CORSICO

L’abitato di Corsico inizia a prendere corpo intorno al 1200 con la diramazione del Ticinello, denominato all’epoca “Navigium de Gazanum”(Naviglio di Gaggiano), progenitore dell’attuale Naviglio Grande. Tuttavia, è con l’apertura del tratto di canale Abbiategrasso – Milano e con la successiva costruzione a metà del 1500 del primo ponte in muratura sul Naviglio, che il piccolo centro assume la propria identità. Nel 1823 il ponte di Corsico, unica possibilità di attraversamento della via d’acqua dopo il ponte di San Cristoforo a Milano, viene ricostruito e nella stessa data si rettifica il corso del canale, così da creare una caratteristica area ad imbuto, l’attuale piazza del Ponte. Dalla metà dell’Ottocento ai primi del Novecento vengono edificati la chiesa, con il cospicuo contributo del duca Visconti di Modrone, il palazzo del Municipio e numerose opere pubbliche. In questi anni il nucleo urbano si amplia a macchia d’olio in direzione di Trezzano, coprendo il territorio compreso tra piazza del Ponte e l’ex capolinea del collegamento tranviario Milano – Corsico – Abbiategrasso. Il processo di industrializzazione ha da sempre convissuto con la natura agricola di Corsico. Infatti, l’abbondanza di acque del Naviglio Grande, convogliate dai numerosi fontanili e bocche di presa, ha alimentato la coltivazione di riso, foraggi e gelsi (per l’allevamento dei bachi da seta) intorno alle caratteristiche cascine (tra le più importanti, Cascina Guardia di Sopra e Cascina Guardia di Sotto). Dal 1904, accanto ad esse, attratte dall’idrovia, sono nate le prime industrie moderne come la cartiera Pirola, assorbita nel 1923 dalla cartiera Burgo e l’industria siderurgica “Materiali Refrattari” (1908).