Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

19 Gennaio 2006

Anche le donne al lavoro nei cantieri.

Così la polemica muore sul nascere.

Villaurbana. Tutti al lavoro da subito, donne comprese. C’è voluto un intervento deciso quanto immediato - caratterizzato da un mini vertice svoltosi ieri in municipio - per spegnere sul nascere una polemica che se si fosse ampliata avrebbe certamente alimentato tensioni e preoccupazioni durate sin troppo. “Qualcuno ha voluto creare un caso dal nulla, ha commentato il sindaco Antonello Garau. Il fatto che le donne in graduatoria cominciassero a lavorare nel turno di giugno, dunque superata la stagione invernale, era stata concordata e condivisa anche dalle dirette interessate”. Ciò nonostante la polemica era già dietro l’angolo, seppure nei giorni scorsi, dopo ben quattro lunghissimi anni, fossero stati firmati i contratti di lavoro dei venti operai con turni semestrali che da gennaio, appunto, avrebbero dovuto avviare i cantieri di forestazione. Quelli voluti dall’Ente Foreste e favoriti dalla scelta del Comune di cedere 1400 ettari del proprio territorio in cambio di nuovi posti di lavoro. Diciannove a tempo indeterminato, venti con turnazioni da sei mesi. Ebbene, dopo le lunghe questioni che più di una volta ne avevano rallentato l’avvio, questi ultimi erano stati giorni decisivi con la delibera regionale che permetteva all’Ente Foreste di poter assumere anche con contratti da sei mesi. Nonostante la continua e forte opposizione della FLAI – CGIL che anche ieri, con un comunicato stampa del suo segretario Generale Tore Malloci, ha ribadito la sua posizione contraria all’incremento del numero di lavoratori precari. “L’ambiguità della Giunta regionale, l’atteggiamento non encomiabile della Commissione Ambiente e Agricoltura, la scarsa autonomia dell’E.F.S., le pressioni dei sindaci e le aspettative dei disoccupati hanno creato questa paradossale scelta per le future politiche dell’Ente Foreste”, si legge nel comunicato. Eppoi, la giornata decisiva di ieri. Vista la preoccupazione dei secondi turnisti, quelli che sarebbero dovuti entrare al lavoro da giugno, di vedersi sfuggire, ancora una volta, per qualche altro sinistro motivo, il posto di lavoro, in concerto tra responsabili dell’ente Foreste e amministratori locali, la scelta di far partire già da gennaio tutti e venti lavoratori. Con grande sospiro di sollievo di tutti. La scelta definita nel mini vertice pare abbia definitivamente scacciato i timori delle sei donne, che sarebbero dovute entrare al lavoro solo a giugno. Una scelta che aveva fatto storcere il naso ai sindacati, ma anche ad alcuni consiglieri regionali (Maria Grazia Calligaris, Oscar Cerchi e Alberto Sanna) firmatari, in tempi diversi, di interrogazioni sulla presunta discriminazione. Mauro Dessì.

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", Giovedì 19 gennaio 2006

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