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ARIA

Per una &quotaccettabile" qualità dell'ambiente è fondamentale la qualità dell'aria per la sua influenza diretta ed indiretta sugli organismi presenti. Gli esseri viventi, infatti,  sono continuamente sottoposti all'azione di sostanze presenti nell'atmosfera che possono costituire  un rischio per la salute. Nella maggior parte dei casi non è  un'esposizione momentanea anche se acuta a causare danni immediati all'organismo; tuttavia un'esposizione continua a lungo termine può indurre, sia negli uomini che in ogni altro essere vivente, delle patologie anche molto gravi. L'aria, ma anche l'ambiente stesso modificato dall'inquinamento atmosferico (piogge acide, effetto serra,..), possono provocare effetti biologici ancora più pericolosi mediante un processo di scambio diretto con gli organismi animali e vegetali (ad es. attraverso il contatto con la cute, le mucose, l'apparato respiratorio).
Ogni composto emesso in atmosfera, per effetto di reazioni fisiche, chimiche, biologiche (prodotte dalla respirazione delle piante e dei batteri) può essere trasformato, distrutto, disperso, accumulato e trasportato. Il tempo di permanenza in atmosfera di un inquinante varia da sostanza a sostanza ed è funzione di fattori ambientali, meteorologici, climatici, geografici, ecc... I principali meccanismi di rimozione degli inquinanti atmosferici sono, l'assorbimento in sistemi idrici, l'adsorbimento su solidi o nel terreno,l'assorbimento da parte di organismi viventi,  i lavaggi dell'atmosfera a seguito delle piogge e le reazioni chimiche, anche se  bisogna ricordare che queste ultime non sempre comportano una riduzione del potere inquinante di una certa sostanza, ma   possono talvolta generare composti ancora più nocivi di quelli di partenza.
Gli inquinanti atmosferici possono essere classificati in base alle loro caratteristiche fisiche ed ai fini della depurazione in:

GAS E VAPORI Sostanze alle stato aeriforme che a seguito del loro stato fisico possono penetrare facilmente nell'apparato respiratorio e nel sangue: la sostanza può essere disciolta senza subire trasformazioni (ad es.:solvente), reagire chimicamente con altre sostanze (ad es.: monossido di carbonio),oppure può andare incontro a reazioni metaboliche che possono portare ad una eliminazione della tossicità della sostanza, o dare origine a composti a tossicità ancora più elevata.
AEROSOL E POLVERI AEROSOL: Particelle solide o liquide che rimangono in sospensione per lungo tempo grazie allo loro dimensioni estremamente ridotte;possono essere suddivisi in:
FUMI: hanno origine dai processi di combustione e  la loro pericolosità dipende dalla composizione e dalla persistenza in atmosfera;
NEBBIE: quelle provocate da attività umane, contenenti idrocarburi, solventi, pesticidi ecc.., possono essere estremamente tossiche se le concentrazioni raggiunte sono elevate;
SMOG: aerosol composto di fumo e nebbia, che si forma in particolari aree geografiche;
POLVERI: particelle solide di origine naturale o artificiale, che possono provocare danni all'apparato respiratorio a seconda della loro composizione chimica e delle loro dimensioni.

Un'ulteriore classificazione degli inquinanti può essere fatta in base alla loro produzione:

INQUINANTI PRIMARI Inquinanti naturali o artificiali che mantengono in atmosfera la stessa composizione chimica che avevano alla sorgente:particelle, anidride solforosa ed anidride solforica, monossido di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi, piombo, vanadio,ecc...
INQUINANTI SECONDARI Inquinanti che derivano da reazioni chimiche, che possono essere attivate dall'energia solare, tra inquinanti primari o tra un inquinante primario ed un componente atmosferico.
L'emissione di sostanze inquinanti naturali o antropiche in atmosfera può provocare variazioni di clima su piccola e vasta scala; il parametro climatico maggiormente influenzato è la temperatura. Le emissioni antropiche hanno un effetto di tipo locale, in particolare nelle zone ad alta densità di popolazione e di attività umane; in questo caso il problema principale è rappresentato dalla presenza di barriere naturali ed artificiali che impediscono da diffusione su vasta scala degli inquinanti e ne causano una concentrazione in aree limitate. Gli effetti su larga scala dell'inquinamento atmosferico maggiormente noti sono le piogge acide, l'&quoteffetto serra" e il &quotbuco dell'ozono".

