Stanislas Victor Edmond Lepine nasce a Caen nel 1836 dopo un'infanzia trascorsa in famiglia,
arriva a Parigi nel 1855, nel 1860 diventa apprendista presso lo studio di
Corot. Lepine riesce
a capire cio' che passa per la mente del suo maestro e si appassiona agli stessi temi, anche in
lui e' infatti grande l'interesse per la natura.
Conosce
Fantin-Latour col quale diventano amici, infatti in piu' di un'occasione ne riceve
l'aiuto finanziario. Lepine fu' molto legato alla sua citta' d'origine, spesso infatti ne
dipinse le campagne e i dintorni. Condusse una vita modesta fuori dalla mondaneita'
di molti suoi colleghi e lavoro' quasi sempre in solitudine.
A dispetto del supporto fornitogli dal suo "patron" e amico, il conte Doria, trovo' sempre
grande difficolta' nel vendere i suoi quadri; egli espose per la prima volta i suoi lavori nel
1859, e da allora non smise mai di spedire i suoi dipinti ai Saloni; ciononostante, rimase
sconosciuto durante la sua vita e resto' sempre lontano dal gruppo impressionista.
Ammirato per la lucentezza della sua tavolozza e per la piacevolezza e delicatezza dei
suoi colori, si specializzo' nello studio degli effetti di luce dovuti ai cambiamenti atmosferici
nell'ambiente cittadino; da questo punto di vista fu' un precursore degli impressionisti,
infatti espose alla prima mostra del gruppo del 1874.
Di Corot, il suo maestro, Lepine conserva nelle sue opere i toni smorzati, evitando i
contrasti forti e scegliendo, per dipingere Parigi, i giorni grigi, senza un grande sole,
come nel
Quai des Celestins, Le Pont Marie del 1868. Il suo tratto e' sicuro, dettagliato,
quasi accademico, anche se spesso affiorano degli inconfutabili accenni impressionisti.
Ingiustamente considerato un piccolo maestro impressionista ha contribuito a fare la storia
del paesaggio francese, in alcune sue opere, come
Montmartre, rue Saint-Vincent, trattata alla
maniera di Corot, riesce a lasciare dei fulgidi esempi della sua arte e impartire lezioni ai piu' famosi impressionisti.
Il suo talento non fu' purtroppo sufficiente e Lepine, nel 1892, mori' a Parigi tanto povero che
i suoi amici dovettero fare una colletta pur di dargli una sepoltura decente.
