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LA CONCA DI VIARENNA Il
nome della prima conca di navigazione milanese si compone di due parole, via
e renna (che in dialetto milanese significa sabbia), per
sottolineare la sua originaria funzione di via per il trasporto della
sabbia e dei materiali per la Fabbrica del Duomo. Frutto
di numerose sperimentazioni, la Conca di Viarenna, costruita nel 1439 con
il contributo di Leonardo Da Vinci, consentiva la libera navigazione dal
Porto Laghetto di Santo Stefano, ai piedi della Fabbrica, fino a
Sant’Eustorgio. Tale canale di connessione e la relativa conca
collegavano per la prima volta il fossato difensivo quattrocentesco,
corrispondente alla cerchia del Naviglio Ducale, al Naviglio Grande ad
usum fabricae (ad uso della Fabbrica del Duomo). Via acqua, infatti,
veniva agevolato il trasporto dei pesanti blocchi di pietra di Serizzo e
di Candoglia, che nel senso della corrente giungevano dal fiume Toce,
attraverso il Lago Maggiore, il fiume Ticino e il Naviglio Ticinelius,
alla cattedrale di Milano. A partire dalla data di donazione della conca
di Viarenna alla Fabbrica del Duomo da parte di Ludovico il Moro (1497),
si sanciva il ruolo di incentivo dell’edificio religioso sulla creazione
di una monumentale opera civile: il sistema dei navigli e delle conche di
connessione alla cerchia interna. Nel 1932 il Naviglio di Viarenna è
stato sepolto, così come tutta la cerchia interna, mentre la Conca di
Viarenna rimane, forse non sufficientemente valorizzata, con l’elegante
lapide quattrocentesca, all’ingresso del Naviglio Grande. L’Associazione
Amici dei Navigli ha di recente proposto di riaprire il ramo del canale di
Viarenna e di riconnettere la conca alla Darsena di Porta Ticinese, per
tornare a navigare uno dei percorsi storici di Milano.
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