IL FUTURO PROSSIMO DELLE MALFORMAZIONI ANORETTALI
Dr. Giuseppe Martucciello Divisione di Chirurgia Istituto G.
Gaslini Genova.
Nell'ultimo decennio un enorme progresso terapeutico è stato ottenuto
dall'introduzione della nuova tecnica di anorettoplastica sagittale
posteriore (PSARP) secondo Pena/De Vries. Alcune delle sequele che
affliggevano i pazienti operati con interventi tradizionali di addomino-perineale,
ovvero con un tempo addominale ed uno perineale non utilizzando
l'approccio sagittale, sono, per fortuna, divenute più rare. In questo
campo, tuttavia, sono ancora molti gli obiettivi clinici e scientifici da
raggiungere. Scarse sono le conoscenze sui meccanismi di insorgenza di
queste malformazioni e sulla loro possibilità di trasmissione.
Inoltre pochi sono i dati di cui disponiamo sulla anatomia microscopica di
questo vario e complesso spettro malformativo. Presso l'Istituto Giannina
Gaslini di Genova stiamo tentando di realizzare uno studio innovativo e
multidisciplinare sulle malformazioni anorettali. Al fine di
realizzare al meglio questo progetto abbiamo fatto richiesta ufficiale
al Ministero della Sanità con una proposta di "Ricerca
Finalizzata". Gli studi che verranno condotti saranno sia di tipo
genetico-molecolare sia di tipo anatomo-microscopico,
e contiamo che la realizzazione del progetto coinvolga molti dei centri
esteri più autorevoli. Un consenso preliminare è già stato ottenuto
da parte del Prof. Alberto Pena, dello Schneider Children's Hospital di
Long Island (USA), che è molto sensibilizzato alla necessità di
avanzamento delle conoscenze in questo campo di cui lui è maestro di
chirurgia. Sorprendentemente, in breve lasso di tempo abbiamo ottenuto
risultati preliminari molto incoraggianti. Una famiglia da noi trattata
chirurgicamente, che presentava ricorrenza di malformazioni anorettali,
si è resa interessata e disponibile a fornire campioni di sangue per
analisi sul DNA dei soggetti affetti e dei genitori. E' stato così
possibile identificare un locus (regione sul genoma umano) candidato per
un gene causativo di particolari forme di malformazioni anorettali. Vista
la complessità anatomica e la probabile eterogeneità genetica delle
malformazioni anorettali, questi primi dati, anche se importanti,
rappresentano solo la porta di ingresso in un vero e proprio labirinto
molecolare. Altri studi di base che abbiamo intrapreso sono
altrettanto importanti e sembrano fornire una ricaduta più immediata
sull'assistenza ed il trattamento dei bambini affetti da questa
malformazione. Abbiamo, infatti, introdotto, metodiche istochimiche (studi
sulla funzione di proteine presenti in sezioni di tessuti) che sembrano
rivelarci aspetti fino ad oggi poco conosciuti e forse in grado di
risolvere alcuni dei problemi funzionali che affliggono i bimbi operati di
malformazione anorettale.
Due ordini di problemi principali oggi permangono: da un lato l'incontinenza
fecale in pazienti con malformazione del rachide e del sistema nervoso
centrale. Questo gruppo di pazienti si presenta spesso in forma sindromica,
come nel caso della sindrome da regressione caudale o della sindrome
VACTERL; in molti di questi casi per la gravità delle malformazioni
associate e per l'interessamento del sistema nervoso centrale (tethered
cord, meningocele anteriore, ecc.) una perfetta ricostruzione anatomica
del retto con la tecnica di Pea condiziona solo parzialmente il risultato
finale della continenza fecale e vescicale. Secondo ordine di problemi si
riscontra in pazienti che presentano malformazioni anorettali che da un
punto di vista anatomico chirurgico sembrano, apparentemente, più
semplici da trattare (malformazioni con fistole retto-perineali e
retto vestibolari). Infatti queste malformazioni possono presentare
ugualmente problemi postoperatori, caratterizzati da grave ipercontinenza
fecale (stipsi gravissima). Questi bambini dopo un'ottima ricostruzione
anatomica mediante l'intervento di Pena possono manifestare una
costipazione grave, la completa mancanza di evacuazioni spontanee e la
necessità di svuotare l'intestino con l'uso di clisteri quotidiani. In
particolari casi si ha l'impressione clinica di aver trasformato, con un
intervento chirurgico tecnicamente ineccepibile una malformazione
anorettale in una malattia di Hirschsprung in forma corta (megacolon
agangliare). E' proprio questo secondo gruppo di pazienti che può essere
studiato con tecniche istochimiche utilizzando un apposito strumento per
suzione (STB 100 suction rectal biopsy tool) che può essere introdotto attraverso lo sbocco esterno della fistola rettale (perineale
o vestibolare). Con tale procedura è stato possibile eseguire
ambulatorialmente
e senza anestesia (vista la scarsa invasività dell'esame) biopsie per
suzione della mucosa della fistola rettale e del cul di sacco prossimale
alla fistola. Tutte le biopsie ottenute sono state studiate con tecniche
già a disposizione presso il nostro gruppo di ricerca per
l'identificazione dei disturbi della innervazione dell'intestino (aganglie
intestinali). I nostri risultati dimostrano che circa il 73% dei pazienti
con malformazione anorettale e fistola retto-perineale ed il 100%
delle pazienti con fistola retto-estibolare presentano
un'anormale innervazione della fistola rettale e della porzione più
distale del cul di sacco rettale. Pertanto la componente nervosa
intrinseca del retto di questi bambini è probabilmente la causa
principale dei disturbi motori che condizionano l'anormale continenza
fecale. Alla luce di questi nuovi dati riteniamo che sia indispensabile
durante lo studio preoperatorio dei bambini affetti da malformazione
anorettale completare la diagnostica con la biopsia per suzione
attraverso la fistola. L'identificazione precoce di una alterazione
dell'innervazione associata assicurerà un intervento chirurgico più
corretto e radicale e risultati postoperatori migliori.