UIL       UILTRASPORTI
     SEGRETERIE REGIONALI PUGLIA




  ALL' ASSESSORE REGIONALE
AI TRASPORTI
Oggetto: Conferenza dei Servizi g. 08.03.2002


      Come è noto l'incontro del 04.02 u.s. non ha dato luogo allo svolgimento della Conferenza dei Servizi prevista, per vizi formali e sostanziali.
Su sollecitazione di questa O.S. in quella sede, come certamente ricorderà, Lei si è impegnato a procedere in modo che prima di riconvocare la stessa Conferenza di che trattasi, avrebbe fatto precedere una riunione degli stessi soggetti ivi convocati per una esposizione/esame degli obiettivi del P.R.T., il quale, così come previsto dall'art.8 della L.R. 13/99, è propedeutico alla elaborazione del P.T.S.
      Questa O.S. ritiene infatti, preminente e non differibile pervenire alle scelte politico-programmatiche dello sviluppo del settore trasporti e di conseguenza della crescita economico-sociale della Regione. Il P.R.T. che dovrà riorganizzare, attraverso gli investimenti infrastrutturali, un sistema efficace ed efficiente dal punto di vista della intermodalità sia nella mobilità viaggiatori che merci, è lo strumento principale da cui far discendere i piani particolareggiati.
      In data 22 febbraio u.s., gli scriventi hanno ricevuto la Sua raccomandata che riconferma per il giorno 08.03 p.v. lo svolgimento della Conferenza dei Servizi per la determinazione del P.T.S. e Servizi minimi, senza peraltro, aver ricevuto nessun'altra comunicazione relativamente alle questioni su esposte e più precisamente alla preliminare discussione sul P.R.T.
      Questa O.S., pertanto, pur avendo già approntato le proprie osservazioni in merito alla documentazione ricevuta il giorno 4 Febbraio u.s., si astiene dall'inviarle presso l'Assessorato ai trasporti, giacchè, in assenza del normale ordine procedurale previsto, riterrebbe anche la prossima Conferenza invalidabile.


Distinti saluti.
Bari, lì 25 febbraio 2002


Il Segretario Regionale UIL                 Il Segretario Regionale UILTRASPORTI







DOCUMENTO PRO MEMORIA PER RIUNIONE GIORNO 8 MARZO c/o REGIONE PUGLIA SUI TRASPORTI



PREMESSA

  • Il D.lgs. 19 novembre 1997 n.422 ha conferito alle Regioni ed agli Enti locali le funzioni e i compiti in materia di trasporto pubblico locale a norma dell'art.4 comma 4 della L. 15 marzo 1997 n.59;
  • gli artt. 14 e 16 del su citato D.lgs. stabiliscono rispettivamenete di redigere da parte delle Regioni i Piani Regionali dei Trasporti e i Piani Triennali dei Servizi nonchè i Servizi Minimi indicandone per ognuno le modalità;
  • la Legge Regionale 25 marzo 1999 n.13 recepisce ed attua il disposto del citato D.lgs. 422/97;
  • la medesima Legge regionale prevede tra l'atro:
    • all'art.7 "...L'Assessorato regionale ai trasporti, avvalendosi anche di consulenti esterni di comprovata esperienza nel settore, predispone la proposta di P.R.T. tenendo conto della programmazione degli Enti locali e in particolare dei Piani di Bacino predisposti dalle Province ai sensi dell'art.11";
    • all'art.8 "Il Piano triennale dei servizi (P.T.S.), redatto ai sensi dell'articolo 14 comma 3, del D.lgs. n.422/97 e nell'ambito degli obiettivi del P.R.T., è articolato in piani settoriali e intersettoriali e definisce:"....
    • all'art.9 "nell'ambito degli obiettivi definiti dal P.R.T. la Regione promuove con gli Enti locali, con le imprese di trasporto pubblico e con soggetti di diritto privato accordi di programma per investimenti nel settore della mobilità delle persone e delle merci, che individuano in particolare: a) gli investimenti da realizzare, con priorità per quelli riguardanti l'intermodalità e la salvaguardia dell'ambiente ..."
    • all'art.27 "nell'ambito delle proprie funzioni di programmazione e di vigilanza dei servizi di T.P.R.L., è istituito presso l'Assessorato regionale trasporti l'Osservatorio per la mobilità, con i seguenti compiti:.......d) formulare proposte per l'individuazione delle reti di cui all'art.2 comma 4;...."



