Rolandino
sbarca a Miami
di Ugo
Bechini
I
notai di diritto latino della Florida hanno una storia recente ma già
alquanto movimentata. Nascono nel 1997 come International Notaries; l’insolita
denominazione è presto spiegata. La Florida, e la città di
Miami in particolare, oltre ad accogliere numerosi investitori europei,
si sta proponendo come una sorta di capitale informale dell'America Latina.
L'instabilità economica e politica di molti Paesi dell'area fa sì
che svariate attività rivolte ai mercati dell'America Centrale e
Meridionale scelgano la Florida come base operativa. Ne è buona
testimone la quantità dei collegamenti aerei: spesso una coincidenza
a Miami è addirittura la via più semplice ed economica per
volare tra due città centroamericane.
In
questo contesto, il sistema notarile americano rappresentava un vero tallone
d'Achille. Negli USA, per divenire Notary Public, è sufficiente
essere incensurati, aver compiuto 18 anni e sapere l'inglese; in genere
si tratta della seconda occupazione di baristi, barbieri, o segretarie
di studi legali; un'autentica costa pochi dollari. Ciò fa sì
che gli atti autenticati dal Notary Public statunitense siano del tutto
inaffidabili, ed accettati con estrema difficoltà all'estero, a
cominciare proprio (colmo dell'ironia) dall'America Latina. La situazione
è tale che un'apposita disposizione statale (Florida Statutes, 117.05 [1])
ha proibito qualunque traduzione del termine Notary Public, affinché
non sia sorpresa la fiducia degli stranieri abituati a vedere identificati
con equivalenti denominazioni professionisti di ben altra qualità.
In ogni pubblicità in lingua diversa dall'inglese il Notary Public
è tenuto inoltre, in forza della medesima norma, ad inserire una
nota bilingue del seguente letterale tenore: I am not an attorney licensed
to practice law in the state of Florida, and I may not give legal advice
or accept fees for legal advice (non sono un avvocato abilitato in
Florida, e non posso fornire assistenza legale né accettare onorari
per assistenza legale). Più chiaro di così ...
Col
consueto pragmatismo a stelle e strisce la soluzione è stata trovata
nello strumento più noto e diffuso a livello mondiale, e cioè
il notariato di tipo latino. Gli International Notaries hanno avuto sin
dall'inizio un ordinamento espressamente modellato sull'esempio dei notariati
latini, con speciale attenzione per Spagna, Francia ed Italia. Inizialmente
era loro inibito rogare atti destinati all’utilizzo all’interno degli USA;
più tardi tale divieto è caduto, e la denominazione è
stata modificata in Civil Law Notary, espressione già correntemente
usata da alcuni notariati europei nella traduzione in lingua inglese dei
propri rogiti. Al momento, però, la produzione di atti destinati
all’estero resta l’attività preponderante.
Volendo
descrivere in due sole parole il profilo dei CLN [2],
si potrebbe dire: sono Colleghi [3].
Condividono i valori fondamentali della nostra professione. Si tratta innanzitutto
di giuristi qualificati: sono ammessi a sostenere l’esame solo avvocati
con cinque anni di esperienza; non a caso è il medesimo requisito
che le leggi della Florida prevedono per l'accesso alla Magistratura. Di
fatto, però, quasi nessuno dei CLN ha meno di dieci anni di carriera
forense alle spalle, e la maggior parte ne ha oltre quindici. Quel che
è ancor più significativo, gli aspiranti al notariato latino
sono per lo più professionisti di successo; uno dei candidati della
tornata d’esame 2002 rappresentò ad esempio i servizi elettorali
della Florida in occasione della nota vicenda giudiziaria connessa alle
elezioni presidenziali del 2000. A giudicare dai curricula sfoggiati dagli
aspiranti si può proprio escludere di essere in presenza di una
comitiva di pellegrini alla ricerca di una nuova qualificazione purchessia.
Tutt'altro. Non è poco che siano disponibili a tornare sui banchi
di scuola per divenire CLN.
Tutti
i tratti qualificanti della professione sono quelli a noi familiari: indipendenza
e terzietà del notaro, dovere di consiglio ed assistenza, produzione
di atto autentico. L'equidistanza del notaro dalle parti, non dimentichiamolo,
è elemento del tutto nuovo per la cultura americana, impregnata
sino al midollo del cosiddetto
adversary system. I notai della Florida
fanno costantemente riferimento ai colleghi europei e latinoamericani come
"fratelli maggiori cui sempre ci ispiriamo": questa è certamente
una forma di cortesia nei confronti dei notariati di più antica
tradizione, che non fanno mancare il loro supporto alle attività
formative dei CLN americani, ma ciò non toglie che i concetti insegnati
ai nuovi colleghi USA non sono diversi da quelli che si possono ascoltare
nel corso di legge notarile di una Scuola di Notariato nostrana. Il linguaggio
informale tipico degli americani talvolta aiuta a rivedere nozioni ben
note in una prospettiva più fresca: impossibile non ritrovarsi,
ad esempio, nella definizione dei notai come people who can make contracts
work, and not just sue if they don’t (gente che sa far funzionare i
contratti, e non solo far causa quando non funzionano) [4].
Molto
interessante è poi constatare che diverse altre tradizionali caratteristiche
del notariato latino sono egualmente considerate dai CLN come altrettanti
punti di forza per l'affermazione della nuova professione sul mercato.
