Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

19 Gennaio 2005

Un restauro con sorprese. 

Forse da riscrivere la storia del paese.

La nicchia rinvenutaVillaurbana. Una delle prima notizie storiche sul paese di Villaurbana fu scritta negli annali del Sinodo Diocesano Arborense, dove fu annotato durante il vescovado di monsignor Masonis che nel 1268 l’Arcivescovo Abelardo venne nel paese di Villa Albana, antico nome del paese del Grighine. Durante quella visita, raccontano gli annali, l’Arcivescovo consacrò l’altare dell’antica parrocchia dedicata alla patrona, Santa Margherita. Una notizia recuperata dallo storico del paese Agostino Garau, scomparso diversi anni orsono, e che per certi versi ha, dal momento della sua scoperta, delineato i confini storici del paese facendoli risalire agli inizi del 1200. Purtroppo nessun ritrovamento archeologico o architettonico ha dimostrato tale scoperta, neppure all’interno della Chiesa, dove, anzi, i lavori di restauro conclusisi a metà degli anni ottanta dello scorso secolo hanno cancellato ogni tipo di ricordo del passato. O quasi. Hanno resistito agli assalti degli esperti l’antico battistero in marmo e gli altari lignei collocati nelle due cappelle laterali della Chiesa. E se per il primo una chiara scritta in latino parla di 1575, gli altari lignei sono stati fatti risalire, da chi di competenza, alla fine del 1600. Date pressoché recenti, rispetto a quanto ipotizzato per le origini villaurbanesi, che non hanno certo aiutato a capire il percorso storico del paese e della sua comunità. Ma proprio nei giorni scorsi, favorita dallo spostamento degli stessi altari lignei perché destinati al restauro, è stata fatta una scoperta che sicuramente avrà un’influenza notevole per chi, appassionato dalla storia, cercherà di tracciare nuovi spazi temporali per Villaurbana. Sono state rinvenute, infatti, due nicchie scavate nella parete, i cui tratti fanno pensare, a prima vista, ad un’arte molto antica. Mai messe in luce, proprio perché davanti avevano gli altari lignei, le due nicchie hanno destato la curiosità dei fedeli e di diversi visitatori, tra cui anche alcuni esperti che nelle prossime settimane le studieranno per cercare di carpirne nuovi dettagli e segreti. Mauro Dessì.

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", Mercoledì 19 gennaio 2005

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