LEGISLAZIONE

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Per una "accettabile" qualità dell'ambiente è fondamentale la qualità dell'aria per la sua influenza diretta ed indiretta sugli organismi presenti. Gli esseri viventi, infatti,  sono continuamente sottoposti all'azione di sostanze presenti nell'atmosfera che possono costituire  un rischio per la salute. Nella maggior parte dei casi non è  un'esposizione momentanea anche se acuta a causare danni immediati all'organismo; tuttavia un'esposizione continua a lungo termine può indurre, sia negli uomini che in ogni altro essere vivente, delle patologie anche molto gravi. L'aria, ma anche l'ambiente stesso modificato dall'inquinamento atmosferico (piogge acide, effetto serra,..), possono provocare effetti biologici ancora più pericolosi mediante un processo di scambio diretto con gli organismi animali e vegetali (ad es. attraverso il contatto con la cute, le mucose, l'apparato respiratorio).
Ogni composto emesso in atmosfera, per effetto di reazioni fisiche, chimiche, biologiche (prodotte dalla respirazione delle piante e dei batteri) può essere trasformato, distrutto, disperso, accumulato e trasportato. Il tempo di permanenza in atmosfera di un inquinante varia da sostanza a sostanza ed è funzione di fattori ambientali, meteorologici, climatici, geografici, ecc... I principali meccanismi di rimozione degli inquinanti atmosferici sono, l'assorbimento in sistemi idrici, l'adsorbimento su solidi o nel terreno,l'assorbimento da parte di organismi viventi,  i lavaggi dell'atmosfera a seguito delle piogge e le reazioni chimiche, anche se  bisogna ricordare che queste ultime non sempre comportano una riduzione del potere inquinante di una certa sostanza, ma   possono talvolta generare composti ancora più nocivi di quelli di partenza.
Gli inquinanti atmosferici possono essere classificati in base alle loro caratteristiche fisiche ed ai fini della depurazione in:

GAS E VAPORI Sostanze alle stato aeriforme che a seguito del loro stato fisico possono penetrare facilmente nell'apparato respiratorio e nel sangue: la sostanza può essere disciolta senza subire trasformazioni (ad es.:solvente), reagire chimicamente con altre sostanze (ad es.: monossido di carbonio),oppure può andare incontro a reazioni metaboliche che possono portare ad una eliminazione della tossicità della sostanza, o dare origine a composti a tossicità ancora più elevata. AEROSOL E POLVERI AEROSOL: Particelle solide o liquide che rimangono in sospensione per lungo tempo grazie allo loro dimensioni estremamente ridotte;possono essere suddivisi in: FUMI: hanno origine dai processi di combustione e  la loro pericolosità dipende dalla composizione e dalla persistenza in atmosfera; NEBBIE: quelle provocate da attività umane, contenenti idrocarburi, solventi, pesticidi ecc.., possono essere estremamente tossiche se le concentrazioni raggiunte sono elevate; SMOG: aerosol composto di fumo e nebbia, che si forma in particolari aree geografiche; POLVERI: particelle solide di origine naturale o artificiale, che possono provocare danni all'apparato respiratorio a seconda della loro composizione chimica e delle loro dimensioni.

Un'ulteriore classificazione degli inquinanti può essere fatta in base alla loro produzione:

INQUINANTI PRIMARI Inquinanti naturali o artificiali che mantengono in atmosfera la stessa composizione chimica che avevano alla sorgente:particelle, anidride solforosa ed anidride solforica, monossido di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi, piombo, vanadio,ecc... INQUINANTI SECONDARI Inquinanti che derivano da reazioni chimiche, che possono essere attivate dall'energia solare, tra inquinanti primari o tra un inquinante primario ed un componente atmosferico. L'emissione di sostanze inquinanti naturali o antropiche in atmosfera può provocare variazioni di clima su piccola e vasta scala; il parametro climatico maggiormente influenzato è la temperatura. Le emissioni antropiche hanno un effetto di tipo locale, in particolare nelle zone ad alta densità di popolazione e di attività umane; in questo caso il problema principale è rappresentato dalla presenza di barriere naturali ed artificiali che impediscono da diffusione su vasta scala degli inquinanti e ne causano una concentrazione in aree limitate. Gli effetti su larga scala dell'inquinamento atmosferico maggiormente noti sono le piogge acide, l'"effetto serra" e il "buco dell'ozono".

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