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La Parrocchia sogna un'assemblea generale. Villaurbana. Si affiderà ad una “assemblea generale”, da tenersi presumibilmente a fine estate, la parrocchia di Villaurbana per rilanciarsi come centro per la vita religiosa e spirituale della comunità e come uno dei punti di riferimento in paese per l’aggregazione e la socializzazione. Uno strumento da anni sponsorizzato dalla Chiesa per espressione del Papa e della Conferenza Episcopale ma spesso poco valorizzato dalle parrocchie. Così anche per Villaurbana, la cui comunità ha in questi anni spinto per la formazione di gruppi e movimenti ma che aveva allo stesso tempo necessità di trovare un coordinamento e soprattutto un’identità forte. In questo senso l’idea del nuovo parroco padre Giuseppe Cogotzi, insediatosi dallo scorso marzo, di proporre un’Assemblea Generale, mai vissuta come momento forte di vita parrocchiale unitaria. In questi giorni, sta girando per le famiglie un questionario che ricalca le linee guide proposte dalla Conferenza Episcopale Sarda e che da la possibilità di potersi confrontare in quanto presenta diversi spunti “provocatori” e riflessivi allo stesso tempo. L’accoglienza e la missionarietà, il servizio e la carità, l’appartenenza e l’apertura, il coordinamento e gli organi esecutivi. Questi i temi proposti che dovranno essere ora dibattuti per gruppi, per famiglie e rioni, a livello personale per poi essere discussi in sede assembleare una volta che arriveranno le risposte da parte del paese. “L’idea è quella di valorizzare le tante ricchezze che abbiamo per poterle farle rendere meglio, spiega il parroco padre Giuseppe. La nostra società cammina a velocità molto alte e la Chiesa in generale, la parrocchia nel nostro specifico non può stare indietro se vuole offrirsi come luogo accogliente, punto da cui far partire la sua missione evangelizzatrice, punto di riferimento per il paese intero”. Mauro Dessì. Pubblicato su "La Nuova Sardegna", 9 Luglio 2005
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