Possono praticare il minivolley per l’anno 2005/2006 gli atleti/e nati/e negli anni 1993/94/95/96/97/98/99 suddivisi in quattro livelli:

·        micro o palla rilanciata (maschile, femminile e misto) riservato agli atleti/e nati/e negli anni 1998/99

·        1° livello( maschile, femminile e misto ) riservato agli atleti/e nati/ e negli anni 1996/97

·        2° livello ( maschile, femminile e misto ) riservato agli atleti /e nati/e negli anni 1994/95

·        3° livello (maschile, femminile e misto) riservato agli atleti /e nati /e nell’anno 1993

 

1.SCOPO DEL GIOCO

 Due squadre si disputano un pallone al di sopra di una rete. Ogni squadra tenta di inviare e far cadere il pallone nel campo avversario.

 

2.LE SQUADRE

Gli incontri si svolgono 3X3 ma ogni squadra è costituita da 5 giocatori .Non è possibile partecipare con un numero inferiore a 4 (3+1).Qualora una società non si trovasse nelle condizioni di partecipare ad un Torneo con il numero di giocatori previsto dal regolamento, sarà comunque ammessa alla manifestazione. La Società organizzatrice, dandone preventiva comunicazione agli interessati, ha il diritto di decidere se inserire tali squadre nella classifica. Le riserve subentrano obbligatoriamente al compagno che ha acquisito il diritto alla battuta, sino a completare la rotazione.

Se una squadra resta con meno di 3 giocatori perde quel set conservando i punti acquisiti e i set vinti.

 

3. IL CAMPO – LA RETE – IL PALLONE

Il terreno di gioco è diviso da una rete in due quadrati di dimensioni variabili secondo il livello di appartenenza.

Le misure sono:

·        micro o palla rilanciata mt 4,5 x 9

·        1° livello: mt 4,5x 9

·        2° e 3°livello: mt 6x12

 L’altezza della rete è:

·        micro o  palla rilanciata: mt 2

per il micro o palla rilanciata si usa un pallone di materiale plastico bianco o giallo, per 1° livello giallo e per il 2°e 3° livello rosso.

·        1° livello: mt 2

·        2° e 3° livello: mt 2,10

 

 4. POSIZIONE DEI GIOCATORI

 I giocatori si piazzano nel loro campo nel modo più libero. Uno di essi, a rotazione, effettua il servizio.

 

 5. IL SERVIZIO

La palla è messa in gioco dal giocatore di turno che si posiziona dietro la linea di fondo. Il giocatore colpisce la palla dal basso con una mano in modo che sorvoli la rete e cada nel campo avversario. E’ vietata la battuta dall’alto.

Il giocatore non può entrare in campo, né toccare la linea di fondo, prima di aver colpito la palla. La palla di servizio può toccare il nastro della rete, non può toccare un compagno, né un altro ostacolo al di sopra o a lato del campo, né cadere al suolo al di fuori del terreno di gioco. Nel 1°livello il servizio può essere effettuato anche in palleggio, ed in casi particolari dall’interno del campo.

 

6. IL TOCCO DI PALLA 

Il contatto del giocatore con la palla può avvenire con ogni parte del corpo.

Dopo un massimo di tre tocchi la palla deve nuovamente superare la rete. La palla non deve essere toccata due volte consecutive da parte del medesimo giocatore, salvo che dopo il «muro».

La palla non deve essere afferrata o tenuta ma deve rimbalzare, non deve cadere al suolo nel proprio campo né toccare alcun ostacolo al di sopra o a lato del terreno di gioco, non deve cadere al suolo fuori del terreno di gioco, dopo che un giocatore della squadra l’abbia toccata.

 

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7. GIOCO A RETE

I giocatori non devono mai toccare la rete né superarla sul piano verticale per toccare la palla tranne che in azione di «muro». Possono toccare la linea centrale ma non devono superarla completamente. La squadra che ha effettuato il «muro» ha diritto ancora a 3 tocchi. Il giocatore di entrambe le squadre che ha effettuato il servizio non può attaccare colpendo la palla al di sopra della rete, né effettuare il «muro».

 

8. INTERRUZIONE DI GIOCO

Dopo la battuta, la palla è considerata in gioco fino al fischio dell’arbitro.

Se una gara deve essere interrotta per un caso fortuito e l’interruzione non è definitiva, essa sarà ripresa dal punteggio in cui si era interrotta.

 

9. PUNTEGGIO

La squadra che ha diritto alla battuta segna un punto quando l’avversario commette un fallo e conserva il diritto di effettuare la battuta per tutto il tempo in cui non commette falli.

Quando commette un fallo l’avversario conquista il diritto a battere, e guadagna il punto .

I giocatori in campo ruotano di un posto in senso orario quando la squadra acquista il diritto a battere.

La formula di svolgimento dei Tornei viene stabilita dalla Società organizzatrice che, in base alle necessità contingenti, può decidere inoltre di effettuare set con punteggi diversi dalla norma. (si consiglia set al 25)

 

10. L’ARBITRAGGIO

E’ auspicabile che le funzioni di arbitro e segnapunti siano svolte, almeno nelle fasi di preparazione, dai mini atleti momentaneamente non impegnati nella partita. Possono essere utilizzati anche atleti delle squadre giovanili superiori al Minivolley.

L’arbitro dirige il gioco con molta tolleranza, fischiando l’inizio ed il termine dell’azione ed ogni sua decisione è definitiva ed inappellabile.

Durante il gioco gli arbitri devono far garantire il rispetto delle regole stabilite ed in particolare quelle relative a:

1.      Falli di servizio- Alle invasioni sopra e sotto la rete.- Ai tocchi di rete dei giocatori.- Alle doppie e alle accompagnate MOLTO EVIDENTI nel palleggio.- Alle riprese a mani aperte dal basso (una o due mani), - Agli errori di rotazione.

2.      L’arbitro dirige la partita fischiando l’inizio del gioco o le interruzioni conseguenti al mancato rispetto delle regole.

3.      Le decisioni dell’arbitro sono decisive ed inappellabili.

4.      L’arbitro inviterà i giocatori a tenere un comportamento sportivo e leale.

5.      In casi gravi o per recidiva di infrazioni, può escludere un giocatore dalla gara, per un set o per l’intero incontro, consentendo la sostituzione nei limiti previsti.

 (.... Aspetti Organizzativi, ecc. )

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(*) Età a livello provinciale (aggiunto un anno Dalla "Guida Minivolley 2004/05" - minivolley venezia)

A livello nazionale non c'è la cat. Micro e il 3° Livello.

1° Liv.: n. '96/97; 2° Liv.: n. '94-95.