Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

28 Giugno 2005

Sabato pomeriggio don Stefano Demontis è stato ordinato sacerdote. A far festa con la sua comunità di Ollastra anche quella di Villaurbana dove il novello sacerdote ha portato avanti tre anni di pastorale nel suo periodo di preparazione 

La comunità di Ollastra si stringe attorno al suo novello sacerdote.

don Stefano durante la sua Prima MessaOllastra. Hanno suonato per tutto il giorno di domenica le campane della parrocchiale dedicata a San Sebastiano. Tocchi di festa tutti indirizzati a don Stefano Demontis, ordinato sacerdote nel pomeriggio di sabato e che davanti alla sua comunità, domenica mattina, ha celebrato la sua prima Messa. Un avvenimento forte per la Chiesa arborense guidata dal suo Vescovo Pier Giuliano Tiddia, un evento eccezionale per la piccola comunità di Ollastra. E’ stato lo stesso Vescovo Pier Giuliano Tiddia, imponendogli le mani, ad accoglierlo nella schiera dei ministri della Diocesi di Oristano e ad inviarlo verso la missione sacerdotale, per la quale il ventisettenne don Stefano, si è preparato sin da quando era bambino. Una cerimonia solenne, quella celebratasi sabato presso la Cattedrale, che ha visto l’ordinazione diaconale di un altro giovane della Diocesi, Michele Sau di Tonara, compagno di studi di don Stefano. Un percorso duro e impegnativo, quello iniziato in seminario sin dai tempi delle scuole medie, che don Stefano ha compiuto facendosi guidare dal Signore e da tante persone che quel Signore lo hanno reso presente e del quale si sono fatti testimoni. C’erano quasi tutti, i suoi compagni di viaggio, a partire dalla sua famiglia, alla quale don Stefano ha manifestato il grazie più grande per aver sempre condiviso e favorito la sua scelta vocazionale. C’era il suo direttore spirituale don Giovanni Usai che nell’omelia di domenica ha invitato il novello sacerdote a vivere il Vangelo per quello che è, senza interpretazioni di sorta o interessi “umani”, offrendo e chiedendo sempre e solo amore. C’erano i suoi professori di studi, i suoi animatori del seminario, i suoi compagni di studi e di scelta, il suo parroco don Alessandro Floris, il quale al termine della celebrazione domenicale ha voluto ricordare il vecchio parroco don Pasquale, deceduto lo scorso anno e che era stato l’ultimo di Ollastra trent’anni fa ad essere stato ordinato sacerdote. Lo stesso don Alessandro ha esortato don Stefano a vivere con gioia questi momenti di festa e di entusiasmo, gli stessi sentimenti con cui vivere però la dura realtà di tutti i giorni in cui annunciare e proclamare il messaggio di Gesù diventa sempre più impegnativo. C’era il primo cittadino Giovannino Cianciotto che del giovane sacerdote si è detto certo del suo impegno a servire il Signore e a rendere onore alla comunità di Ollastra laddove sarà inviato nella sua missione pastorale. Non potevano mancare gli amici, tanti, soprattutto giovani, ai quali don Stefano nel suo lungo ed “emozionato” discorso ha chiesto di “non aver paura nell’essere cristiani”. Alla fine è stata festa per tutti, e non poteva essere altrimenti, condivisa e portata avanti sino a sera tardi, in paese, attorno a tavole imbandite.  Mauro Dessì.

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", 28 Giugno 2005

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