chi identifi ca il Museo solo come il luogo della storia e delle memorie tragiche del Novecento: che posto, che senso ha un archivio del genere dentro il progetto scientifi co del Museo? È giusto spiegarlo. Le lettere andranno a far parte dellArchivio della scrittura popolare, che già raccoglie testi di gente comune (diari, memorie autobiografiche, epistolari), che in tempi e in contingenze diverse ha lasciato di sé una traccia scritta. Le lettere a Gigliola Cinquetti, costituiscono, da questo punto di vista, unenorme e straordinaria documentazione collettiva di un tempo storico di grandi e profondi mutamenti (economici, sociali, di costume), di un fenomeno di massa, di una pratica scrittoria spontanea e diffusa. Perché, le lettere, si situano dentro un genere che, in un convegno di dieci anni fa, chiamammo lettere ai potenti, indirizzate verso lalto, ovvero scritte in una situazione asimmetrica, di dislivello di ruoli sociali. Proprio in quella occasione prendemmo in considerazione accanto alle lettere alle istituzioni, ai capi carismatici, ai notabili, ai benefattori anche quelle indirizzate ai personaggi resi celebri dalla televisione, il nuovo media che a partire dagli anni Sessanta sinsedia nella comunicazione sociale con uninfluenza crescente: perché avvicina le incarnazioni del successo e del potere nella immediatezza della loro immagine e incoraggia un dialogo intimo tra i divi e la gente comune. Così scrivere una lettera a Mike Bongiorno o a Claudio Villa o a Gigliola Cinquetti signifi ca partecipare, in qualche modo, a quel successo, a quel potere, ridurre le distanze, assumere una visibilità altrimenti incerta. Ma quante altre informazioni offrono le lettere dei fans! Già ad un primo casuale sondaggio operato sulle centocinquantamila lettere (un numero terrorizzante), abbiamo isolato alcune caratteristiche proprie della corrispondenza con la Cinquetti. Gli scriventi sembrano provenire da unestrazione socioculturale bassa e da unarea di alfabetizzazione imperfetta: sono giovani e giovanissimi (non sempre, non tutti e comunque letà degli scriventi tende a crescere in relazione alletà della cantante). In assoluta prevalenza chiedono una fotografi a con lautografo, ma attorno a questa richiesta si aggregano poi altre annotazioni, digressioni personali, storie di vita. Altri (giovani e meno gio-vani maschi) scrivono dal carcere lettere di supplica e di deferenza, chiedendo un aiuto in denaro. Altri ancora chiedono un incontro (per conoscerci non credo che ci sia nulla di male). Alcuni offrono testi per possibili canzoni (una canzone, esclusivamente scritta da me, e ho voluto donartela, io non esigo nulla). Ecco un brevissimo repertorio tematico. per Gigliola. Larchivio dei fans è ora al Museo di Quinto Antonelli il numero completo di AltreStorie, é disponibile gratuitamente nell'InfoShop di Via del Suffragio, al Museo Storico in Trento, o in Internet in formato PDF all'indirizzo: http://www.museostorico.tn.it Torna indietro Home Page |