Gentile
Dottor Giacomelli,
mi riferisco alla lettera indirizzata al Signor
Ministro, nella quale il CODICI auspicava l'adozione di una nuova
normativa che disciplinasse la somministrazione di oppiacei per il
trattamento dei malati terminali e dei pazienti affetti da sintomatologia
dolorosa cronica.
Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei
Ministri nella seduta del 3 novembre scorso, recante disposizioni in
materia di trattamento del dolore cronico severo, nasce dalla volontà del
Governo di semplificare la prescrizione dei farmaci contenenti oppiacei
(modificando inoltre la durata delle ricette), incentivare le farmacie a
dotarsi di quantità adeguate di medicinali per la terapia del dolore,
sensibilizzare e informare operatori sanitari e cittadini sul corretto
impiego dei farmaci per combattere la sofferenza.
Aspetto significativo della proposta approvata
è la depenalizzazione delle procedure legate alla terapia, pur
garantendone il rigore nelle prescrizioni. Con l'entrata in vigore del
provvedimento sarà così possibile per i medici praticare la terapia del
dolore anche in regime di assistenza domiciliare. Il disegno di legge
infatti eviterà, per gli operatori che effettuino prestazioni di
assistenza domiciliare ai malati terminali, l'applicazione delle
~t~ sanzioni previste per la violazione
della normativa sul trasporto delle sostanze stupefacenti, a cui i farmaci
oppioidi sono attualmente assoggettati. Scompariranno inoltre i moduli in
triplice copia del ricettario speciale fornito dall'Ordine dei Medici e
sarà sufficiente una prescrizione in duplice copia; passerà dagli
attuali 8 a 30 giorni la durata della terapia; saranno cancellate anche le
limitazioni sul numero delle confezioni per ricetta, purchè si resti
entro la copertura terapeutica di un mese.
Per diventare esecutivo, il provvedimento dovrà
ora ricevere il parere da parte della Conferenza Stato-Regioni, che si era
già espressa favorevolmente sull'emendamento alla normativa vigente
presentato recentemente dal Ministero della Sanità. Il disegno di legge,
infatti, non sostituisce ne surroga altri strumenti per la modifica della
normativa vigente, rappresentando tuttavia un ulteriore strumento
funzionale -a carattere urgente -per giungere in tempi stretti alla
soluzione di un problema che coinvolge un numero altissimo di cittadini.
Distinti saluti.
~
Dott. Ivano Giacomelli
;
Segretario Nazionale CODICI
Centro
per i Diritti del Cittadino Via Oderisi da Gubbio, 18