Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

18 Gennaio 2006

Cantieri forestali al via.

Per i disoccupati si avvera un sogno.

Villaurbana. E’ finita così come era stata auspicata in partenza, ovvero con la firma dei contratti di lavoro da parte di 39 operai di Villaurbana la vicenda legata alle assunzioni presso i nuovi cantieri di forestazione istituiti dall’Ente Foreste. Vicenda che durava ormai da troppo tempo e che dal momento in cui aveva avuto inizio, nel 2002, aveva fatto sperare tanti disoccupati del paese così come tanti altri in quindici paesi dell’oristanese. Quelli, cioè, inclusi nel grosso progetto di forestazione che l’Ente Foreste aveva proposto circa tre anni orsono, con la speranza di riallineare l’ultima delle province sarde alla stregua delle altre sorelle maggiori, sicuramente più avanti sia in termini di forestazione che in quelli di occupazione. In questo progetto Villaurbana, per scelta politica aveva deciso di investire 1450 ettari del suo territorio, circa il 30 % dell’intero progetto, divisi tra monte Grighine e monte Arci, in cambio di 39 posti di lavoro, anch’essi divisi tra contratti a tempo indeterminato e contratti semestrali. Un iter di realizzazione lunghissimo passato attraverso passaggi obbligatori locali come la predisposizione del progetto, lo stabilirsi dei criteri di assegnazione, la risoluzione della questione sui terreni comunali, la presentazione del progetto alla comunità riunita in assemblea, e attraverso rallentamenti imprevisti diventati ad un certo punto snervanti e pressoché preoccupanti. Prima i tagli regionali in sede di erogazione dei fondi. Poi gli intoppi burocratici nello stabilire i criteri di assegnazione e nella firma dei protocolli d’intesa tra Enti interessati. Infine, la decisa presa di posizione dei sindacati, non tanto nei contenuti ma soprattutto nelle modalità, con il veto alle turnazioni a giochi praticamente fatti, nel momento cioè di far partire le chiamate. Solo posti fissi, a tempo indeterminato, e niente lavori precari o scanditi da tempi limitati. Situazione davvero ingarbugliata che stava però causando tensioni sia nelle amministrazioni, che da tempo avevano preso impegni seri nei confronti delle rispettive comunità, sia all’interno delle stesse comunità, che nei posti di lavoro offerti dai cantieri di forestazione avevano riposto nuove speranze di occupazione. Poi, finalmente, il consenso regionale a procedere all’assunzione, sia degli operai “fissi” che di quelli semestrali. Gli scorsi giorni, come una liberazione, la firma dei contratti e l’avvio delle visite mediche che di fatto sanciscono l’apertura dei cantieri. “Chiudiamo un capitolo lungo e tortuoso della nostra amministrazione, racconta il primo cittadino Antonello Garau. Ma per me, sindaco, e per i miei collaboratori più stretti è la soddisfazione più grande, perché dare la possibilità a 39 famiglie di avere uno stipendio non è cosa di poco conto. Dispiace per chi è rimasto fuori, ai margini della graduatoria, dispiace per chi dovrà lasciar liberi i territori ora in gestione all’Ente, ma crediamo di aver raggiunto davvero un ottimo e importante risultato”. 

Mauro Dessì.

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", Mercoledì 18 gennaio 2006

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