Il nostro recente lavoro, pubblicato on line su Human Molecular Genetics il 29 luglio 2003
da Brichta ed altri, descrive l'identificazione dell’acido valproico (VPA) quale importante
farmaco che ristabilisce lo splicing corretto dell’esone 7 della SMN2 ed stimola la
trascrizione di SMN2 già a un dosaggio relativamente basso (0,5-500 µM di VPA).
Abbiamo osservato un aumento dei livelli di proteina SMN da 2 a 4 volte dopo il
trattamento con VPA nelle colture di fibroblasti di pazienti SMA che avevano
rispettivamente 2 o 3 copie del gene SMN2. In un precedente lavoro avevamo già identificato
il difetto che causa lo splicing errato dell’esone 7 nella SMN2 (Lorson ed altri, PNAS 1999,
96:6307-11) ed il fattore più importante per lo splicing, in grado di ristabilire lo
splicing corretto dell’SMN2 quando è iperespresso, cioè l’Htra2-beta1, (Hofmann ed
altri, PNAS 2000, 15: 9618-23 e Hofmann & Wirth, Hum Mol Genet 2002; 17: 2037-49).
Anche il livello della proteina Htra2-beta1 è aumentato significativamente grazie al VPA.
Questa è una osservazione interessante che ci suggerisce che il VPA agisce sul Htra2-beta1,
che da parte sua ristabilisce lo splicing corretto della SMN2. Abbiamo dunque
dimostrato che il VPA ha un secondo meccanismo di attivazione, di modo che la quantità
totale di RNA SMN2 viene aumentata dopo il trattamento con VPA. Questo doppio meccanismo
di attivazione è suggestivo ed importante per il risultato finale, cioè l'aumento da 2
a 4 volte di corretto RNA SMN2.
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