Perché di questo si tratta: mancando competenze esclusive, i colleghi
USA fondano le loro prospettive sulla capacità di far comprendere
al pubblico degli utenti, ed in special modo alla business community,
i vantaggi dell'atto notarile di tipo latino. La nomina a vita prevista
per il CLN dalla legislazione della Florida (a differenza dalla commission
quadriennale del Notary Public) è ad esempio presentata come una
garanzia dell'indipendenza e terzietà del notaro: e non dimentichiamo
che siamo nella patria dello spoils system, ove neppure tutti i
giudici godono di garanzie analoghe. Con assoluta tranquillità i
più autorevoli esponenti del notariato della Florida si spingono
ad auspicare l'introduzione del numerus clausus, pianamente presentato
come garanzia di qualità ed indipendenza della funzione in quanto
evita, tra l’altro, rovinose corse alla riduzione degli onorari (ruinful
free competition). Nessuno può dire se questo obiettivo sarà
conseguito: è però estremamente significativo, con buona
pace degli apprendisti stregoni e sedicenti modernizzatori di casa nostra,
che un'idea del genere sia affacciata proprio negli USA da persone estremamente
concrete, il cui realismo è dimostrato dal fatto che per ben due
volte in un lustro la Legislatura della Florida ha accolto le loro proposte
per la creazione e l'evoluzione della professione. Di realismo i CLN danno
d'altra parte costantemente prova, ad esempio quando invocano una politica
(secondo una formula in gran voga negli USA) di zero tolerance nei
confronti di eventuali colleghi scorretti. Senza un’assoluta affidabilità,
in effetti, la professione ha scarse possibilità di decollo. Nella
medesima ottica, è ritenuta assai probabile la prossima introduzione
di un'assicurazione obbligatoria.
Quale
futuro per il CLN? Pare fuori discussione il convinto sostegno da parte
delle istituzioni della Florida, di cui è governatore John Ellis
"Jeb" Bush, fratello del Presidente, che ha studiato Affari Latinoamericani
all'Università di Austin, Texas. I paragrafi 117.103 e 118.12 dei
Florida Statutes oggi prevedono che ogni Apostille emessa in Florida sia
accompagnata da una descrizione dei poteri e delle funzioni del Notary
Public o del Civil Law Notary da cui proviene l'atto: il tenore dei due
testi denota quanto si tenga a rimarcare la differenza [5]
Nella
realtà americana, un'innovazione introdotta in una legislazione
statale ha ottime possibilità di essere imitata dagli altri Stati
se suscettibile di assicurare una qualche forma di vantaggio competitivo
alle imprese insediate nelle rispettive giurisdizioni. Raggiunta una certa
massa critica, ci si può ragionevolmente attendere una sorta di
effetto domino. Nel nostro caso siamo ancora agli inizi, ma l'esempio della
Florida è stato già seguito dall'Alabama; in Illinois un
progetto di legge è attualmente in discussione, e vi sono iniziative
in corso anche in Texas e New Jersey. Un intervento legislativo federale
è invece giudicato, almeno a medio termine, molto improbabile.
I
CLN possono poi contare su un'altra peculiare forma di dissemination,
come usano dire. Salvo particolari divieti locali, il notaro di uno Stato
USA il cui ordinamento ammette il notariato latino può insediarsi
in altra parte dell'Unione, ed esercitare sulla base dell'investitura concessa
dallo Stato di provenienza. CLN della Florida risultano in esercizio in
California e Texas. Poco conto, purtroppo, può invece farsi sull'antico
ed un tempo glorioso notariato della Louisiana, che negli anni ha compiuto
in qualche modo il percorso inverso a quello cui oggi assistiamo in Florida
ed Alabama: sono stati creati nuovi notai a decine di migliaia, senza sufficienti
garanzie di qualificazione. Oggi il notaro della Louisiana assomiglia assai
più al Notary Public che al CLN: basti dire che le autorità
preposte non sono neppure in grado di dire quanti notai esercitino in quello
Stato.
In
questa fase la funzione di CLN è assolta in parallelo a quella d'avvocato:
non ci si poteva ragionevolmente attendere che professionisti della competenza
e qualificazione desiderata abbandonassero una confortevole posizione forense
per un'avventura ancora ai primi passi. Le cose stanno però evolvendo
rapidamente: alcuni colleghi della Florida riferiscono che l'attività
notarile sta incidendo grosso modo per metà del fatturato, il che
rende non poi troppo visionaria, a lungo termine, la prospettiva di un
CLN non avvocato.
Nessuno
ha la folle pretesa di aver convertito in un sol colpo gli USA alla causa
del notariato latino; è però evidente, se non altro, che
gli statunitensi non paiono qui in grado di imporre i propri modelli come
standard mondiale a scapito del sistema latino, come in tanti altri contesti
invece accade. Da parte nostra sappiamo di poter ora contare, oltreatlantico,
su un primo nucleo di colleghi che condividono seriamente il nostro modus
operandi. Troverei anzi fisiologico che d’oggi in poi, per i documenti
in provenienza dalla Florida e dall'Alabama, si faccia in modo di ottenere
la forma autentica assicurata dai nostri nuovi (veri) Colleghi, e non l'insignificante
timbro di gomma apposto, alla cieca, dal pittoresco ma inaffidabile Notary
Public.