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                               Roma, 22 novembre 2000

 

 

Gentile Dottor Giacomelli,

mi riferisco alla lettera indirizzata al Signor Ministro, nella quale il CODICI auspicava l'adozione di una nuova normativa che disciplinasse la somministrazione di oppiacei per il trattamento dei malati terminali e dei pazienti affetti da sintomatologia dolorosa cronica.

Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 3 novembre scorso, recante disposizioni in materia di trattamento del dolore cronico severo, nasce dalla volontà del Governo di semplificare la prescrizione dei farmaci contenenti oppiacei (modificando inoltre la durata delle ricette), incentivare le farmacie a dotarsi di quantità adeguate di medicinali per la terapia del dolore, sensibilizzare e informare operatori sanitari e cittadini sul corretto impiego dei farmaci per combattere la sofferenza.

Aspetto significativo della proposta approvata è la depenalizzazione delle procedure legate alla terapia, pur garantendone il rigore nelle prescrizioni. Con l'entrata in vigore del provvedimento sarà così possibile per i medici praticare la terapia del dolore anche in regime di assistenza domiciliare. Il disegno di legge infatti eviterà, per gli operatori che effettuino prestazioni di assistenza domiciliare ai malati terminali, l'applicazione delle

~t~ sanzioni previste per la violazione della normativa sul trasporto delle sostanze stupefacenti, a cui i farmaci oppioidi sono attualmente assoggettati. Scompariranno inoltre i moduli in triplice copia del ricettario speciale fornito dall'Ordine dei Medici e sarà sufficiente una prescrizione in duplice copia; passerà dagli attuali 8 a 30 giorni la durata della terapia; saranno cancellate anche le limitazioni sul numero delle confezioni per ricetta, purchè si resti entro la copertura terapeutica di un mese.

Per diventare esecutivo, il provvedimento dovrà ora ricevere il parere da parte della Conferenza Stato-Regioni, che si era già espressa favorevolmente sull'emendamento alla normativa vigente presentato recentemente dal Ministero della Sanità. Il disegno di legge, infatti, non sostituisce ne surroga altri strumenti per la modifica della normativa vigente, rappresentando tuttavia un ulteriore strumento funzionale -a carattere urgente -per giungere in tempi stretti alla soluzione di un problema che coinvolge un numero altissimo di cittadini.

Distinti saluti.

 

~ Dott. Ivano Giacomelli

; Segretario Nazionale CODICI

Centro per i Diritti del Cittadino Via Oderisi da Gubbio, 18