CHE COSA E' IL TELELAVORO
Il telelavoro è una forma di lavoro alternativa nella quale il lavoratore non svolge i suoi compiti nei locali istituzionali.
Le persone, infatti, lavorano sul computer della propria abitazione in collegamento con la rete informatica dell'ufficio centrale.
Telelavoro però non vuol dire solo lavorare tra le mura domestiche, la delocalizzazione, infatti, può svolgersi in qualsiasi
luogo che sia collocato fuori dalla sede di lavoro.
Quindi il luogo può essere sia pertinenza del lavoratore, sia della società di appartenenza a patto che si svolga un lavoro differente
da quello della sede in cui si lavora. Se il lavoro è mobile o all'apero il luogo non sarà pertinenza di nessuno.
Il telelavoratore dovrà essere in contatto con la società in via telematica per la trasmissione e la comunicazione dei risultati di lavoro.
Il telelavoro è un fenomeno ancora nuovo e molti sono i reticenti alla sua messa in opera, perchè questo vorrebbe dire riorganizzare schemi tradizionali
ed ormai radicati di lavoro. Mente nel privato il telelavoro viene gestito dalla società e quindi non richiede perticolari regolamentazioni
nell'ambito della pubblica amministrazione deve essere regolamentato da leggi. Il legislatore ha accettato la sfida con la nuova tecnologia riconoscendo
con la legge Bassanini del 1997 la validità del documento informatico a tutti gli effetti di legge; successivamente la
Bassanini ter del 1998
ha dato riconosciuto la possibilità della pubblica amministrazione di avvalersi di postazioni di lavoro informatico al di fuori della sede ufficiale dell'amministrazione
stessa, concedendo parità di diritti e di doveri ai dipendenti che vorranno scegliere questo tipo di prestazione lavorativa.
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