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Un
falso Gabibbo per lamentele autentiche Villaurbana. Hanno distribuito “tapiri” a tutto il paese, imitando le gesta dei pseudo colleghi di “striscia la notizia”, sotto un gigantesco “gabibbo” costruito con le loro mani. Sono l’unico gruppo di ragazzi del paese che si son presi la briga di costruirsi un carro allegorico e sfilare per le vie del paese all’insegna dell’allegria, nascondendo però un velato malcontento. Così come, d’altronde, hanno poi detto pubblicamente in piazza al primo cittadino, al quale hanno consegnato il tapiro più grande. “E’ impensabile che per un paese come Villaurbana non si risponda più alla voglia di divertirsi e di stare insieme. C’è bisogno di nuovi stimoli e maggiori incentivi, ha spiegato il portavoce del “gabibbo”. Un’idea potrebbe essere quella di unirsi ai centri più vicini come si fa da tante altre parti.” Il sindaco Antonello Garau ha raccolto con piacere l’invito ma lo ha rigirato agli organizzatori della Pro Loco: “Sono contento della vostra sensibilità, mi fa piacere che ci sia ancora la voglia di preoccuparsi della comunità, ma dovrà essere la Pro Loco, nostra prima collaboratrice in questo settore, a studiare nuove strategie.” Gli organizzatori, raccolta l’idea dei più giovani, penseranno però dopo domenica prossima al futuro carnevale, dal momento che è ancora in ballo quello attuale. Dopo la giornata di domenica appena passata, che al di là della sfilata poco partecipata ha visto numerose presenze per l’animazione musicale e per la distribuzione delle tradizionali zippole, replicherà un altro momento di festa domenica prossima. In programma la classica pentolaccia in piazza, i balli tradizionali ma anche e soprattutto la quinta edizione della gara del vino. Al via tutti i produttori locali che metteranno a distribuzione della giuria il loro vino bianco e vino rosso per potersi poi fregiare del titolo di miglior produttore del paese, che a giudicare da quanto avvenuto negli anni precedenti, non è un appellativo qualunque ma titolo davvero molto ambito. L’appuntamento, come detto, è per domenica, nella piazza degli spettacoli a partire dalle ore 15.00. Mauro Dessì. Pubblicato su "La Nuova Sardegna", Mercoledì 9 febbraio 2005
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