IL COLOSSO DI RODI

Il Colosso di Rodi

Per celebrare la loro vittoria contro Demetrio Poliorchete (figlio del re siriano Antigono) nel 305 a.C. i Roditi decisero di erigere una statua con i soldi raccolti dalla vendita delle armi.
La statua, dedicata al dio Helios (sole) fu eseguita da uno scultore di Lindos, Chares, un allievo di Lisippo.
Il Colosso, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico fu un capolavoro tecnico e artistico per costruire il quale occorsero 12 anni.
Ci restano comunque ben poche informazioni sulla sua localizzazione e sulla sua forma, secondo un'antica iscrizione pare che fosse alto 31 m..
Si dice che Chares abbia fuso il bronzo in grandi stampi di terra pezzo per pezzo iniziando dal basso verso l'alto.
Se così fu è poco probabile che il Colosso stesse a cavalcioni sull'entrata del porto di Rodi.
Oggi molti pensano che la statua fu costruita a terra e che molto probabilmente era localizzata nel tempio del dio Sole, vicino all'odierno palazzo del Gran Maestro.
Ovunque fosse, il Colosso ci stette solo per 60 anni, giacché crollò in un terremoto nel 226 a.C.. I Roditi, temendo l'ira degli dei non lo ricostruirono più.
Nel 653 quando gli Arabi presero Rodi, vendettero i pezzi del Colosso a un mercante ebreo.
La tradizione vuole che fossero necessari 900 cammelli per trasportare il metallo.
A causa del Colosso i Latini chiamarono i Roditi "Colossari".

"A te, o Sole, il popolo di Rodos innalzò al cielo questo colosso, poi, dopo aver messo a riposo l'ondata della guerra, rivestì la sua terra con le spoglie dei suoi nemici.
Non soltanto sul mare, ma anche sulla terra, stabilì l'incantevole luce della libertà senza difficoltà.
Per quelli che discendono dalla stirpe di Heracles il dominio è un'eredità sia sulla terra che sul mare."


Iscrizione sulla base del Colosso di Rodi


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