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FERITE & EMORRAGIE ESTERNE

Prima di tutto è bene mantenere la calma e cercare di non farsi impressionare dalla vista del sangue così come sono da evitare interventi spesso ritenuti esatti: utilizzo di alcool, cospargere polveri-pomate-disinfettanti sulla ferita, usare cotone idrofilo sulla ferita o cercare di togliere corpi estranei o frammenti di materiali conficcati nella carne se non si è sicuri di ciò che si sta facendo. Si ricordi inoltre di NON toccare la ferita con le mani sporche o pulirla con materiale non pulito e disinfettato.

E’ giusto invece: far sedere l’infortunato, dopo essersi lavati le mani pulire i margini della ferita con acqua ossigenata oppure acqua e sapone dopo di che è possibile cercare di rimuovere corpi estranei o materiale che si trovi però SULLA e non NELLA ferita; solo dopo questa azione è possibile fasciare con delicatezza seppur saldamente oppure applicare un cerotto.

Se nella ferita si sono conficcati oggetti arrugginiti o sporchi di terra, se la ferita è particolarmente profonda e continua ad uscire sangue è bene rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.

Nei casi di EMORRAGIA per evitare che l’infortunato giunga ad uno stato di shock è necessario intervenire tempestivamente prestando attenzione anche in questo caso ad evitare alcuni errori: tamponare emorragie nasali con il cotone, tamponare emorragie dall’orecchio e applicare acqua calda (tutto ciò non va mai fatto!).

E’ necessario invece far sedere o distendere il paziente sollevando quando ciò sia possibile la parte sanguinante (cosa da NON fare nel caso in cui sia presente una frattura) e comprimere col pollice e le dita la ferita oppure comprime attorno ad essa; questa compressione dovrà durare fintantoché la perdita di sangue non si sarà ridotta e sarà possibile iniziare a fasciare la ferita tenendo premute le garze sulla parte infortunata. La fasciatura che in condizioni particolari può essere fatta con mezzi di fortuna come fazzoletti, tovaglie o altri pezzi di stoffa (purché puliti) deve superare i bordi della ferita in modo da coprirla completamente anche nel caso in cui la fasciatura dovesse inavvertitamente scivolare.

Nel caso in cui la ferita dovesse continuare a sanguinare non si dovrà togliere la prima fasciatura ma lasciarla aggiungendovi nuovi strati.

Nel caso in cui il ferito dovesse diventare particolarmente pallido, sudare abbondantemente, avere un polso eccessivamente rapido o debole, provare sensazioni di freddo o e angoscia, è fondamentale accelerare il soccorso, a causa del rischio di un collasso e della caduta della pressione arteriosa; nel chiamare i soccorsi in questa situazione, è basilare segnalare la particolare gravità della situazione.

 

 

 

 

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