idraulica
astrofisica
sito itn
errori
giovanni38@tiscali.it
radiazione solare
meccanica
termodinamica
CASA

COPERTINA

TIPOLOGIA
(VEDI MAPPA)

10) PER CENTRALE TERMOELETTRICA: è la tipologia esposta in queste pagine. Gli impianti in questo caso rappresentano la soluzione ottimale raggiungendo livelli di rendimento di gran lunga più elevati degli altri. Infatti non ci sono limiti costruttivi né riguardo alle dimensioni né riguardo alla complicazione dei sistemi né riguardo ai materiali utilizzati. Ci sono centrali che superano i 1.000 MW di potenza installata, con portate di vapore che superano le 2.000 t / h! In tali situazioni i problemi più grossi riguardano gli approvvigionamenti di combustibile e di acqua, non tanto per la caldaia (il circuito è chiuso), quanto per il condensatore. Da ciò segue che tali centrali devono essere costruite vicino al mare o ad un fiume o ad un lago. Nello stesso tempo devono essere sistemate lontano dai centri abitati, per ridurre l'incidenza nociva dei fumi.

11) PER TRAZIONE FERROVIARIA: in pratica in tutto l'occidente è una tipologia abbandonata, sostituita da motori Diesel o elettrici. Sopravvivono treni a vapore per viaggi brevi, in località più o meno remote, dove caratteristiche di efficienza e di velocità non servono, per scopi di turismo. Le potenze sono limitate (qualche migliaio di cavalli), le soluzioni tecnologiche sono vecchie di 50 anni e più, le costruzioni sono quasi sempre di grande semplicità. Una caratteristica importante è che il circuito dell'acqua è aperto (il vapore viene espulso dal motore dopo il lavoro), per cui occorre lungo la linea il suo rifornimento periodico.


Caldaia a "tubi di fumo" per locomotiva.


12) PER TRAZIONE NAVALE: le navi a vapore hanno subito la stessa sorte dei treni per almeno due motivi: l'ingombro e il peso della caldaia e del combustibile, la complicazione della costruzione, della condotta e della manutenzione. L'esposizione continua dei materiali ferrosi all'acqua di mare che ne condiziona enormemente la durata, la difficoltà di rinnovare l'acqua dolce per la vaporizzazione, la lentezza per la messa in marcia (per avere vapore in pressione occorrono talvolta ore di attesa), la forte e continua produzione di fumo non depurato hanno determinato il pressoché totale abbandono del vapore per le navi(*).



(*) una applicazione importante è rimasta: nelle grandi navi a combustibile "atomico" non c'è produzione di fumo e il combustibile occupa ben poco spazio. I problemi grossi sono la sicurezza e il peso dei rivestimenti per proteggere dalle radiazioni.