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Finest Worksong

Welcome To The Occupation

Exhuming McCarthy
Disturbance At The Heron House

It's The End of the World as We Know It (And I Feel Fine)

The One I Love

Fireplace
Lightin' Hopkins

King of Birds

Oddfellows Local 151

 

 

 

 

Arriva la fine del 1987...settembre per la precisione...e le college-radio cominciano a "passare" una grande canzone che si prepara a "spaccare" nelle radio di America ed Europa...una band fino ad allora poco conosciuta si fa strada nel mondo...con il singolo "The one I love" e l'album Document; per i R.E.M. comincia una nuova grande avventura...comunque rifiutando e non appoggiando mai i canoni della musica commerciale.

Un nuovo album e nuovi cambiamenti per la band..."Document" ne è il documento...è la testimonianza della vita della band e del mondo che li circonda. Suoni più decisi e toni meno astratti pervadono l'album i cui testi però non abbandonano mai le splendide e oscure metafore di Stipe. Il tema di cui "Document" si fa portatore è la confusione...il chaos che imperversa in questo "pazzo mondo". L'anima di ogni album firmato R.E.M. è sempre stata specchio di un sentimento, di una condizione ben precisa; l'anima di Document è l'insieme di tante anime, tanti sentimenti, tante condizioni ( spero che non pensiate a un grosso calderone con dentro di tutto, perché questo miscuglio ha il suo senso...). Ascoltando l'album da questa angolazione risulta più chiara la tendenza nei testi alla sovrapposizione di situazioni che sembra non facciano altro che generare il caos.

Il testo di "Strange", l'unica cover dell'album, nasce da  canzoni di artisti diversi:

 "There's something strange going on tonight...

something going down that wasn't here before."

In "It's the end of the world as we know it (and I feel fine)" si respira un'aria da Giudizio Universale...il critico rock Lester Bangs si ritrova ubriaco insieme a Leonard Bernstein, Leonid Brezhnev e Lenny Bruce...qualcosa nel mondo non va per il verso giusto...e mentre Stipe canta che a lui della fine del mondo non gliene frega nulla...c'è Mills che insistente ripete che è arrivato il momento di stare un po' da soli...

"It's the end of the world as we know it"          "Time I had some time alone"

Nella sua confusione interiore ogni canzone all'interno dell'album assume una posizione perfetta e non è un caso che l'album cominci con le parole di "Finest worksong" che tentano di dare una scossa per cominciare a guardare le cose da una posizione "positiva"..."The time to rise has been engaged" (eh sì, è proprio tempo di svegliarsi ragazzi!!!)

 

 

Crazy crazy world, crazy crazy times

(Fireplace)

 

 

Prodotto da Scott Litt e R.E.M.

I.R.S. , 1987