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EMERGENZA ARIA IN LOMBARDIA: TANTE PAROLE, NESSUNA AZIONE

Siamo alle solite: si avvicina l’inverno e l’emergenza aria è alle porte. Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, annuncia ancora una volta che, se si registrerà un superamento dei livelli di soglia di inquinamento, i comuni – compreso San Donato – dovranno adottare le procedure di tutela della salute bloccando per alcune giornate il traffico automobilistico. Nel frattempo, per lustrare la propria immagine, lancia una costosa campagna pubblicitaria a favore dell’aria pulita.

Annunci di divieti e campagne pubblicitarie: punto e basta. Poi passerà il periodo invernale e, con un po’ di fortuna e l’aiuto della pioggia che di tanto in tanto abbatterà le polveri sottili, ci si potrà rilassare fino all’ennesima emergenza estiva per l’alta presenza di ozono.

Intanto il Piano Regionale di Risanamento dell’Aria, previsto per legge fin dal 1990, non viene mai approvato. Le risorse regionali a favore dei mezzi pubblici vengono drasticamente tagliate. Di tutte le migliaia di miliardi che verranno spese per nuove opere pubbliche in Lombardia, quante pensate siano destinate a promuovere la mobilità ciclabile nelle nostre città? Ve lo diciamo noi: poco più di 1 miliardo, più o meno la stessa cifra che l’Amministrazione comunale di San Donato ha impegnato da sola per la realizzazione della stazione delle biciclette che sta nascendo in fondo a via Caviaga.

In questi anni abbiamo dovuto assistere in Lombardia alla politica dei proclami e delle tante belle parole a favore della salute dei cittadini. Nessuna azione concreta è stata mai attuata e, a quanto ci pare di capire, anche quest’anno i cittadini saranno lasciati da soli con le loro mascherine anti-smog.

Novembre 2001

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Aggiornato il: 14 ottobre 2002