SCOSSA
ELETTRICA
I rischi legati ad un trauma causato da scosse elettriche
sono molto elevati, sia per chi subisce direttamente il
trauma, sia per chi si trova ad intervenire in veste di
soccorritore, per questo motivo, il soccorritore, prima di
prestare il proprio aiuto, nel caso in cui il ferito sia
ancora a contatto con la fonte dell’energia elettrica,
dovrà porgere attenzione ad alcune misure di sicurezza:
togliere la corrente; spegnere l’elettrodomestico che sta
causando il danno; staccare la spina dalla presa; e
nell’istante in cui comincia il proprio intervento, tenere
i piedi su di un materiale isolante, quale possono essere
plastica, vetro, legno, giornali, porcellana o abiti
asciutti. Se per qualunque motivo, non fosse possibile
togliere l’elettricità, aiutarsi nell’operazione, con
l’utilizzo di strumenti isolanti di plastica, vetro o
legno.
Una volta sicuri che la corrente non sia più presente
(prima non è possibile neanche avvicinarsi!), si può
iniziare a prestare i primi soccorsi al ferito, innanzi
tutto, verificandone le funzioni vitali. Nel caso di arresto
cardiorespiratorio, effettuare il massaggio cardiaco (solo
se si è capaci!) e la respirazione
artificiale; se avviene perdita di coscienza, ma
la respirazione si mantiene regolare, posizionare
l’infortunato in posizione laterale; in ogni caso è
opportuno comunque, chiamare un’ambulanza per prestare dei
soccorsi più appropriati.
I rischi per chi ha subito questo tipo di trauma, variano
a seconda dell’intensità della corrente, e dal tempo che
intercorre tra i soccorsi, o comunque dal tempo che in cui
si subisce l’effetto della scarica elettrica. Per questo
il lesionato può presentare degli evidenti segni di
bruciature, nei punti d’ingresso ed uscita della corrente
dal corpo, e nei casi più gravi la pelle e i tessuti
possono apparire carbonizzati. Inoltre si registrano delle
contrazioni muscolari, che possono provocare lesioni
all’apparato locomotore, e difficoltà respiratorie
andandosi a contrarre anche i muscoli respiratori; la
corrente, altera il battito cardiaco, da cui va a generarsi
il già trattato arresto cardiaco, nonché lo shock,
con perdita di conoscenza.
Un ulteriore rischio per la vittima, si ha nel momento
dell’interruzione della corrente elettrica, in quanto, se
ancora a contatto, si trova ad avere la muscolatura
contratta, così, quando l’energia viene eliminata, i
muscoli rilasciandosi, provocano la caduta dell’individuo,
che non riesce a controllarsi, rischiando un ulteriore danno
nella caduta.
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