CRONISTORIA SINTETICA DEI FATTI

All'indomani dell'entrata in vigore della L.R. 13/99 FILT FIT UILT si fecero promotrici di svariate richieste di incontro presso l'Assessorato ai trasporti, con l'allora Assessore Camilli, che caddero tutte nel nulla.
Molto tempo infruttuoso trascorse poi a causa del cambio dell'Assessore e dunque, con l'avvento di Franzoso, subito dopo il suo insediamento si ricominciò a chiedere il confronto.
Solo nell'autunno inoltrato del 2000, quando gli enormi ritardi stavano provocando la decisione della mobilitazione regionale della Categoria, si riuscì ad ottenere il primo incontro con l'attuale Assessore al quale, si sottolineò peraltro da parte sindacale, la necessità di dare concreta attuazione alle previsioni della Legge regionale ed in particolare chiedendo la priorità della costituzione dell'Osservatorio regionale per la Mobilità propedeutico, per le sue prerogative, a tutta la fase della programmazione.
Nonostante le continue pressioni sindacali, ancora oggi non è formalmente costituito detto Osservatorio!
La Regione alla fine dell'anno scorso (a due anni e mezzo dall'approvazione della L.R.13/97), pressata dall'urgenza di definire gli investimenti infrastrutturali dei trasporti da indicare nel P.O.R., ritenne di dare corso al bando di gara per l'aggiudicazione dell'elaborazione del P.T.S. e P.R.T., con cui, soprattutto attraverso quest'ultimo elaborato, potesse urgentemente individuarne le priorità.
Nel frattempo la Giunta regionale non si sostituiva ai poteri degli Enti locali (Province di Foggia e di Brindisi) che entro il 31 ottobre '01 non avevano approvato il proprio Piano di Bacino provinciale così come previsto dall'art.37 comma 1 della L.R. 31 maggio 2001 n.14.
La Società Bonifica S.p.A. aggiudicataria della su citata gara è contrattualmente impegnata a consegnare i lavori ad aprile prossimo.
Il 28.01.02 l'Assessorato Regionale ai Trasporti convocò il 4 febbraio u.s. a mezzo fax, per la presentazione della determinazione dei servizi minimi e Piano triennale dei servizi, i soggetti Istituzionali previsti ai fini della Conferenza dei Servizi ai sensi degli art.5 e 8 della L.R.13/99 (detti articoli prevedono invece la convocazione della Conferenza a mezzo lettera raccomandata 30 giorni prima).
In quella sede il Sindacato contestò l'iter procedurale sia sotto l'aspetto formale che sostanziale in quanto esso non rispettava la Legge e pertanto gli era stata negata la possibilità di avere per tempo la documentazione per poterla eventualmente osservare e aggiunse che la stessa L.R. 13/99 prevede, in ordine, prima l'approvazione del P.R.T., come del resto era nelle stesse enunciazioni/urgenze della Regione, e poi quelle del P.T.S. e servizi minimi.
L'Assessore accettò tali contestazioni trasformando la riunione nella semplice consegna del materiale preparato da Bonifica s.p.a. pervenendo alla decisione comunene di spostare di 30 giorni la Conferenza e, comunque, prima di quella data, si sarebbe dovuto tenere un'altra riunione per presentare e discutere la bozza del P.R.T..
Il giorno 08.03 p.v. è prevista la riconvocazione della Conferenza e, fino ad oggi, nessuno sa se vi sarà il previsto confronto preventivo sul P.R.T..


CONSIDERAZIONI / OSSERVAZlONI

Alla riunione dell'08.03 p.v., se non ci saranno novità, il Sindacato non potrà che riaffermare ciò che ha già detto nella precedente riunione, anzi, a quel punto, avrebbe tutte le ragioni per essere molto più critico perchè dovrà denunciare i colposi ritardi oltre alle contraddizioni ed omissioni Regionali.
Dalle questioni poste in premessa, si deducono innanzitutto e facilmente, i gravi ritardi di cui L'Assessorato ai trasporti è responsabile: se avesse infatti attivato per tempo l'Osservatorio per la Mobilità ora non sarebbe presa da una fretta con la quale vorrebbe giustificare la confusione in cui è caduta e persino il non rispetto delle leggi da Essa stessa emanate.
Per quanto riguarda invece l'oggetto di una possibile ripetizione della pseudo-Conferenza dei servizi, le incongruenze si riassumono partendo da quanto detto in premessa e nella cronistoria.
C'è da osservare infatti in via preliminare il mancato rispetto della seguente cronologia prevista dalla Legge Regionale:

Nel merito della documentazione consegnata va detto in termini generali che manca fondamentalmente di una proposta propria giacchè la bozza di Piano è remissiva e rinunciataria, mentre nei particolari le osservazioni più evidenti sono le seguenti:
  1. rimanda spesso ad altri momenti quello che invece andrebbe deciso in questo contesto e quando lo fa a proposito del P.R.T. dimostra indirettamente che occorrerebbe conoscere prima gli obiettivi di tale Piano;
  2. manca di una proposta di definizione delle reti;
  3. evita di trattare il profilo della programmazione del trasporto urbano nonostante rappresenti in questo momento il problema più urgente nelle città;
  4. è del tutto strano che la bozza (pag. 4) enunci solo quello che il Piano deve contenere ma poi di fatto non introduce alcuna novità concreta e rimanda ad una improbabile proposta dell'offerente in fase di gara la presentazione di un piano di esercizio da svolgere con l'obiettivo di ricondurre ad efficienza le sovrapposizioni di percorso e servizi;
  5. ipotizza una sorta di media ponderale per la determinazione della base d'asta delle gare, immaginando di prendere in considerazione sia le grandi Aziende con gestione complessa che i Gestori con qualche dipendente che presentano costi bassi per le loro dimensioni e, semmai a causa di deficienze sul piano della qualità, sicurezze contrattuali;
  6. per il settore ferroviario non è condivisibile, almeno con le motivazioni addotte, l'obbligo della rinuncia alla "componente stradale" giacchè le gare non dovranno essere espletate in funzione dei gestori ma in quella delle reti individuate, pertanto, se in una predeterminata rete ricavata con parametri oggettivi e funzionali dovessero ricadere anche quegli autoservizi oggi in capo allo stesso gestore ferroviario, sarà il gestore che si aggiudicherà la gara, ad attribuirsi tutti i servizi ricadenti nella stessa rete;
  7. per estensione del concetto precedente, un'altra perplessità si presenta di fronte all'affermazione immotivata della restrizione del numero dei gestori ferroviari senza aver appunto predeterminato le reti come si dovrebbe e solo conseguentemente a ciò verrebbe fuori il numero dei futuri gestori;
  8. non scioglie il nodo dello scartamento delle F.A.L.;
  9. è totalmente assente una indicazione di salvaguardia e sviluppo dei livelli occupazionali e retributivi del personale che è il soggetto al quale saranno richieste le maggiori sollecitazioni in termini di cambiamento.