LA PIE
ETRETAT, 1888-69, olio su tela, 89x130 cm - Parigi, Museo d'Orsay

Uno studio appofondito del dipinto permette di intravedere sulla tela un primo schizzo di un'altra opera, cosa che ha permesso all'esperto Wildestein di datare con estrema precisione La Pie. In effetti, in una lettera indirizzata a Bazille, Monet chiede al suo amico di spedirgli una "tela da 60 che ha gia' uno schizzo ma che spero di riutilizzare". Le dimensioni di 60 punti corrispondono. Il pittore, attento ai giochi dei contrasti, lavora con l'ombra e la luce utilizzando una gamma di colori ridotta al minimo: bianco, nero, marrone e blu.
La sensazione di quiete che emana da questo dipinto non dipende solo dal trattamento cromatico, ma anche dal rigore della composizione. Il muretto divide la tela in due parti orizzontalmente uguali. Al di sotto il campo di neve e l'ombra; sopra, la casa e il cielo. questa orizzontalita' e' controbilanciata dalla verticalita' degli alberi, e solo la gazza rimane decentrata, come per rompere un equilibrio troppo perfetto.

"Passeggio attraverso la campagna, che e' molto bella qui' ... che trovo piu' piacevole d'inverno che d'estate ...".

Claude Monet, cosi' scrive al suo amico Frederic Bazille



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